Non si può iniziare a conoscere per bene la Clavicola del Re Salomone, senza aver letto ed ascoltato intensamente le parole riportate in questo prologo. L’opera, come già è stato detto, è tesoro delle scienze occulte, possiede segreti, racconta fatti e insegna a capire molte cose della magia e della cabala.
Il prologo che sto per riportarvi è stato preso dal libro di Amato Muzzi editore del 1880.
“Ricordati, o figlio Roboamo, che allorquando io, Salomone, ricevei da Dio la saggezza, ebbi la
conoscenza di tutte le cose” Allora rispose Roboamo: “D’onde vieni che io non ho lo stresso merito di
Salomone mio padre, che ebbe la scienza di tutte le cose create, dall’ Angelo di Dio?” Salomone
rispose: “Ascolta la mia voce, figlio mio, che sentirai delle belle cose: una notte nel coricarmi,
mormorando il Santo nome di Dio, domandava l’ineffibile conoscenza di tutte le cose; in allora
l’Angelo di Dio mi è apparso e mi disse: “Salomone, la tua preghiera non fu vana al cospetto di Dio;
molto più che non domandavi a vivere molti anni, nè molte ricchezze, nè la rovina dei tuoi nemici, ma
l’intelligenza di fare un buon giudizio: e per questo il Signore ti ha dato un cuor saggio e molta
intelligenza, che nessuno non ha mai avuto, e non ne avrà uguale dopo di te!”
Conservando queste parole, e vedendo che io aveva tutte le scienze e conoscenze di tutte le creature e
cose celesti, dimodochè io conosco che tutte le scienze sono vane, e come non c’è alcuna cosa perfetta
e costante, ho composto quest’ Opera, intitolata La Clavicola, nella quale ho nascosti e racchiusi tutti i
Segreti dell’ Arte magica, senza la quale non si può acquistare nè ottenere alcuno di essi. Io ho
descritta questa Clavicola, per mezzo di cui si apriranno i tesori della scienza e intelligenza dell’ Arte
magica.
“Vedi dunque, figlio mio, e profitta dell’ Opera mia; e fa’ che tutte le cose siano preparate come si
deve. È perciò, figlio mio, ch’io ti raccomando (per la benedizione che tu attendi da me) che ti faccia
fare una cassetta d’ebano nella quale metterai la mia Clavicola, ed allorquando io passerò da questa
vita all’ altra, tu la farai mettere nel mio sepolcro, affinchè non possa giammai cadere nelle mani dell’
iniquità!” Ciò venne eseguito come Salomone aveva ordinato. Finalmente, dopo d’ essere stato lungo
tempo sepolto, alcuni Filosofi Babilonia, fecero restaurare il Sepolcro per abbellirlo, e nel
perforarlo fu rinvenuta questa cassetta, che fu presa ed aperta dai Filosofi; ma nessuno di loro poteva
comprendere alcuna cosa, in occasione della sua oscurità, ad eccezione d’ uno fra di essi, chiamato
Jroe Greco, che si mise a pregare e dimandare a Dio, colle lagrime agli occhi, che gli accordasse la
grazia di arrivare a questa scienza: affinchè col favore della sua assistenza fosse degno di conoscere
questo mistero e i Segreti di questa Clavicola.
All’ istante l’ Angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Non ti meravigliare i Segreti di Salomone
sono cosè nascosti, poichè il Signore ha voluto che questa scienza non cadesse mai nelle mani dell’
inquità e dell’ impurità; così promettimi di non rivelare giammai ad alcuna creatura vivente ciò che io
ti mostrerò, altrimenti i Segreti saranno profanati, e non avranno alcuno effetto!”
Ciò, che Jroe promise: e tosto l’ Angelo di Dio disparve, dicendogli: “Va’ e leggi la Clavicola, le
parole che erano oscure ti saranno rivelate e manifestate!” Jroe fu sorpreso di gioia, scorgendo che era
l’ Angelo del Signore; quindi rivedendo l’ Opera la trovò sì cambiata che facilmente avrebbe potuto
essere conosciuta, da tutti; e come Jroe previde che quest’ Opera avrebbe potuto cadere nelle mani
degli iniqui e degli ignorante. disse: “Io scongiuro tutti quelli nelle mani dei quali cadranno questi
Segreti, per la potenza di Dio e per la sua sapienza che questo Tesoro non cada mai nelle mani
degl’iniqui, e non si manifesti a chi non è saggio e non ha timor di Dio!”
Jroe racchiuse la Clavicola nella cassetta d’ebano. Le parole di quella Clavicola sono tali e quali si
trovano descritte in questo Libro.
Questo arcano di scienza fu vilipeso per secoli dai Despoti e i Grandi della terra Italiana: lo scopo dei
quali era di tenere i Popoli nell’ignoranza, comecchè nati e cresciuti essi stessi nel bigottismo
supertizioso e nelle erronee credenze, non avidi d’investigare il vero. Ora però l’epoca è venuta nella
quale le nebbie dell’ignoranza abbiano ad essere diradate, per far luogo alla luce della verità da lungo
tempo sospirata; ed in cui è dato all’uomo la libertà di studiare e conoscere il fondamento di questa
Scienza veramente divina, perchè rivelata dall’ Angelo di Dio, detta altrimenti occulta.
Nutro viva fiducia e faccio voti pel bene dell’umanità che la stessa abbia da essere accuratamente
studiata dai dotti, e che questa nostra Italia possa contare delle persone versate nelle Scienze occulte,
come avviene nelle altre Nazioni.