Le tentazioni esistono nella vita di ciascuno di noi: c’è chi riesce ad affrontarle e non cedervi e chi invece si lascia trasportare dal momento e molto spesso vi cede. Difficile giudicare e decidere cosa è giusta e cosa invece è sbagliato, anche perché non è questa la sede più opportuna per discutere di questo. Ma esiste una preghiera per non cedere alla tentazione che forse potrebbe rivelarsi utile tenersi a debita distanza dai guai.
Molto spesso le persone si lamentano di non trovare il coraggio per compiere alcune azioni che potrebbero portare grandi cambiamenti nelle loro vite. E’ che il cambiamento fa spesso paura e non tutti sono disposti a rischiare per vedere migliorare la vita. Ma avete mai pensato di affidarvi alla preghiera per trovare il coraggio che vi manca?
Può capitare di attraversare periodi difficili che ci fanno perdere il coraggio e l’ottimismo. Molto spesso la perdita di fiducia si traduce in una difficoltà a vivere una esistenza piena e felice. E allora ecco che la preghiera costante può rappresentare un valido aiuto per ritrovare la fiducia in se stessi e proseguire il cammino che Dio ha segnato per ciascuno di noi. Di seguito ecco la preghiera per ritrovare fiducia.
La preghiera dell’abbandono è il modo più semplice per lasciarsi andare a Dio chiedendo il suo aiuto e confidando nei grandi poteri del Signore. L’obiettivo di questa preghiera è quella di raggiungere pace e serenità interiore, tasselli fondamentali per una esistenza sana.
Evocare la Dea Oshun non è semplice, come ogni divinità ha delle simpatie e delle preferenze, quindi avvicinatevi a lei solo se avete qualcosa “in comune” con lei, se amate ad esempio l’amore come lo ama lei, se avete nel cuore compassione, gioia di vivere, se avete in voi un collegamento profondo con l’acqua, se siete degli artisti e avete bisogno di essere ispirati da Lei.
Nella mitologia egizia, la dea Iside è la dea della maternità e della fertilità e nei secoli sono state molte le preghiere a lei rivolte. Oltre a quelle utilizzate per celebrare al meglio la Festa di Iside, che cade il 6 di gennaio, ce ne è una che viene rivolta alla dea al mattino.
Il nuovo anno sta per arrivare e noi di Esoterya non ci faremo di certo mancare dei piccoli ritualetti da fare a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, per portare fortuna, amore, lavoro, salute e tutto quello che vorremmo che ci portasse l’anno 2015.
In questa settimana ci dedichiamo e ci prepariamo ad accogliere il nuovo anno scoprendo nuovi rituali e preghiere dedicate proprio ad esso. Quella che stiamo per vedere è una preghiera o evocazione, come la si voglia chiamare, che ci garantisce un po’ di fortuna per il prossimo anno. Essa va recitata davanti ad una candela da soli o in compagnia (meglio in compagnia), nel giorno della vigilia di capodanno, in qualsiasi momento vogliate, della giornata.
Nel calendario esoterico la Festa di Iside è la seconda ad essere celebrata in ordine di tempo (6 gennaio), dopo quella di Giano. Alla Dea viene rivolta una preghiera che si è tramandata nei secoli e che ancora oggi è il simbolo della devozione per quella che viene considerata la dea della maternità e della fertilità nella mitologia egizia.
Nella prima e seconda parte di questa evocazione allo spirito guida abbiamo visto tutti i preparativi necessari che devono essere fatti prima della “chiamata” oggi finalmente vedremo come si esegue la vera e propria evocazione. Mi raccomando massimo rispetto per lo spirito guida che state chiamando. Preciso che essi non sono dovuti ad aiutarci per forza, quindi non prendetevela se non rispondo subito alla chiamata, e sopratutto non insultateli, verranno quando ne avranno voglia.
Nella prima parte di questo articolo, abbiamo spiegato a cosa serve questo tipo di evocazione, abbiamo visto quali oggetti occorrono per l’evocazione, quale giorno è meglio eseguirlo, e l’importanza della preparazione del luogo e di noi stessi. Oggi vedremo come si proseguirà con la realizzazione dell’evocazione, quali saranno i gesti da fare, e le parole da dire per evocare l’aiuto di uno spirito guida.
Vi è capitato in momento della vostra vita, di voler far chiarezza in voi stessi, di ritrovare la strada giusta, ma non avere nessuno che vi guidi? Una di quelle persone che sa tutto della vita, un saggio, uno sciamano od guru che vi indichi la strada, e vi dia consigli illuminanti, consigli che vi cambierebbero il modo di vedere e la vita stessa. Beh quel tipo di persone non esistono, o forse non siamo abbastanza fortunati da trovarli, ma possiamo rimediare; certo non sarà una persona in carne ed ossa, ma pur sempre un saggio è, e ci aiuterà in quello che abbiamo bisogno di sapere per andare avanti, lo spirito guida.
Dopo l’invocazione alla Madre Terra, che rientra a tutti gli effetti nell’ampio elenco delle preghiere neopagane, occupiamoci della preghiera alla Dea, quella figura femminile che nella storia ha spesso significato senso di protezione e bontà.
Continuiamo ad occuparci del ruolo della preghiera e concentriamoci su una delle preghiere neopagane con l’invocazione alla Madre Terra. Dopo il salto ecco nel dettaglio in cosa consisteva.