Chiromanzia: le dita

di Redazione Commenta

 Oggi, come da un po’ di giorni, parleremo ancora di lettura della mano, e in particolare oggi vedremo cosa possono “dire” le nostre dita sul nostro carattere, le cose positive e negative che possediamo.

Ogni dito ha il suo potere e la sua definizione come ad esempio l’indice è il dito di potere, infatti lo usiamo anche in magia per dirigere l’energia, il medio è il dito del destino, l’anulare è il dito dell’intuizione artistica, ma anche il dito “del cuore” questo perché proprio su questo dito c’è una vena che porta dritto dritto al cuore, il mignolo è il dito dell’eloquenza e degli affari, e il pollice è dito dell’istinto e dell’inconscio. La prima cosa che noteremo guardandoci le dita è la loro forma importante, dell’ambito della chiromanzia per capire chi siamo. Vediamo ora ogni dito cosa può dirci di noi:

Le dita lunghe sono indizio di pazienza, di meticolosità e di amore per il dettaglio, per la ricerca e l’etichetta, le dite molto lunghe indicano un’esasperazione di queste caratteristiche ed è sintomo anche di suscettibilità.

Le dita corte sono indizio di impazienza, di tendenza ad affidarsi all’istinto e all’intuizione e dell’inclinazione a guardare l’insieme senza badare ai particolari; inoltre, denotano estrema rapidità di pensiero e capacità di sintesi.

Le dita spesse o grasse indicano tendenza a godere dei piaceri materiali.

Le dita sottili indicano il distacco dal mondo materiale e di idealismo.

Le dita nodose sono indice di razionalità, metodo ed intellettualismo.

Le dita affusolate denotano sensibilità e raffinatezza.

Ovviamente ogni caratterista delle dita va unita alle altre per creare un profilo completo, con i difetti e i pregi della persona.

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