Ogni epoca ha avuto i suoi visionari, pesone che come Cazotte rivendicavano il potere, o meglio la capacità, di essere in grado di “sbirciare nelle crepe del tempo”. Alcuni di loro sostengono che le loro capacità provengono da Dio.
Altri che il dono della preveggenza è negata ai comuni mortali ed è come se intendessero che loro non lo sono. La maggior parte delle persone infatti pensa che questi poteri divini di prevedere il futuro siano al di fuori della loro portata.
Chi è privo di questo potere e non ha nessuna “visione profetica” si rivolge alla divinazione , all’arte di scoprire attraverso “segni divinatori” qualcosa sul futuro e chiede l’interpretazione di simboli. Antichi reperti babilonesi dimostrano che l’uomo ha cercato risposte fin dall’alba dei tempi.
I babilonesi scrivevano le istruzioni per gli indovini sulle pelli di pecora, in Cina su ossi di animali ci sono segnate predizioni. Alcuni metodi divennero così esoterici da richiedere anni di studi, come ad esempio le carte dei tarocchi o i simboli sestupli dell’I king.
Si è sviluppata anche la chiromanzia, arte divinatoria di leggere il futuro dell’uomo sulle sue linee della mano. Ad affascinare non è il presente, bensì il futuro, o meglio il destino umano di individui e nazioni. è anche vero che molti eventi futuri sono facilmente deducibilli da dati e situazioni del presente, prevedibili perchè seguono schemi o grazie al sistema delle statistiche.
Non esiste però nessuna scienza che dia risposte precise al cento per cento e sappia stabilire dove colpirà un terremoto, quando morremo, o cose simili. Il campo oscuro del paranormale è al di fuori delle scienze esatte e cerca di rispondere. Alcuni uomini hanno dichiarato di avere l’abilità di “vedere” ciò che agli scienziati e ai più rimane oscuro. Tra loro John William Dune, soldato inglese, ma di lui parleremo altrove.