Esistono i demoni del Natale: lo sapevamo grazie al più famoso Krampus. Ma non immaginavamo forse che ve ne fossero molti di più con i quali combattere.
Demoni del Natale e le loro origini
Il Natale è senza dubbio una delle festività più importanti. E come tante celebrazioni è permeata da leggende di diverso tipo. Che ci si creda o meno in modo più o meno spiccato, esistono anche i demoni del Natale.
Come già anticipato il più leggendario e comune è il Krampus. Lui è niente di più che l’alter ego di Babbo Natale e nel folklore tedesco è rappresentato come una creatura antropomorfa dotata di corna. Nel corso delle feste natalizie lui punisce i bambini che si sono comportati male rubando i loro regali.
E quando questi sono davvero cattivi li rapisce per mangiarli proprio nel corso della cena di Natale. Il suo nome deriva dal bavarese Krampn che significa morto ma è anche conosciuto, tra l’altro in Alto Adige, come Teufel, o diavolo.
Un altro demone del Natale è Jólakötturinn. È questo il termine svedese con il quale è conosciuto il gatto di Natale. Attenzione però: questo felino non fa le fusa ma è pronto a divorare i bambini che non si sono comportati bene. Ed è capace di riconoscerli dai vestiti lisi. Quelli portati da quei piccoli che non si sono comportati bene e quindi non hanno ricevuto abiti nuovi dai genitori.
Folklore tedesco tra i più attivi in tal senso
Tra i demoni del Natale c’è anche la Perchta. Si tratta di una strega diffusa in Germania e Austria che dal 25 dicembre al 6 gennaio è foriera sia di punizioni che di ricompense. Attenzione: nel primo caso strappa gli organi interni e sostituisce questi con della spazzatura. La sua origine non è molto conosciuta: si pensa che possa essere ispirata tanto alla Befana quanto a una dea della natura alpina.
Tra i demoni del Natale fa la sua figura, molto interessante, anche Pere Fuettard, letteralmente Padre Frustatore. È una leggenda riguardante per l’appunto un uomo, un malvagio macellaio, che cercava bambini da mangiare. Un po’ come accadde con il Krampus, dopo essere stato sconfitto da San Nicola è diventato colui dispensante punizioni per i bambini cattivi.
I Jólasveinar, o Yule Lads, sono invece 13 troll islandesi. E un po’ come 7 nani di Babbo Natale sono dotati di un nome e di una personalità differente. Con il passare del tempo e più precisamente dall’inizio del ventesimo secolo sono diventati una sorta di elfi buoni. Prima di quel momento però erano considerati dispettosi e non si facevano problemi a rubare oggetti e altro nel giorno di Natale.