Damianiti: Eretici monofiti seguaci di Damiano di Alessandria (578-605), il quale sosteneva che ogni persona della Trinità non era Dio per sè stessa, ma lo era soltanto in unione con le altre due Persone.
Damnatio memoriae: Dannazione della memoria, è un’espressione che definisce una sanzione infamante prevista dal diritto romano come parte della condanna per i rei di lesa maestà ed alto tradimento dello Stato. Comportava il divieto di trasmettere ai discendenti in nome del condannato, la distruzione delle sue immagini, l’erasura del suo nome da tutte le iscrizioni.
Daniele, Libro di: Libro della Bibbia, collocato nella Bibbia ebraica tra i ketuwin ovvero nella terza sezione dopo la Torah ed i Profeti, mentre nella Bibbia greca dei Settanta viene inserito tra i grandi Profeti. Daniele fu un profeta ebreo, deportato nel 605 a.C. in Babilonia sotto il regno di Nabucodonosor, alla cui corte venne istruito, e dove visse fino al terzo anno del regno di Ciro. Fu protagonista del L.d.D., il quale è suddiviso in due parti: storico-didattica, profetico-apocalittica.
Darbiti: Membri della setta protestante dei “Fratelli di Plymouth”, fondata nel 1830 da John Nelson Darby (1800-1882), avvocato e pastore anglicano, autore di numerosi inni religiosi e di 32 volumi di opere diffuse in tutti i continenti. Opponendosi alla Chiesa anglicana, la sua dottrina auspicava l’unione delle varie chiese cristiane senza alcuna organizzazione gerarchica, attuata attraverso l’ausilio della sola Bibbia. Negava la validità di ogni legge promulgata dall’uomo in nome di una religione nonchè la legittimità del ministero ecclesiastico.
Debhir: Termine sacro ebraico indicante la parte più profonda e nascosta del Tempio, corrispondente al Sancta Sanctorum cristiano. Secondo il Kotska, si tratterebbe di un acronimo che cela l’espressione Diaboli Ecclesia Beata Hiram Invocat Reverenter, ovvero La chiesa del Diavolo invoca con reverenza Hiram.
Decadenza: Provvedimento disciplinare, definito anche depennamento, adottato nei confronti di un Fratello inadempiente ai suoi doveri nei confronti della Loggia, per quanto riguarda la frequenza ai Lavori e la puntualità nel pagamento delle capitazioni. Non richiede la regolarizzazione dei sospesi con il tesoro di Loggia