La storia degli elfi di Natale – II

Continuo a raccontarvi la storia degli elfi di Natale. Abbiamo visto che gli elfi avevano varie mansioni, ma oltre a preparare i giochi da portare ai bambini e occuparsi delle renne e della slitta di Babbo Natale avevano altre incombenze o compiti da svolgere.

C’erano ad esempio elfi che stavano a guardia dell’ingresso del villaggio di Babbo Natale per fare in modo che nessuno vi potesse entrare, e altri che apparivano qui e là nel modo per controllare i bambini buoni e quelli cattivi. C’era persino una “squadra di agenti segreti”, o meglio elfi segreti!

La Cina – mitologia e storia

La creazione del mondo ci fu alla fine del gigante, Pangu, il soffio divenne vento e nuvole, il suo occhio destro il Sole, quello sinistro la Luna, i suoi quattro arti i quattro angoli del mondo, il suo sangue e il suo sudore il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro.

Pangu è correlato al gigante Ymir della mitologia norrena o a Purusha della mitologia indiana.

Per la mitologia cinese ci sono nove cieli, separati da porte sorvegliate da tigri e pantere e da uno dei guardiani di Shangdi.

La storia degli elfi di Natale

Tutti noi abbiamo ben presente l’immagine degli elfi che si vede in ogni film su Babbo Natale, sono piccole acreature di entrambi i sessi, ve ne sono di maschi e di femmine, che aiiutano Santa Clause a confezionare e ad organizzare le cose al Polo Nord.

Ma sono una leggenda? Oppure sono veri? Vivono davvero al Polo Nord? Gli elfi sono delle persone piccole, dei nanetti, con la particolarità delle loro orecchiette a punta. Spesso hanno un aspetto giovane nonostante l’età che hanno. Sì perchè gli elfi sono immortali e hanno dei poteri… magici!

Una storia di Babbo Natale dal medioevo ad oggi – parte II

Continuiamo a parlare di San Nicola, da cui deriverebbe la leggenda di Babbo Natale. Durante la vita il vescovo avrebbe aiutato tantissime persone in difficoltà e se non c’era un camino nella casa, entrava dalle finestre per lasciare l’oro per far sposare le fanciulle, ma non solo.

In tutto il Nord Europa si parlava di lui e le persone gli erano grate. Premiava le persone buone e puniva i cattivi, proprio come avrebbe fatto in seguito Babbo Natale. San Nicola morì il 6 dicembre e per onorare e festeggiare la sua morte quel giorno nel Medioevo fu decretato come l’inizio della stagione di Natale.

La Cina – mitologia e storia

Nell’Estremo Oriente è sempre esistito un dualismo cosmologico che metteva in opposizione due grandi principi, da una parte la luce, il Sole e il fuoco, dall’altra il buio, la Luna e l’acqua.

Il primo principio, cioè il sole, era generalmente rappresentato da un uccello, quest’uccello in Cina era un corvo, l’Uccello Anale, concetto emerso sotto la dinastia Shang.

Il secondo principio era raffigurato da un serpente o un animale acquatico, la madre di Shun, uno dei sovrani della Cina era del clan del Serpente, mentre il padre del clan dell’Uccello. Shun era nato dall’unione dei due principi completamente opposti. Questo particolare mito ci da modo di guardare il Totemismo dell’antica società cinese, secondo cui ogni clan aveva un animale ancestrale.

Il solstizio d’inverno, il Natale e i Vamp y res

Il solstizio di inverno cade il 21 dicembre di ogni anno ed è il primo giorno d’inverno, data che è sempre stata conosciuta al mondo. Il concetto di morte e rinascita è legato al solstizio d’inverno da sempre, fin dai tempi delle tribù primitive.

Il solstizio d’inverno è sempre stato motivo di festa per tantissimi popoli che lo chiamavano e vedevano in questa festa ricorrenze per festeffiare i propri dei, con riti appropriati. Questa celebrazione è stata soppiantata dal Natale attorno alla fine del Trecento, inizio Quattrocento quando si doveva scegleire quando festeggiare la nascita di Gesù.

La leggenda di Baboushka

Se la leggenda di San Nicola era conosciuta in una certa parte d’Europa altre lo erano altrove, ne è un esempio quella di Baboushka, una leggenda russa. Questo personaggio era una donna molto anziana che fu popolare prima del 1917, quando vi fu la rivoluzione. Si narra che Baboushka fosse una vecchia senza famiglia abituata a vivere da sola e ad impegnare il tempo facendo le pulizie.

Passava il tempo a lucidare, strofinare e pulire la sua casa vuota, nel senso che la abitava solamente lei. Una sera, mentre stava lavando il pavimento le apparirono tre saggi per raccontarle di come vedevano il Bambino Gesù. I tre, che sostanzialmente rappresentano i re magi, la invitarono ad anadare a vedere il bambino appena nata, ma lei disse che non poteva proprio a causa delle faccende domestiche che aveva ancora da fare.

La Cina – mitologia e storia

Gran parte della mitologia cinese ruota intorno al culto degli antenati, cioè Spiriti e fantasmi che fanno parte della vita dei vivi. I temi sono quelli della vita e della morte, creazione del mondo, intrecciarsi dei rapporti tra cosmo (sole, luna, stelle), fenomeni naturali, corpo e mente. Da queste basi parte tutta una serie di personaggi fantastici, creature mostruose ed eroi straordinari.

Partiamo con i miti della creazione che si rifanno al principio Yang cioè materia leggera che formò il cielo e al principio Yin la materia pesante che andò a formare la terra. Prima di quell’istante nulla esisteva, solo il caos. Dall’uovo cosmico, ebbe origine yin e yang e da essi seguirono le stelle, il sole e la luna, le stagioni, gli elementi e le creature.

Importante è Pan gu, definito come il primo essere umano nato sulla terra, creatore di tutta la mitologia cinese e colui che separando yin e yang ottenne il perfetto equilibrio per la creazione del mondo.

Le Fate della casa

Oggi parleremo di fate della casa, ne avete mai sentito parlare?

Non si ha la certezza di chi siano davvero, ma si presume siano anime di persone defunte legate ad una casa o che hanno vissuto lì tempo prima, mentre altri dicono che la prima persona che passa quando si mette il primo mattone della casa quello sarà la fata. Molte persone dicono di poterle vedere e poterci parlarci chissà!

Come tutte le anime possono essere buone o cattive oltre che maschio o femmina, raramente sono anche animali. Queste anime hanno il dovere di accudire e proteggere la casa e le persone che ci vivono.

Wicca, il segreto pagano nascosto sotto il Natale – II

La tradizione pagana, la magia e i rituali continuano ancora oggi attraverso il “ceppo di Natale” e gli alberi nelle case, che rappresentano il ritorno del sole, della fortuna per la famiglia. Lo stesso simbolismo l’hanno i piccoli abeti e le decorazioni ad albero che si appongono fuori e dentro le case.

E il vischio? Anche quello era sacro per le persone che vivevno in Europa, celtici e Nordici. Spesso i celtici lo utilizzavano nei riti per la fertilità e sotto di esso ci si poteva baciare. Tra gli scandinavi, su al Nord, era sacro a Thor.

La storia di Babbo Natale in America

Le prime informazioni che si hanno per quanto riguarda la storia di Babbo Natale in America risalgono al 1600 quando i “Puritani” resero illegale parlare di San Nicola e qualsiasi cosa lo ricordasse. Non si poteva accendere candele, scambiarsi doni e cantare le tipiche canzoni natalizie.

Fu l’arrivo degli olandesi a cambiare le cose. Questi immigrati portarono con loro un’altra leggenda, quella di Sinter Klaas con il classico scambio di doni fra le persone. Il primo Babbo Natale su riviste e giornali apparve alla verso la fine del 1700.

Piano piano il panciuto vecchietto entrava nella storia e nella tradizione americana tanto che nel 1804 la New York Historical Society scelse proprio San Nicola come luogo per la sua sede e santo patrono. Qualche anno dopo la sua storia venne inclusa in un libro che parlava di storia americana e gli scrittori iniziarono a raccontare delle sue gesta.

Una storia di Babbo Natale dal medioevo ad oggi – parte I

La leggenda di Babbo Natale sembra cominci nel lontano 280 d.C. nella città di Patara, situata nella Licia, regione dell’Asia Minore che vide San Nicola portare doni ai bambini. I suoi dono arrivarono in tarda notte cosicchè lui potesse mantenere segreta la sua identità.

In seguito San Nicola divenne il patrono dei bimbi, dei marinai e delle nazioni Grecia e Russia. Ma chi era costui? Semplicemente un prete cristiano, ricco di famiglia che viaggiò per il paese per aiutare le persone in qualunque modo, con denaro e regali. Utilizzò il suo patrimonio per questo.

Non aveva interesse ad essere visto e che si sapesse fosse lui a fare “beneficenza“, così ben presto gli adulti iniziarono a dire ai bambini di “andare a letto” altrimenti San Nicola non sarebbe passato da loro. Oggi la tradizione è rimasta la medesima.

Draghi e serpenti sconfitti dagli dei

La parola drago in greco significava serpente ed entrambi, drago e serpente, sono immagini molto diffuse nella mitologia anche se a volte con valenze differenti. Proprio nella mitologia greca i draghi si generavano e divoravano tutto.

Su queste creature, forze della natura con energie e poteri molto grandi, si basano molte leggende che possono avere un parallelo con l’animo umano nel senso che i draghi non erano controllabili e il loro poterte era spesso distruttivo.

Allo stesso medo, insito nel subconscio dell’essere umano ci sono forze sconosciute che non sono sotto il controllo dell’individuo e gli causano strani comportamenti, aberrazioni e difficoltà. Qualcuno li chiama “demoni“. Per vincere su di loro, in tutti i sensi, anche sulle paure, gli uomini hanno architettato un’idea, se così possiamo chiamarla: farli combattere e vincere dagli dei.

Bigfoot, avvistamenti alla fine degli Anni ’70

Oggi per la rubrica Misteri torneremo a parlare di Bigfoot. Era la fine degli Anni Settanta, due uomini a cavallo, Roger Patterson e un amico, erano nei pressi del fiume Bluff Creek, che sfocia nel Klamath, quando videro a poca distanza da loro quello che molti chiamavano familiarmente Piedone.

Patterson dal canto suo era sempre stato convinto dell’esistenza di queste creature leggendarie. Quella che ebbero la fortuna di incontrare era una femmina che non sembrò troppo preoccupata per la loro intrusione nel suo mondo. Furono soprattutto i cavalli dei due uomini a non gradire l’incontro.

Quello di Patterson si impennò e lo disarcionò. La grossa “bestia” si allontanò preoccupata, non spaventata. Da sempre in quelle zone dell’America del Nord circolavano storie, miti e leggende, su qulle gigantesche scimmie pelose, ben più intelligenti degli esseri umani.