Dizionario dell’esoterismo – dalla Hyk alla Iba

di Gianni Commenta

 Hyksos: era il nome di un popolo ariano di origine asiatica, detto anche popolo dei Re Pastori, che intorno alla fine del XX secolo a.C. si stabilì nel delta est del Nilo.

Dopo 25 anni di pacifica convivenza con gli Egiziani, gli Hiksos conquistarono rapidamente l’intero territorio del Delta, l’esercito faraonico, non conosceva ancora i cavalli, così come non conosceva l’uso della ruota e dei carri da guerra, cosa che gli Hiksos già conoscevano, quindi travolsero il loro esercito con sola fanteria appiedata.

Dopo aver occupato gran parte dei territori dell’Alto Egitto, cominciarono a dominarlo dalla fine del XVIII secolo all’inizio del XVI.

I sovrani Hiksos adottarono il titolo faraonico, ed il suo popolo assorbì quanto poteva della millenaria civiltà egiziana.

Le testimonianze dei sovrani Hiksos sono scarse e frammentarie, talmente poche che permettono di ricostruire gli avvenimenti di questo lungo periodo storico.

I principi di Tebe, che avevano sempre conservato una certa indipendenza, si coalizzarono intorno a loro gran parte dei principati dell’Alto Egitto per una guerra di recupero. Tale lotta iniziò mentre a Tebe regnava Sekenra Ta’o, e ad Avaris il sovrano Hiksos Apopi.

La guerra continuò sotto il successore Kamose e nella tomba di Ahmes, ufficiale della marina egiziana, vi è riportata la cronaca della presa di Avaris e dell’espulsione dall’Egitto degli Hiksos, che si rifugiarono nella Palestina meridionale, nella zona dell’attuale striscia di Gaza.

Ibaditi: E’ un termine che deriva dall’arabo Ibadiyya, esso identifica una setta eretica musulmana, ramo dei Kharigiri, e fondata da ‘Abd Allah ibn Ibad al-Murri at Tamini, vissuto nella Mesopotania del VII-VIII secolo.

Gli Ibaditi conquistarono l’Oman, fondando poi alcuni stati nell’Africa settentrionale tra cui quello dei Midrariti di Sigilmasa, quello dei Rustamidi di Tahart ed altri stati minori.

Gli Ibaditi sono tutt’oggi diffusi in Algeria, Tunisia, Tripolitania, Oman e Zanzibar, ove si distinguono per i costumi molto rigidi e soprattutto per la loro profonda dedizione allo studio del Corano.

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