Folletti irlandesi: i socievoli

Oggi torneremo a parlare di folletti irlandesi, che sono divisi in due classi: quella dei “Folletti Socievoli” gentili e generosi e quella più vasta dei “Folletti Solitari“, più schivi e malevoli.

Folletti Socievoli sono creature che vanno in giro in gruppi e sono divisi in due famiglie: quella del folletti di terra detti anche Sheoques (Sidheog, in irlandese) e quella dei folletti d’acqua, o Sirene (Moruadh).

Gli Sheoques sono nei sacri cespugli di biancospino oppure nelle Fortezze, o nei campi racchiusi da antiche fortificazioni utilizzati come rifugio per il bestiame. Questi folletti in questi luoghi si sposano e vivono la loro vita, tra canti e danze, la loro vita è una baldoria, e molti di loro sono uomini che si sono lasciati adescare e hanno finito per unirsi alla congrega stregati dalla musica magica.

La leggenda di Cerridwen e i suoi figli

 Milioni di anni fa su un isola del Tegid nel nord del Galles viveva un potentissima maga di nome Cerridwen, la sua vita era felice, e si dedicava a creare pozioni, che mescolava nel suo calderone di rame, per dare aspirazione a poeti e cantatori, o per dare forme diverse agli animali. Rimasta incinta la sua vita cambiò, il bambino che ebbe aveva una gamba più lunga dell’altra, dei peli ispidi che ricoprivano tutto il corpo e un viso storpio che assomigliava più ad un corvo che ad uno umano. La donna piangeva lacrime amare non poteva sopportare la vita che avrebbe fatto il povero piccolo quando sarebbe cresciuto lo avrebbero sicuramente deriso ed emarginato, doveva trovare qualcosa che potesse alleggerire e rallegrare la vita di “Grande Corvo” cosi chiamò il figlio.

Nella notte di Luna piena mise il suo bambino nelle pieghe del vestito, ed andò in giro nella foresta, per trovare qualche pozione, o rimedio, ma nulla trovò, tornò a casa afflitta con il suo bambino tra le braccia, e mentre cantava una ninnananna per il piccolo, un raggio lunare illumino un libro, lo aveva già letto, ma non ci aveva trovato nulla che potesse aiutare il bambino, ma poi ci pensò, ed un tratto tutto diventò chiaro, poteva dargli la voce più melodiosa mai sentita sulla terra e “Grande Corvo” sarebbe stato amato e ascoltato da tutti, inoltre gli avrebbe dato il dono della vista sul futuro, e i nobili avrebbero fatto la fila per essere svelato il loro, e ancora gli avrebbe dato la saggezza, e tutti sarebbero andati a chiedere consigli, la sua deformità non sarebbe stato più un problema.

La storia di Merlino

Oggi voglio parlarvi di una delle figure più mistiche, misteriose, potenti che siano mai esistite, ossia di Merlino, che nella letteratura europea è un personaggio mitico di origini medioevali.

Merlino, anzi, Mago Merlino fa parte delle figure più leggendarie del mondo cavalleresco e cortese, ed è stato affiancato a re Artù con il ruolo di consigliere, protettore, docente, e con la creazione della Tavola Rotonda, da lui stesso suggerita al sovrano.

Leggenda delle Fate della Noce

Oggi voglio parlarvi della storia delle fate del Noce. C’era una volta a Benevento una povera famiglia che si guadagnava il pane raccogliendo e vendendo frutta.

Un giorno, mentre il figlio più giovane passeggiava andando alla ricerca di frutta, intravede un albero di noce con tantissimi frutti. Il ragazzo, felice come non mai, cominciò a raccogliere le noci, ma queste si aprirono, e da ognuna venne fuori una fanciulla che crebbe a grandezza naturale.

Ogni fanciulla era felice, spensierata e bella, ed una dolce musica usciva dalle foglie che lo invitarono a ballare!

Il principe di Sansevero

 Raimondo di Sangro famoso come il principe di Sansevero, fu un’alchimista, massone, militare, esoterista e inventore, nato da Antonio, duca di Torremaggiore e da Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, la madre morì subito dopo il parto, e il padre, spirito libertino, lo abbandonò a solo un anno di vita, rimasto orfano crebbe con i nonni paterni. All’età di 10 anni i nonni lo mandarono a studiare a Roma presso la scuola dei Gesuiti dove restò fino a 20 anni, acquisendo una cultura di molto superiore alla media, ed unita alla sua naturale propensione allo studio diventò una dei “geni” del Settecento napoletano ed europeo. Finito gli studi nella scuola gesuita si recò a Napoli, città natale, dove, in seguito alla morte del nonno, divenne principe di Sansevero.

Rimasto nella storia non solo per le sue spiccate doti di militare, ma sopratutto per i suoi studi alchemici e chimici, per le sue invenzioni, per i suoi libri massonici, i quali la maggior parte vennero censurati dalle autorità ecclesiastiche, perché i contenuti erano sospetti di stregoneria, il che gli portò molti problemi. Intorno a lui quindi aleggia sempre un alone di mistero e paura e il popolino racconta storie “fantastiche” e magiche su di lui e sulla sua famiglia, creando cosi una serie di leggende.

Il filo rosso del destino

 Oggi vi parlerò di una leggenda che ho trovato in giro sul web, la cui storia ha origine cinese e parla di un filo rosso del destino, che legherebbe le anime gemelle fin dalla nascita.

Wei da molto tempo era alla ricerca di una fanciulla da sposare cosi da esaudire il desiderio di formare una famiglia felice, mentre era in viaggio, un giorno giunse in una città di nome Song, dove trovò alloggio in una piccola locanda. Durante il soggiorno incontrò uno sconosciuto al quale, chiacchierando, espose le proprie difficoltà nel cercare una moglie, lo sconosciuto gli confidò che la figlia del governatore della città sarebbe stata un buon partito, e si offerse di parlare con il padre della ragazza.

La leggenda dell’Arco delle streghe

Oggi voglio raccontarvi una storia molto interessante, che racconta la storia dell’Arco delle streghe.

Nella borgata villa in Piemonte si trova l’arco delle streghe, ossia un arco molto antico che si trova sotto una torre diroccata, dove al di sotto passa la strada.

Djinn, creatura dei popoli semiti

Oggi per la sezione creature mitologiche voglio parlarvi del Djinn, che secondo i popoli semiti, sono spiriti dei defunti che solamente di notte possono agire e svaniscono al primo raggio di sole.

Questi esseri possono rendersi invisibili diventando come Ghoul, ma anche trasformarsi in animali come i Silah e sono responsabili di malattie e pazzia come i Ifriit.

La poetessa Saffo

Oggi voglio parlarvi di Saffo, la più famosa e amata fra le poetesse, Saffo la bella, che da secoli bisbiglia soavi e antiche armonie.

Saffo nacque ad Ereso, nell’isola di Lesbo, da Cleis e Scamandronimo intorno all’anno 640 a.C, aveva tre fratelli Larico, Erigio e Carasso. Dopo un periodo passato in Sicilia con la famiglia a causa dell’esilio, riuscì in seguito tornare in patria, a Mitilene, dove fondò il tìaso (indica un gruppo legato ad una Divinità, ed in genere i tìasi erano dedicati a Dioniso, e le donne che ne facevano parte erano dette Menadi, Tiadi, Baccanti, Lenee. Il sodalizio di Saffo agiva sotto la protezione della voluttuosa Afrodite e del suo corteo) , un gruppo destinato ad istruire le fanciulle (alcune studentesse erano Archianassa, Arignota, Attis, Dica, Eirana, Girinno, Megara, Tenesippa e Mica) di agiata condizione alle arti, alle buone maniere e al ruolo femminile che le donne greche erano costrette e interpretare.

La leggenda della Luna

 Tempo fa lessi di una leggenda riguardante la luna su libro di Scott Cunnigham “Il libro delle Ombre”, questa leggenda è strettamente legata al Dio Cernunno e alla Dea Diana, rispettivamente Dio Sole, Dea Luna.

In un tempo dove la Dea Diana andava alla ricerca dei misteri da scoprire e da risolvere, un giorno volle scoprire anche quello della morte, cosi quando l’inverno giunse di nuovo sulla terra e Dio Cernunno morì, Diana decise di seguirlo per capire come funzionasse la morte, cosa c’era di bello o di brutto in quel mondo. Mentre si accingeva ad entrare nel portale che porta al mondo dei morti il guardiano dei portali la fermò e la sfidò dicendogli:

“Spogliati dei tuoi indumenti e deponi tutti i tuoi gioielli, poiché nulla potrai portare in questa terra”.

Divinità dei Pantheon più importanti

Oggi voglio presentarvi le divinità più importanti nel pantheon Romano, Greco, Scandinavo, Egizio e Celtico.

Rhea
Una Dea di Creta, la madre della grande montagna, la terra che diede la vita alla creature dei suoi boschi e della sua superficie ricca di frutti.

Selene
Dea Greca della luna piena

Divinità dei Pantheon più importanti

Oggi voglio presentarvi le divinità più importanti nel pantheon Romano, Greco, Scandinavo, Egizio e Celtico.

Hebe
Una giovane Dea della primavera il cui nome significa ” colei di rugiada”.

Hecate
Dea della notte. La Dea lunare nella sua forma oscura. Lei è la regina della morte e governa i poteri magici della rigenerazione.