Il grimorio è uno di quegli elementi del mondo magico del quale si parla molto poco pur nominando lo spesso, magari con altri nomi. Eppure è un oggetto tra i più importanti quando si parla di magia.
Cosa è il grimorio
Aiutati anche da una certa cultura televisiva spesso e volentieri nominiamo il grimorio come semplice libro delle ombre. Nella realtà si tratta del libro all’interno del quale ogni persona che pratica la magia può scrivere incantesimi e rituali.
Vogliamo chiamarlo anche diario della strega? È un nome che può adattarsi comunque al grimorio dato che, lo ripetiamo, è un quaderno all’interno del quale è possibile scrivere incantesimi, rituali, ricette e intuizioni. È un volume che può accompagnare ogni giorno la vita di chi pratica la magia. Vogliamo definirlo ricettario? Va bene lo stesso. Anche se ovviamente di certo al suo interno non incontreremo la ricetta della torta della nonna.
Tecnicamente parlando, la storia ci insegna che il termine grimorio derivi dal francese gramaire, ovvero grammatica. E che cos’è un libro di incantesimi se non un libro di istruzioni? Il termine libro delle ombre nasce invece grazie a Gerald Gardner, il fondatore della Wicca, a indicare che fosse un volume da tenere per l’appunto all’ombra per non farlo vedere a occhi estranei.
Generalmente il grimorio, che sia di tipo personale o acquistato, contiene consigli su come utilizzare le candele, gli incensi e le erbe aromatiche. Nonché istruzioni per utilizzare al meglio colori e cristalli e per poter godere delle loro virtù benefiche. Non di rado contiene inoltre rituali o incantesimi legati al miglioramento della vita in casa o sul lavoro ed elenchi accurati di tutte quelle piante che possono essere utilizzate per proteggere la casa.
Possiamo scriverlo anche da soli
Sulla stessa linea all’interno del grimorio non mancano nemmeno informazioni sulle festività pagane, notizie e curiosità sulla magia e suggerimenti relativi ai nomi magici. Ovviamente questo è un elenco generalizzato. Qualsiasi persona che pratica la magia ne può comporre uno in modo autonomo, inserendo tutto ciò che pensa, ha provato e ha trovato utile.
Si tratta di un vero e proprio diario magico. Soprattutto per chi si diletta nella magia bianca ma anche in quella rossa, non deve rappresentare un elemento di disturbo o del quale avere paura. Si tratta semplicemente di un quaderno nel quale chi pratica riti può annotare ciò che funziona e non funziona.
C’è chi addirittura ne tiene uno per i tarocchi. Non ci sono regole precise. E soprattutto non ci sono norme da seguire per quella che deve essere la sua forma. Ci sono moltissime persone che praticano la Wicca che addirittura ne hanno uno di tipo digitale, un vero e proprio blog.