Gli antichi Romani presero molte divinità e figure dalla Grecia e diedero vita alla loro mitologia. La bellissima e bionda Maga Circe è una di queste figure. Figlia del dio Sole, Elios, era una strega ed è una di quelle che è stata meglio descritta nella mitologia classica.
Nell’Odissea la maga Circe e i suoi poteri hanno un ruolo centrale. Esiliata sull’isola di Eea per aver avvelenato il suo sposo, re dei Sermati, la maga passava le sue intere giornate cantando e tessendo in un meraviglioso palazzo di marmo nascosto alla vista da una lussureggiante foresta.
Ulisse sbarcò sull’isola insieme ai suoi uomini che mandò in avanscoperta in un giro di ricognizione. Guidati dal fido Euriloco vennero attirati dal suono dolcissimo della voce della maga fino al suo palazzo.
Sulla strada incontrarono bestie che avrebbero dovuto essere feroci, ma sorprendentemente tranquille. Non sapevano che erano marinai come loro, trasformati così dalla maga.
Circe offrì ai marinai di Ulisse un lauto pasto e del vino drogato che loro, ingenuamente, accettarono. Questo li rese impotenti davanti alla sua magia. Circe li toccò uno ad uno con la sua bacchetta magica e li trasformò in porci. Euriloco, unico che non si era lasciato, convincere, e si era mostrato diffidente fin dall’inizio, vide ciò che era successo ai suoi compagni e corse da Ulisse.
Questi, solo grazie ad una pianta chiamata Moli, riuscì a resistere alle arti e ai sortilegi della maga che alla fine cedette e liberò i marinai e compagni di Ulisse dall’incantesimo. Con il tempo Circe si innamorò di Ulisse e decise di aiutarlo nel suo viaggio verso Itaca lasciandolo ripartire con la sua nave.
Il mito della maga Circe è uno dei più conosciuti e narrati nella mitologia, come la storia di Ulisse, ma molto fascino ce l’ha anche il mito della nipote di Circe, Medea.