Dizionario dell’esoterismo – dalla Ca alla Cal

di Gianni Commenta

 Cabala: Termine di origine araba, detto anche Cabbala, Kabbala e Qabbalah.

Caduceo: Era una verga di lauro o d’olivo sormontata da due ali, attorno alla quale erano allacciati due serpenti. Nell’antica iconografia il C. rappresenta l’attributo del dio Mercurio (Hermes), messaggero degli dei dell’Olimpo. Tale bacchetta, considerata magica, sarebbe stata donata da Apollo a Mercurio, e gli conferiva anche la missione di apportatore di pace tra gli esseri umani. Secondo la leggenda, egli se n’era servito per separare due serpenti in contesa, e questi vi si erano allacciati. Oggi rappresenta il simbolo dei servizi sanitari, ove i serpenti ricordano Esculapio, dio della medicina.

Cainiti: Seguaci di una setta gnostica del II secolo, la cui dottrina aveva alla base una concezione antitetica dei due Testamenti: il dio del Vecchio Testamento è considerato un essere inferiore, demiurgo, tiranno del mondo, nemico del vero Dio che ha nome «Sophia». Primo fra i perseguitati dal dio tiranno fu Caino, generato da Eva per opera di Sophia, mentre Abele è della stirpe del demiurgo. Quando Dio inviò il Redentore, il demiurgo voleva impedirne la morte salvifica; ma Giuda Iscariota, vero figlio di Dio ed altro perseguitato, ne provocò l’uccisione, ottenendo così la redenzione dell’umanità.

Calcinazione: Termine alchemico indicante la purificazione, ma soprattutto la polverizzazione dei corpi mediante l’impiego del Fuoco , che fa evaporare liquidi ed umidità, artefici della solidità dei corpi. Definita anche corruzione o putrefazione, andrebbe svolta in tre distinte fasi: corporale, implicante la C. fino al conseguimento del colore nero, cui segue la polverizzazione integrale; viene così aumentata la superficie di contatto, onde accelerare il processo di purificazione, poiché il Fuoco attacca meglio le impurità; dopo questa seconda C. e polverizzazione, il Sale assume colore grigio chiaro. Occorre eliminare con cura ogni traccia residua di carbone, e ricalcinare finché, rimestando le ceneri, non si rinvengano particelle ancora accese. Segue una triturazione omeopatica di circa quindici minuti: dopo aver lavato per tre volte tutto il sale del sale, si avvia la terza fase di C., che porta al colore bianco. L’intero processo richiede soprattutto pazienza.

Fonte presa da Macropolis

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