Nell’antichità il passaggio delle comete era visto come un presagio di sventura e destava grande sgomento. Gli astrologi dal suo passaggio ricavavano previsioni fosche e calamità quali inondazioni, pestilenze e morte dei sovrani reggenti.
Non era però difficile per i divinatori collegare le catastrofi che avvenivano in una qualsiasi parte del mondo conosciutoa quel tempo con il raro passaggio di una cometa.
Un testo cinese del ‘600 a.C. descriveva i guai che provocavano: secondo loro le balene morivano al suo passaggio, se passava nella costellazione dell’Orsa Maggiore invece morivano i soldati. Se malauguratamente la cometa transitava vicino alla Stella Polare l’imperatore perdeva il suo trono.
Il primo riferimento che si trova in relazione ad una cometa è nel 1.400, al cui passaggio Chiech uccise i suoi consiglieri. Il mistero delle comete era un fenomeno che i cinesi studiarono a fondo. Negli anni ’70 durante degli scavi effettuati in una tomba della dinastia Han, fu scoperto un testo che illustrava ventinove forme di comete.
Ognuna di esse rappresentava una particolare sciagura, a volte però con risvolti positivi. Per esempio la cometa con due code incurvate a destra presagiva piccoli scontri, ma anche abbondante raccolto di cereali. Una cometa passa vicino alla Terra ogni dieci anni, per la compilazione del testo ritrovato devono esserci voluti circa tre secoli.
Gli osservatori cinesi annotarono la data del passaggio, il tipo di cometa, la presunta lunghezza, la costellazione in cui era stata osservata e altri dettagli. Furono i primi a rendersi conto che la sua coda era sempre orientata in direzione opposta al Sole.
Gli astronomi cinesi erano convinti che le comete fossero originate da uno squilibrio tra lo Yin e lo Yang, principi femminile negativo e maschile positivo della loro filosofia. Solo in seguito, nel 1.500, scienziati occidentali scoprirono di che sostanza erano fatte e parte del loro mistero scomparve.