Pitagora, mago e matematico nella Grecia antica

Pitagora visse n Grecia nel VI secolo a.C. Fu un matematico d’eccezione, ma anche un mago. Era alla ricerca di una risposta che spiegasse il mistero della vita ed ebbe attorno a sé divesi discepoli. Fondò una società segreta in cui per entraci i membri dovevano aderire a regole ferree che imponevano l’astinenza, un’alimentazione vegetariana, il silenzio e l’autoanalisi.

Tra le più buffe c’erano quelle di non infilarsi il calzare sinistro prima del destro e del non mangiare fagioli. Pitagora era un grande guaritore e si serviva di incantesimi e musica. Si narra che pronunciando parole magiche riuscì a chiamare un’aquila dal cielo, a respingere serpenti velenosi e a domare un orso…

Era un valido pensatore, con una mente mente pronta. Postulò che i numeri erano alla base della conoscenza c’erano i numeri e che questi potevano esprimere tutto. Indagò anche le leggi segrete sull’universo.

Categorie di maghi e le sei regole da rispettare

Nella Grecia del XVI secolo, si presume, probabilmente un vescoso, formulò e scrisse le sei regole che devono guidare un mago. Eccole. la prima dice che il Mago deve avere fede e non dubitare della sua opera, la seconda che deve mantenere il segreto della magia e condividerlo solamente con i suoi allievi e chi ha la sua stessa opinione.

La terza regola dice che deve essere forte di mente, severo e non aver paura, nella quarta si parla della sua purezza di coscienza, della penitenza dei peccati, in cu non ricadrà più per avere il perdono di Dio. Per le ultime due: deve conoscere le influenze che i pianeti hanno per poter trovare il tempo migliore per gli incantesimi e possedere gli strumenti necessari.

Se il mago avesse seguito queste regole avrebbe raggiunto sicuramente il suo scopo. Molti sono sempre stati i ciarlatani, ma al contrario, i veri maghi avevano un atteggiamento serio e questo ha fatto in modo che ne nascessero tre categorie.

Canti e invocazioni: Evocare la Dea Cailleach

Nota nella mitologia irlandese come la Vecchia Donna e in Scozia come Beira Regina d’Inverno, Cailleach è una divinità creatrice e governa la stagione invernale dal 1 novembre al 1 maggio.

Se avete intenzione di Evocare la Dea, dovrete tenere presenti alcune cose, primo di tutto il periodo in cui poter fare questo tipo di evocazione, cioè durante la fase di luna nuova di lunedì, per la stretta relazione con la luna, verso mezzogiorno e vi occorre una pietra larga e piatta, una candela nera, un calderone, un brucia essenze, una coppa d’acqua, e patchouli.

Invocazione alla Dea Morrigan regina di Sildhe

Morrigan presiede le soglie del cambiamento, come la guerra e il conflitto, la vita e la morte, la sessualità.

Alla vigilia della battaglia, al crepuscolo, assumendo la forma di un grande corvo,

la Morrigan saluta il vincitore. Librandosi sopra il campo di battaglia,

grida il suo incoraggiamento ai prescelti e invoca una morte orribile per i nemici.

Voracemente sessuale, i suoi accoppiamenti con gli dei e gli eroi

donano protezione e fertilità alla terra.

La sua presenza indica confusione, distruzione e,

in particolar modo, cambiamenti repentini.

Se avete intenzione di invocare la Dea Morrigan, dovrete iniziare con le normali operazioni dalla devozione all’altare, tracciatura del cerchio e chiamata dei punti cardinali nord, sud, ovest ed est.

Invocazioni e Canti quotidiani

Oggi vedremo altre invocazioni quelle volte alla divinità per aiutarci a passare una tranquilla, notte, una buon giorno. Come già sapete, le divinità hanno un ruolo fondamentale all’interno del nostro credo, ognuna di esse ha un ruolo definito, e le invocazioni rivolte a loro devono essere fatte con prudenza e serietà.

Ecco alcune invocazioni molto importanti da fare quotidianamente.

Pratiche magiche nel mondo, più di quanto si creda

Ancora oggi molte pratiche magiche e incantesimi vengono fatti quotidianamente da persone che, in una forma o nell’altra, ci credono. Per esempio in Inghilterra le mamme dei bambini baciano il loro bambino dove si è fatto male ripetendo “Bacialo e fallo star meglio!”, in inglese ovviamente.

Ma per molte altre persone la fortuna non è legata tanto alle parole quanto a talismani, oggetti particolari, come a esempio i corni, amuleti e anche mascotte. Ce ne sono molti di uso generalizzato, però anche molti personali, come lo possono essere un particolare paio di scarpe, un maglione, un ciondolo a cui si attribusisce la fortuna.

Le pratiche magiche, o relative alla superstizione trovano campo fertile nell’ambito sportivo e del teatro, due campi estremamente differenti, ma dove atleti e attori, sentono di dipendere dalla fortuna, gli uni per le partite, gli altri per il pubblico. Si dice che per gli attori di teatro vestirsi di viola, specialmente la sera della prima porti sfortuna.

Magia della Luna Calante

Il RITUALE DELLA LUNA CALANTE

Questo rituale serve per purificarsi e liberarsi da blocchi mentali e spirituali che ci mettono i bastoni tra le ruote nella nostra vita quotidiana.

Nel momento in cui la Luna sarà Nera dovrete formare il cerchio, poi utilizzate il vostro sistema divinatorio in modo che vi aiuti a vedere ciò che è diventato ormai vecchio nella vostra esistenza, poi chiamate Ecate per farvi dare un piccolo aiuto.

Prendete un nastrino nero e un calderone in cui bruciarlo, poi usate candele viola e preparate un incenso di liberazione della Luna Nera e procuratevi un cucchiaio di ognuna di queste erbe: