Vangelo delle streghe – creazione stelle e pioggia prima parte

Diana fu la prima creata al mondo: in lei risiedevano tutte le cose. Da se stessa, l’oscurità primordiale, si separò; si divise in oscurità e in luce. Lucifero, suo fratello e figlio, lei stessa e la sua altra metà, era la luce.

Quando Diana vide che la luce era così bella, la luce che era la sua altra metà, suo fratello Lucifero, la desiderò con enorme brama. Volendo ricevere nuovamente la luce nella sua oscurità e ingoiarla in rapimento e delizia, tremò per il desiderio. Questo desiderio era l’Alba.

Ma Lucifero, la luce, non volle cedere alle sue brame e fuggi. Era la luce che vola nelle parti più lontane del cielo, il topo che fugge il gatto.

Il Vangelo delle streghe – i doni di Aradia

 Diana, dopo che sua figlia ebbe realizzato la sua missione e vissuto sulla terra assieme ai mortali, la richiamò e le diede il potere, quando fosse invocata da chi aveva compiuto una buona azione, di esaudire le sue preghiere concedendogli il successo in amore e inoltre:

Il potere di benedire gli amici e di maledire i nemici.
Di parlare con gli spiriti
Di trovare tesori nascosti nelle antiche rovine
Di evocare gli spiriti dei preti che erano morti lasciando tesori

Di capire la voce del vento
Di trasformare l’acqua in vino
Di predire il futuro con le carte

Lista delle Bolle e dei Canoni Inquisitori

Oggi voglio tornarvi a parlare della storia della stregoneria, più esattamente voglio farvi una lista delle bolle e canoni inquisitori redatti dal 314 dC al 1749. Dopo avervi parlato del Malleus Maleficarum, del Concilio delle streghe e dell’Inquisizione, a distanza di centinaia di anni, ho pensato di darvi una lista, come scritto pocanzi, di tutti i trattati stipulati nei secoli scorsi.

Partiremo dalle Bolle Inquisitorie:

Processi alle streghe, metodi di giudizio

Bastavano dicerie e false testimonianze, come risaputo, per far condannare una donna ritenuta e presunta strega, ma questo non impedì che venissero studiati sistemi per cercare di verificare la colpevolezza o innocenza delle indiziate.

Uno dei metodi più comuni era l’ordalia d’acqua, pratica molto antica che arriva addirittura dal codice di Hamurrabi del II millennio a.C. che inizialmente veniva impiegata per qualsiasi crimine e nel XVII divenne invece test eseguito sulle streghe.

La pratica consisteva nel gettare la donna in acqua. Se galleggiva era una strega e quindi veniva giustiziata, se andava a fondo, come succedeva spessissimo, moriva annegata, ma questo la rendeva degna di sepoltura.

Streghe e civette, fin da tempi di Ovidio

 Streghe e civette hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. In latino la parola “strix” indicava sia l’animale, ovvero la civetta, che la strega. Fin dall’antichità se ne parlava. Per i romani, citiamo ad esempio Ovidio e Plinio, che ne scrissero, il verso di questo animale rappresentava la morte e quindi, quando lo si udiva si sapeva che portava morte.

Se malauguratamente una civetta entrava in una abitazione o un edificio, le persone scappavano fuori allarmate dall’infausto presagio e non ritornavano all’interno fino a che il luogo non veniva purificato con acqua e zolfo. Questo serviva per distruggere le influenze negative che l’animale aveva portato.

La povera civetta portava questo genere di reazioni un pò in tutto il mondo antico. A causa della loro conformazione e del loro aspetto, insolitamente umano, questi animali notturni, che piombano sulla preda gettandosi dai rami degli alberi, vengono ritenute spiriti maligni.

Streghe, storia e leggende sulla scopa su cui volavano

 I poteri magici legati alla scopa si conoscevano fin dall’antica Roma. A quell’epoca le levatrici utilizzavano una scopa con cui spazzavano l’uscio per allontanare gli spiriti maligni dalla mamma e dal suo futuro bambino. In Inghilterra le donne, quando uscivano di casa, lasciavano la scopa fuori dall’uscio, nel Galles e tra gli zingari dopo le nozze gli sposi entravano incasa a cavallo di una scopa.

Da tempi lontanissimi la scopa viene associata ai poteri femminili e alla magia e con il tempo sono diventate l’alternativa femminile alla bacchetta magica. Il primo disegno di una donna a cavallo di una scopa fece però la sua prima apparizione molto più tardi.

Ossia nel 1400, su una miniatura contenuta in un manoscritto dello svizzero Martin Le franc dal titolo”Le Champion des Dames”. Fin dall’antichità questi oggetti hanno sempre avuto un un potere simbolico nelle più importanti questioni terrene.

Margaret Murray, le sue opere contribuirono alla rinascita della stregoneria

Margaret Murray era una antropologa ed egittologa inglese che cominciò a studiare la storia della stregoneria, convinta che le streghe fossero tutte delle vecchie  perseguitate da visioni. Facendo ricerche approfondite La Murray scoprì che il Dio adorato dalle streghe non era il Maligno, come poteva far comodo credere alla Chiesa, bensì la dea Artemide, per i greci, chiamata dai romani Diana, loro guida spirituale e dea della caccia.

Sempre secondo la Murray stregoneria e religione precristriana della fertilità, appunto il culto di Diana, si identificavano e rappresentavano in realtà la religione più antica delle Europa occidentale. L’antropologa ipotizzò che si potesse far risalire questa religione a circa 25.000 anni fa, ad una razza aborigena di nani.

Era una religione gioiosa, con banchetti e danze ed “esuberanze sessuali” che fu tramandata dagli invasori vincitori in termini di fate ed elfi. Gli inquisitori però erano di umore tetro e non poterono capire questa religione, sentirono quindi il bisogno di estirparla fin nelle sue radici.

Heinrich Cornelius Agrippa, mago del Rinascimento

Nel Medioevo il pensiero cabalistico e la magia ebbero gran peso all’interno delle società di quel tempo edin seguito al dilagare di queste teorie e pratiche, Cornelius Heinrich Agrippa, che visse in Germania tra il 1400 e il 1500, scrisse sui numeri e la loro consacrazione alle divinità dicendo che le creature celesti li temono e gli uomini tremano di fronte ad essi.

Scrisse un libro, che pubblicò molti anni dopo averlo scritto, intitolato “De occulta philosophia libri tres“, su cui continuò a lavorare per vent’anni. Non ci sono prove che sia stato perseguitato per il suo credere e praticare la magia, ma ebbe moltissima influenza su Giordano Bruno.

Oltre ad essere mago era moltissime altre cose tra cui medico, teologo, filosofo e alchimista e riteneva che la Pietra Filosofale esistesse e potesse, non soltanto trasformare in oro il piombo, ma curare da tutte le malattie e rendere la vita più lunga.

Da Salem all’Editto del 1682 di Re Sole

Oggi continueremo a parlare di Salem e del processo tenutosi in quel periodo in cui la caccia alle streghe era al massimo dell’esagerazione.

Ora partiamo dalla realtà: dopo essere stati cacciati dall’Inghilterra, i Puritani si stanziarono in America nella quale si erano infatti portati dietro il loro moralismo e la loro mania delle streghe.

William Perkins persona conosciuta e ammirata, aveva scritto il Discorso sull’arte dannata della stregoneria, un libro che descriveva la cattiveria delle streghe e gli orrori provocati da esse.

Salem – tra finzione e realtà

Oggi parleremo di quello che successe a Salem tra il 1689 ed il 1692 secondo il libro di Arthur Miller. Salem è un paesino del Massachusetts a nord di Boston, e fu preso di mira a causa di un invasamento collettivo. La storia è stata anche riportata al cinema con il nome La seduzione del male, che vide come protagonista femminile Winona Ryder e Daniel Day Lewis.

La storia ebbe inizio con la piccola Elisabeth, di nove anni, la figlia del reverendo Samuel Parris, sua cugina Abigail Williams, di undici anni, ed alcune ragazzine, che manifestarono sintomi di possessione. Nel giro di qualche settimana anche quattro donne manifestarono gli stessi sintomi, uniti a svenimenti e sonnambulismo.

Abigail tra tutte le ragazzine la più sveglia e precoce, ed aveva chiesto aiuto ai poteri di Tituba, la schiava dei Parris, per distruggere con un maleficio la moglie di John Proctor, un giovane contadino del paese del quale si era innamorata.

Stregoneria Italiana – Breve storia

La Stregoneria italiana non è prerogativa solo di alcune zone del paese, ma è presente in molti luoghi ed in differenti aspetti.

Le Streghe si rifanno a concezioni romane e greche di cui oggi, che si possono trovare alcuni elementi degli antichi misteri.

La stregoneria Italia non è qualche cosa di terrificante, bensì un altro modo di vivere e capire la natura, altre credenze, altre tradizioni e fatta di differenti credi. Nel periodo medievale, a causa della religione cristiana, di alcuni pazzi che credevano che l’unica verità fosse quella che il loro Dio portava, molte donne iniziarono ad essere uccise nel nostro paese, con le più assurde ed ingiustificate condanne.

Dea Diana – Vangelo delle streghe

 Chi fu a creare stelle e pioggia? La Dea Diana, nata prima della creazione stessa è colei che tutto ha. Separò dapprima la luce dall’oscurità, Lucifero e se stessa e l’altra sua metà divennero luce, una luce così bella, che suo fratello Lucifero la inghiotti con passione e questo originò l’alba.

La luce scappò dall’avido Lucifero a causa della sua bramosia, tanto che Diana chiese aiuto ai Padri del Principio e alle madri degli spiriti lamentandosi con loro di Lucifero. Loro le risposero che per risorgere avrebbe dovuto prima cadere, poi diventare mortale.
Diana andò sulla terra e Lucifero la seguì, ed essa gli insegnò ad usare la magia. Diana un giorno assunse le sembianze di un gatto, animale preferito da Lucifero, che ne aveva uno che dormiva sempre sul suo letto. Il gatto di Lucifero in realtà era una fata, alla quale Diana chiese di fare uno scambio. Diana prese il posto del gatto, giacque con suo fratello, assunse il suo normale aspetto durante la notte e diventò madre di Aradia.