Tra i fantasmi più interessanti da scoprire Giordano Bruno e la bella Berenice conquistano un posto tutto loro. Non tanto con la loro vita reale e morte, quanto con ciò che si racconta facciano tuttora. Ora che teoricamente sarebbero nel mondo dei morti.
Giordano Bruno e l’anniversario della sua morte
Giordano Bruno pagò a caro prezzo le sue idee: venne arso vivo a Campo de Fiori a Roma, il 17 febbraio del 1600 dopo letteralmente anni di torture. Si racconta che la notte di ogni 17 febbraio, giorno della sua morte, il filosofo si vendichi con la cittadina nella quale si trovata al momento dell’arresto. Come? Rompendo più tubature e rubinetti possibili a Ca’ Mocenigo Vecchia.
A denunciarlo per eresia e blasfemia fu il padrone della casa dove alloggiava, il nobile Giovanni Mocenigo che lo aveva invitato, teoricamente, per apprendere le teorie del filosofo. A quanto pare, Giordano Bruno apparirebbe nel giorno della sua morte solo alle donne con più di 85 anni, dalla finestra dell’ultimo piano di quel palazzo sulla laguna. Le ceneri dell’uomo, dopo l’esecuzione, furono gettate nel Tevere.
Una famiglia reale che può contare su molte anime intrappolate su questa terra è quella di Inghilterra. E stringe il cuore ad ascoltare le storie di apparizioni relativi ai due figli di Edoardo IV. Alla sua morte nel 1483 sarebbe dovuto succedergli Edoardo V di appena 13 anni: il duca di Gloucester che già era reggente, fece in modo tale che lui e il piccolo Riccardo suo fratello venissero considerati ineleggibili.
Ma non fu solo quello: i due bambini sparirono mentre lo zio divenne Re con il nome di Riccardo III. Si raccontava tra la popolazione che fossero stati uccisi dallo zio ai tempi, ma solo due secoli dopo, nel 1674 se ne ebbe conferma. Una scatola ben nascosta con dentro gli scheletri dei due bambini fu ritrovata sotto una scala della White Tower. I due bambini sono stati avvistati più volte nei secoli abbracciati per poi scomparire in quelle che erano le loro stanze.
L’amore disperato di Berenice per Tito
La storia di Berenice e Tito è molto particolare. Lei era la figlia del re di Cilicia, una provincia dell’Impero e lui figlio dell’Imperatore Vespasiano ed erede al trono. SI conobbero quando lui, come generale dell’esercito di Roma, si trovava in Giudea a combattere contro i ribelli. La loro storia d’amore nacque e crebbe in quel momento ma si trovò a dover combattere con l’opposizione nata a Roma. Lei infatti era così malvoluta da essere stata soprannominata meretrice perché si era sposata tre volte.
Cera chi parlava addirittura d’incesto con il fratello. Tito fu costretto a scegliere tra amore e impero e rispedì la amata in Turchia. Morta due anni dopo, sono ormai trascorsi quasi due millenni e la donna ancora cerca il suo amore presso il portico d’Ottavia.