Oggi voglio parlarvi di Ecate una delle Dee più interessanti, misteriosa e vista da tutti come un personaggio terrificante, quando invece non lo è.
Prima di Zeus e degli Dei Olimpici e prima che il suo culto fosse legato alle streghe tessaliche, Ecate era una serena divinità della rigenerazione.
La dea Ecate nasce in Anatolia , è figlia del titano Crio l’Ariete del cielo (nonché il dio cornuto della wicca), corrispondente a marte e al fuoco.
Essa è la dea delle streghe, il cui unico scopo era quello di poter concedere ai mortali qualsiasi desiderio.
Ecate “la Giovane” ha un posto speciale nei culti misterici di Orfeo, compare nel primo inno orfico ove viene celebrata come la Signora che possiede le chiavi dell’universo:
Celebro Ecate trivia, amabile protettrice delle strade,
terrestre e marina e celeste, dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante con le anime dei morti,
figlia di Crio, amante della solitudine superba dei cervi,
notturna protettrice dei cani, regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, imbattibile senza cintura,
domatrice di tori, signora che custodisce le chiavi del cosmo,
frequentatrice dei monti, guida, ninfa, nutrice dei giovani,
della fanciulla che supplica di assistere ai sacri riti,
benevola verso i suoi devoti sempre con animo gioioso.
Orfeo, per primo aveva istituito i riti misterici di Ecate, dove vi partecipavano sia uomini che donne e i sacerdoti potevano appartenere all’uno e all’altro sesso.
All’interno di una grotta si piantavano in terra tre torce accese e veniva svelato agli iniziati il Triplice segreto.
Nel corso dei misteri la statua della dea poteva animarsi magicamente, e dopo la mezzanotte in punto vi era un bagno rituale dopo il cibo e le danze sfrenate.
Il rituale prevedeva anche lo sfregamento rituale con cuccioli di cagna nera, anche se la dea amava essere invocata attraverso gli animali Toro – Leone e Giumenta. Ad Ecate venivano associati anche i cervi per via del suo stretto legame con Artemide.
fonte Freewebs
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