Epifania e Teofania sono due termini utilizzati per intendere lo stesso giorno, la stessa celebrazione del sei gennaio. Il rpimo temine viene utilizzato in Occidente e sta a rappresentare l’arrivo dei Re Magi a Betlemme, a cospetto di Gesù con i loro doni. Il secondo vocabolo, invece, indica l’apparizione di Dio durante il battesimo di Gesù.
La parola epifania deriva dal grco e stava ad indicare l’apparizione di una dea o dio sotto forma umana. Questa festa è stata celebrata la prima volta dai cristiani il sei gennaio grazie a Clemente di Alessandria nel 215 d.C. per commemorare il battesimo di Gesù.
Però come già si è detto per gran parte delle feste cristiane derivano da altre feste pagane, cioè di altre religioni. L’Epifania, che cade il sei gennaio, sembra coincida con una festa che si celebrava in Egitto, al solstizio di inverno, per il dio-sole. Ad Alessandria i pagani commemoravano proprio questo giorno la nascita del loro dio Aeon che, guarda caso, era nato da una Vergine.
Questi pagani erano convinti che durante la notte le acque e specialmente quelle del Nilo, si trasformassero in vino per celebrare l’evento. Da qui pare abbiano avuto origine i festeggiamenti del sei gennaio, con il miracolo di Cana e il battesimo di Gesù. Oriente e Occidente festeggiano questa festività in modo differente.
Ad esempio sul Giordano vengono benedette le imbarcazioni e le persone fanno il bagno nelle acque del fiume. In Occidente la maggior tradizione è quella dei re Magi e dei doni portati a Gesù. I tre re sarebbero Baldassarre, Melchiorre e Caspar. Le loro reliquie sarebbe conservate a Colonia.
In Germania e in altre nazioni europee si benedice la casa recitando la formula: “Baldassarre, Melchiorre e Caspar di protegganoa che quest’anno dai pericoli di fuoco e acqua”. Nei paesi spagnoli, invece, i bambini scrivono ai tre una letterina per chiedere loro qualche dono, come per Babbo Natale. Nei paesi di tradizione italiana c’è invece la Befana.
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