Ondine – creatura dell’elemento Acqua

 Oggi parleremo delle Ondine, esseri elementari dell’elemento Acqua, che possono assumere qualsiasi aspetto dell’acqua nei toni del blu o verde.

Succede spesso che queste creature assumano sembianze umane per metà donne e per metà pesce, simili alle sirene.

Le Ondine sono esseri diafani, con in testa fiori e ghirlande sui capelli, adorano danzare, nuotare, cantare, filare e tessere vicine all’acqua, esse vivono sui fiumi, laghi, sorgenti, stagni e cascate, oltre che nelle fontane, le loro case sono grotte di corallo, delle insenature all’interno degli stagni e ruscelli, mentre le più piccine abitano sulle foglie delle piante acquatiche.

Le ondine lavorano, con la flora che cresce in fondo all’acqua, con gli animali, infatti spesso adorano cavalcare degli esseri alati che emanano luce verde, azzurra.

Le Arpie

Oggi parleremo della figura dell’arpia, è un mostro mitologico che ha la testa di donna e un corpo di uccello dotato di artigli.
La mitologia greca le colloca nelle isole Strofadi, in Grecia l’origine del loro mito deve ricondursi a una divinazione del vento. Poi vennero identificate nelle avversità che colpivano le popolazioni: guerre, carestie, epidemie e cataclismi.

Queste creature vengono considerate demoni della tempesta, si cibano delle anime delle persone, dopo averli rapiti, quando non riescono a farlo, sporcano coi loro escrementi.

Fanno parte della generazione pre-olimpica, inoltre si credeva rapissero i bambini e le anime dei morti.

Naga – creatura mitologica Induista

I Naga sono creature con busto umano e coda di serpente presenti nella mitologia induista vedica e nella tradizione orale del V millennio a.C. La parola Naga viene dal sanscrito: “nag” significa “serpente”, questa razza antica fa parte della cultura popolare di prevalenza indù e buddhista, in particolare nel Sud dell´India, dove si dice che diano la fertilità ai fedeli, inoltre sono considerati i servi di Varuna, dio vedico delle tempeste.

Manasa: dea Naga della fertilità idolatrata in India, garantiscei la protezione dal veleno dei serpenti.

Vasuki: il fratello di Manasa.

Mucalinda: re che protesse il Buddha dalle intemperie per sette giorni e sette notti durante la sua meditazione sotto l´albero di Bodhi

Sesha: secondo il Mahabharata è il capostipite delle Naga

I Naga discendevano da Kadru, moglie di Kashyapa, le persone del posto pensano che queste creature vivano nel Patala, il settimo regno degli Inferi un’area infernale disseminata di fastose dimore e abitata da bellissime donne e che siano nemici dei garuda, delle aquile celestiali.

Salamandre – spiriti elementali

 Oggi parleremo di Salamandre, gli spiriti elementari che governano l’elemento Fuoco, i più forti e potenti tra tutti gli elementali, senza di loro il fuoco e la luce solare non esisterebbero, il mondo se loro scomparissero piomberebbe nel buio totale.

Esse governano la conduzione del calore, possono determinarne l’intensità, da quella radiante e calda del Sole, quella splendente a quella bruciante e crepitante della fiamma accesa, che segue le leggi armoniche alla base della Natura.

Si vedono in fenomeni come una folgore, una colata di lava incandescente, controllano quindi tutte le forme di calore come i vulcani, i fuochi, i raggi solari, inoltre sono responsabili della regolazione del calore che genera la Vita in tutte le sue forme e in tutti i Regni Minerale, Vegetale, Animale, Umano, ed ogni processo di trasformazione e metabolismo.

Echidna – mostro della mitologia

Echidna è un mostro della mitologia greca, figlia di Ceto e Forco, ha le sembianze di donna con la parte inferiore del corpo a forma di serpente. Moglie di Tifone generò una serie di creature terrificanti. I figli attribuiti a Echidna sono: con Tifone generò Ortro, cane di Gerione, Cerbero, l’Idra di Lerna e la Chimera. Con Ortro, ebbe Fice, un mostro di Beozia, il Leone di Nemea e la Sfinge.

Viveva in una caverna della Cilicia, nel paese degli Arimi. Altre tradizioni la fanno vivere nel Peloponneso: dove sarebbe stata uccisa da Argo dai Cento Occhi, poiché aveva l’abitudine di divorare i passanti.

Gli abitanti delle colonie greche del Ponto Eusino raccontavano una leggenda diversa, secondo loro, Eracle, arrivato in Scizia, aveva messo i cavalli a pascolare prima di coricarsi, ma al risveglio non li trovò più. Nel cercarli trovò Echidna, che viveva in una caverna li vicino e che gli promise di ridargli i cavalli se si fosse unito sessualmente a lei. Eracle accettò, ed ebbero tre figli: Agartiso, Gelono, Eponimo, e Scite.

Viverne – Creatura mitologica

Oggi per l’argomento Creature mitologiche parleremo del Viverna, una creatura che difficilmente veniva menzionata in leggende medievali e Bestiari.

Questa creatura raggiungeva i 10 metri di lunghezza, era munita di ali somiglianti a quelle di un pipistrello, di colore marrone con sfumature verdi e grigie e di un pungiglione identico a quello di uno scorpione velenoso, sulla punta della coda.

Il Viverna è simile al drago, ma si differenzia da esso per il fatto di non possedere zampe anteriori. Come lui possiede enormi fauci e occhi di color rosso fuoco.

il Centauro – figura mitologica

Il centauro è una creatura arcana presente nella mitologia greca, ha le sembianze umane nella parte superiore del corpo e di cavallo in quella inferiore e vivevano principalmente in Tessaglia. Discendono dal figlio di Apollo, Centauro e Stilbe e rappresentavano i pregi e i difetti del genere umano portati ai massimi livelli.

I Centauri nell’arte romana, sono raffigurati all’interno di Pompei nella Casa del Centauro, mentre nell’arte cristiana medievale, essi simboleggiano la natura selvaggia dell’uomo, e all’immagine del Centauro era associata quella dell’eretico a causa della dissociazione delle sue parti anatomiche che lo rendeva equivoco, per metà cristiano e per l’altra metà pagano. La mitologia, da quella greca a quella medioevale, presenta queste creature estremamente sagge altre come esseri capaci di indicibili crudeltà.

I Centauri sono violenti, ma non tutti erano così, per esempio il Centauro Chirone, figlio di Crono e di una figlia d’Oceano, era amico degli uomini e insegnava loro le arti della guarigione, della caccia e della musica.

Mitologia Etrusca

Oggi parleremo di mitologia etrusca, mitologia di un popolo dall’origine sconosciuta, molti dicono siano discendenti dai Sardi che nel primo millennio che fondarono colonie a Vetulonia, Populonia, Vulci.

Come risulta dalle terracotte Askos e bronzi di fattura isolana trovati all’interno delle tombe, oltre che somiglianze architettoniche con nuraghi. Moltre altre fonti le danno un’origine orientale, imparentati con i Lidi, ipotesi superata, c’è chi sostiene che gli Etruschi hanno avuto origine nel nord Italia visto che sono stati ritrovati dei reperti Villanoviani, a Bologna.

Recenti studi, sostengono che vi sia una notevole somiglianze genetica tra gli Etruschi e alcune popolazioni dell’Anatolia.
La loro mitologia è piena di miti integrati nella mitologia romana. La trinità principale è composta da Tinia, Uni e Menrva.

Unicorno – creatura magica

Oggi parleremo di un animale mitologico molto bello e misterioso: L’Unicorno, conosciuto anche come liocorno, una creatura magica possente e giusta.

Dove si trova questa creatura? Le zone di origine sono i boschi incantati, dove le sorgenti sono innumerevoli, dove le cascate scendono copiose e gli alberi millenari parlano con il vento.

La leggenda si pensa che sia nata dal ritrovamento di corni a spirale dei Navari (mammiferi marini con solo due denti, uno dei quali, nei maschi, è lungo fino a due metri!) morti portati a riva dalle onde.

Il Basilisco – animale mitologico

Oggi per miti e legende parleremo di un animale magico, conosciuto da pochi, il Basilisco, una creatura con il corpo e la testa di gallo, con una cresta squamosa rossa, grandi ali spinose e coda di serpente.

Il basilisco, secondo la legenda, nasce dall’uovo di un vecchio gallo, deposto sul letame e covato da un rospo o una rana. Lo sguardo di questo animale incenerisce, secca le piante, contamina le acque, il suo alito uccide, brucia l’erba ed è velenoso.

Il Basilisco può morire solamente mettendolo davanti ad uno specchio dal quale può vedersi riflesso. Questa figura mitologica ha due nemici mortali: le donnole, che però morivano anche se riuscivano ad ucciderlo, ed i galli, il cui canto gli era letale.

I Folletti

Oggi, per miti e leggende parleremo di folletti, quei minuscoli esseri fatati che popolano le fiabe e alcune tradizioni popolari.

Le caratteristiche presenti nei folletti comuni in tutte le tradizioni, sono: piccole dimensioni, permalosità nel rapporto con gli uomini e ambivalenza dei loro atteggiamenti, capacità di assumere altre sembianze, alcune volte sono benevoli e aiutano l’uomo con magie e lavori domestici, altre volte sono piuttosto dispettosi e persino pericolosi. Per ingraziarsi la loro benevolenza è sufficiente offrire loro un po’ di cibo.

Quasi sempre hanno un aspetto antropomorfo, anche se le loro dimensioni sono molto piccole, variabili da poco più di mezzo metro a pochi centimetri. Nella mitologia nordica, gli elfi sono esseri semidivini dalle ridottissime dimensioni, per lo più benigni, che sono una personificazione delle forze della natura.

Avalon – L’isola che custodisce numerosi misteri

Oggi per la rubrica leggende e miti parleremo di Avalon, l’isola leggendaria posta in qualche parte nella Gran Bretagna, in cui si pensava vivessero delle fate e chiamata anche Isola delle Mele.

Secondo delle leggende, l’Isola fu visitata da Gesù e da Giuseppe d’Arimatea e  fù luogo di sepoltura, del Sacro Graal. Questa isola è posta, nella cittadina di Glastonbury, famosa perché si dice sia situata su delle antiche Ley Lines e luogo di sepoltura di Re Artù.

Durante il regno di Re Enrico II, l’abate Enrico di Blois fece una ricerca e portò alla luce, a cinque metri di profondità, una bara con un iscrizione Qui giace sepolto l’inclito re Artù nell’isola di Avalon. Il luogo venne poi meta di pellegrinaggio.

Sirene – tra mito e realtà

Oggi parleremo delle sirene, delle creature antichissime, già conosciute nella mitologia ellenica dove erano rappresentate come creature incantatrici, o come esseri orribili con il corpo da uccello e la testa da donna.

Nel periodo medievale troviamo testimonianze nel Liber Monstrum, in cui si dice assumessero le sembianze di esseri metà donne metà pesci, ma dolci, leggiadre e gentili creature. La figura della sirena compare anche nei bestiari medievali accanto a creature come unicorni e draghi.

Il loro canto è udibile a 200 metri di distanza, e tutti gli uomini che si ritrovano a sentirne il suono ne rimangono incantati e si buttano in mare per trovarle, se non muoiono affogati, rimangono talmente tanto imbambolati da non opporre resistenza alla loro uccisione.

Divinità orientali – Aditi

Oggi inizieremo a parlare di divinità, un argomento vasto, interessante alla scoperta di antichi credi, antiche mitologie sparse qua e la per il mondo.

La prima divinità di cui voglio parlarvi è Aditi, una divinità della mitologia induista, che vuol dire libera da ogni legame. Aditi è la Madre dello spazio tempo, colei che crea la vita, una Dea Madre che diede alla luce gli Dei e le Dee madri e padri di tutto ciò che esiste.

I Veda la ritengono la Dea del futuro e del passato, settima dimensione del cosmo, essa è tutto, e non è mai nata perché essa esiste da sempre, come ogni Dio.