Oggi voglio presentarvi la religione Induista, molto variegata e complessa basata su 3 principi di appoggio che sono:
– tutta la vita è divina
– esistono molti percorsi a Brahman, l’infinita fondamenta di tutte le realtà
– tutta la vita e tutte le divinità deriveranno dal Brahman
E’ una Religione tradizionale dell’India, praticata da oltre 700 milioni di fedeli, le origini risalgono approssimativamente intorno al 1500 a.C.; e costituisce l’evoluzione di due fasi anteriori dette rispettivamente “vedismo”, dal nome dei libri sacri, i Veda, e “brahmanesimo”, dal nome degli appartenenti alla casta sacerdotale, i brahmani.
L’induismo è una religione politeistica caratterizzata da molteplicità delle figure divine, e dal fatto che i fedeli si distinguono per la loro devozione a un Dio particolare. Gli dei, che sono adorati più importanti sono Brahma, il dio creatore dell’universo, Visnu, il dio che conserva nell’essere il mondo, e Shiva, il dio che dissolve tutto.
Ecco in maniera sintetica e schematica le credenze basilari dell’Induismo
– Credenza nella disuguaglianza tra gli uomini, che giustifica anche la gerarchia caste tipica della società indù, ed è sempre accettata anche perché si crede che la condizione di un essere vivente in generale sia determinata dal suo comportamento nelle vite precedenti.
– Ciclo delle reincarnazioni, leggi della pena e della ricompensa, quindi chi si sarà comportato male, in senso morale peccando di avidità, egoismo, menzogna, ma anche in modo non consono alla sua classe sociale, chi non avrà compiuto i sacrifici prescritti si rincarnerà in un essere socialmente e intellettualmente inferiore, mentre chi si sarà comportato in modo adeguato potrà migliorare la sua condizione nella futura.
– Credenza nella necessità della fede. La fede, è necessaria alla comprensione, quindi anche all’attività intellettuale.
– Credenza nell’identità soggetto-oggetto, la singolarità e l’individualità sarebbero solo delle illusioni, coperte dal “Velo di Maya”, in quanto tutto partecipa dello stesso spirito.
domani la seconda parte della dottrina