Invocazione o Evocazione, la differenza

 Oggi parleremo della netta differenza tra il termine Evocare e Invocare, molti noi sbagliano o non sono a conoscenza del significato corretto delle due parole, è bene sapere, specie per chi pratica la magia, che sono cose ben distinte e che chi non è a conoscenza del significato potrebbe avere cattive sorprese durante i riti. Premetto e sottolineo innanzitutto che dovrete sempre sapere con precisione chi state Invocando o Evocando, facendo attenzione a che energie state smuovendo, per non correre rischi di nessun genere.

L’evocazione spirituale di un entità sia che essa sia benigna o maligna si presenta sempre al di fuori del corpo del praticante, sotto forma di energia, infatti con l’evocazione non c’è mai una connessione diretta con lo spirito che si è chiamato, non verrà mai a contatto con il nostro corpo, ma potremmo solo vedere o percepire l”entità.

Invocazioni elementali ad Horus

Di seguito troverete 4 invocazioni poco conosciute verso Horus, divinità del pantheon Egizio. Le invocazioni sono 4, come 4 sono gli elenìmnti che va a chiamare, acqua, aria, fuoco e terra.

YOD – FUOCO – PROIEZIONE

O tu, mistico Signore dalla testa di falco
La cui parola è la Grande Ricompensa
Sol figlio nato che io acclamo
Dalla potente Iside e dal defunto Osiris.
Tu, Vendicatore dagli innominabili orrori:
Cacciatore di Typhon, Colui che io adoro!
Tu, che hai innalzato il tuo sacro capo
E il coccodrillo del Nilo è stato sconfitto
Tu che copri con la Notte
Questo immenso universo di luce stellare
Tu che dimori al timone
Della barca di Ra, nel reame infinito
Tu che porti la magica doppia bacchetta
E la rosa e la croce del vincolo mistico
Te invoco dall’inscrutabile Altro Mondo
Colpisci colpisci magnifica frusta / Sguainati sguainati spada fiammeggiante!
Figlio incoronato e Signore conquistatore
Horus Vendicatore!

Fasi Lunari e Parole magiche per una veloce guarigione mente e corpo

Oggi torneremo a parlare di Luna, sin dall’antichità oggetto di culti devoti alla Dea Madre, essa ha infatti finito con l’incarnare l’archetipo femminino e tutte le caratteristiche ad esso associate. Grazie al potere delle fasi lunari e antiche tradizioni, nella realtà esistono parole magiche che possono portare mente e corpo a una veloce guarigione.

Ora vi andrò a spiegare come utilizzare queste parole di potere per aiutare la vostra mente ed il vostro corpo. Dovrete scegliere la parola adatta al vostro malessere, quindi isolatevi in una stanza ripetetela mentalmente o sottovoce per 52 volte e poi riprendete le vostre abituali attività. Dovrete fare questo per almeno una settimana consecutiva.

Per tutti coloro che volessero usufruire delle fasi lunari, il consiglio è di cominciare con il primo giorno di luna crescente e terminare a luna piena per tutte quelle operazioni che vanno ad incrementare le forze fisiche ed utilizzare il periodo che va dal primo giorno di luna calante fino alla luna nera per tutte le operazioni volte ad allontanare una malattia .

Invocazioni del buon vino e al Grande Spirito

Oggi voglio presentarvi due invocazioni, quella per avere del buon vino e la preghiera al Grande Spirito.

Invocazione del Buon vino

Bevo, e tuttavia non bevo vino
Bevo il sangue di Diana
Poiché da vino si è trasformato nel suo sangue
E si è sparso attraverso le mie vigne che crescono
Da dove mi darà un buon ritorno in vini
Ma anche se la buona maturazione dovesse essere mia
Non me ne interesserò, poiché dovesse succedere

Invocazioni della fortuna e delle cose perdute

Oggi voglio presentarvi due invocazioni, quella per trovare le cose perdute e quella della fortuna per il Sasso Tondo.

Invocazione per trovare le cose perdute.

Siamo di martedì e di buon’ora
Mi voglio levare, di buona fortuna
Voglio andar a cercare
E con l’aiuto della Bella Diana
La voglio trovar prima di andare
Prima di uscire di casa
il malocchio lascierò
Con tre gocciole d’olio
A te bella Diana pregherò
tieni il malocchio via da me
e mandalo sul mio nemico
Quando il malocchio mi sarò levato
in mezzo alla via lo getterò

Invocazioni ad Iside, Ecate e alle Rune

Ecco tre invocazioni molto importanti, quella ad Iside, quella ad Ecate e quella alle Rune della strega.

Moderna invocazione ad Iside

O Regina del Cielo,
O Benedetta Iside,
O Madre Celeste,
Dea della Vita,
Anima del Mondo
che alimenti l’intero creato,
Tu che nella Tua grande generosità
porgi aiuto ai mortali
Tu, la cui bocca, Madre, sa pronunciare gli Incantesimi, nutrimi,
Abbi cura di me e confortami.
Aiutami a ritrovare le parti disperse della
mia personalità spirituale
come hai cercato e ritrovato le parti disperse
del Tuo Sposo Divino.
Sorreggimi nelle avversità
Concedimi la gioia
e liberami dal dolore,
O Grande Iside,
Ascolta la mia preghiera.
(di Murry Hope )

Dea Kali e l’invocazione

Oggi voglio presentarvi una invocazione indiana alla divinità Kali. Kali è una dea con una storia complessa ed anche se spesso è presentata come oscura e violenta, le credenze tantriche estendono il suo ruolo fino a farne la Realtà Ultima (Brahman) ed Origine del Tutto; è anche conosciuta ed adorata come Bhavatarini (Redentrice dell’Universo) nel tempio di Dakshineswar.

Kālī è il genere femminile del termine sanscrito kāla, che significa “nero, di colore scuro”, ma anche “tempo” ed è per questo motivo che il suo nome è stato tradotto come Colei che è il tempo, o Colei che consuma il tempo o la Madre del tempo, ed infine Colei che è nera. È anche il nome di una forma della Dea Durga nel Mahābhārata, ed il nome di uno spirito maligno di sesso femminile nel Harivamsa.

La maggioranza dei fedeli concepisce Kali semplicemente come una dea madre benevola, è associata con il dio Shiva, e ad altre Dee: Durga, Bhadrakali, Bhavani, Sati, Rudrani, Parvati, Chinnamasta, Chamunda, Kamakshi o Kamakhya, Uma, Meenakshi, Himavanti, Kumari e Tara. Si crede che questi nomi, se ripetuti, diano uno speciale potere al fedele. È la dea più importante tra i Dasa Mahavidyas.

Preghiera alla Dea Madre

La dea madre o Gea è una delle figure femminili archetipiche più note ed il suo culto risale al periodo primitivo in cui la donna, simbolo della terra in quanto madre, sovrintendeva i riti della nascita, e quelli della morte.

La donna era colei dalla quale si nasce e colei alla quale si torna, cioè la terra, attraverso la sepoltura. La grande madre anch’essa muore e si rigenera tramite il passare delle diverse stagioni e come la luna calante, la luna crescente e la luna nuova.

Il mito della Dea madre è presente in altre manifestazioni di culto, ad esempio, la triplicità della terra nel mito delle tre Parche, tracce del culto della Dea Madre sul culto pagano greco nella rappresentazione della figura della Sibilla come in quella di Medea.

Inno ad Osiride

Oggi voglio presentarvi un Inno che ho trovato su un sito molto interessante, e che non conoscevo, è L’Inno ad Osiride, che ora riporterò di seguito.

Inno ad Osiride

Omaggio a te, Osiride, Signore dell’eternità, Re degli Dei, che hai molteplici nomi, che hai forme sacre, tu essere di forma occulta nei templi, tu che hai il Ka sacro. Tu sei il governatore di Tattu (Busiris) e anche potente in Sekhem (Letopolis). Tu sei il Signore verso il quale le preghiere sono dirette nel nome di Ati, tu sei il Principe del cibo divino in Anu. Tu sei il Signore che è commemorato in Maati, l’Anima Occulta, il Signore di Qerrt (Elephantine), il supremo Sovrano nel Muro Bianco (Menfi).

Invocazione alla Luna

Oggi torneremo a parlare della Luna e di varie storie legate alla sua mitologia. Sin dall’antichità la luna è stata oggetto, di culti devoti alla Dea Madre, essa ha infatti finito con l’incarnare l’archetipo femminino e tutte le caratteristiche ad esso associate.

La Luna, simboleggia la ciclicità della vita, i suoi misteri e i suoi sensi nascosti. Le culture più vicine a madre terra, sono molto influenzati dai raggi dell’astro, le antiche culture pagane adoravano la luna, per loro era qualche cosa d’importante, guidava gli agricoltori nella semina e nel raccolto, scandiva le fasi dell’anno legate alla vita della terra.

Ora passiamo ad una Invocazione alla Luna:

Eros/Cupido, il Dio dell’Amore … Buon San Valentino a tutti

Oggi voglio parlarvi di una divinità addetta all’amore e che quindi cade a pemnnello con questa giornata. La divinità è Cupido o Eros, Dio dell’amore Greco-Romano.

CUPIDO così veniva chiamato nell’antica Roma, dal Latino cupido, da cupere, “bramare”, esso nella mitologia romana è figlio di Venere, dea dell’amore, e di Vulcano, dio del fuoco. Cupido è famoso come il dio giovane e bello che si innamorò di Psiche, una fanciulla bellissima, mentre in altri altri racconti appare come un ragazzo dispettoso che colpisce uomini e dei con le sue frecce, facendoli innamorare perdutamente. Nell’arte, spesso e volentieri viene raffigurato come un bimbo nudo e alato, con arco e frecce.

EROS così veniva chiamato nell’Antica Grecia, il Dio dell’amore. Nella mitologia antica era una delle prime forze della natura, figlio del Caos era la personificazione dell’armonia e della potenza creativa dell’universo, poi venne identificato con un giovane bello e affascinante, accompagnato da Foto “bramosia” e Imero “desiderio”. Eros appare anche come inseparabile dalla madre, Afrodite, dea dell’amore. Nell’arte greca veniva descritto come un giovane alato, bellissimo, dagli occhi frequentemente bendati che stavano a simboleggiare la cecità dell’amore, veniva raffigurato con in mano arco e frecce d’argento, con cui lanciava frecce di desiderio nel petto degli dei e degli uomini.

Inno alla Dea dell’Alba

 Oggi voglio presentarvi due Inni molto interessanti, che vanno a render grazie alla Dea dell’Alba “Eos”. Eos veniva chiamata da Omero “la dea dalle dita rosate per l’effetto che si vede nel cielo all’alba”.

Ecco il primo Inno alla Dea dell’Alba.

Inno alla Dea dell’Alba

Orazione al Demiurgo

 Oggi parleremo dell’Orazione al Demiurgo, chiamata anche orazione dei 33 Tau, perché sono 33 le parole che hanno T in iniziale.

Questa si pronuncia all’inizio di ogni operazione con una candela nella mano sx e la spada in dx.

Il Demiurgo è Il Pneumatico, o il Saggio, colui che tutto è. Quando pronunciate questa orazione, scandite bene le parole, e ditela con tono perentorio.

Preghiera mattutina per Iside

Iside dea della maternità e della fertilità, signora della luce e della fiamma, che i semi con un tocco di dita fa germogliare. Molti in tempi antichi, e forse anche oggi, veneravano questa bellissima Dea figlia di Nut e di Geb e moglie di Osiride, ogni alba, in tutti i templi e paesi, tra cui India, Europa, Inghilterra, sul fiume Nilo, davano il benvenuto e risvegliavano la dolce Dea, il risveglio serviva, non per risvegliare Iside, Dea sempre vigile, ma per risvegliare i templi i sacerdoti e le sacerdotesse e dare il benvenuto al nuovo giorno e ricordare che Iside era con loro sempre in ogni luogo e in ogni momento, per ricordare che il divino era intorno al loro.

In tutti i templi e in tutte le case veniva celebrata la preghiera mattutina, anche se le parole erano differenti ma il significato era sempre lo stesso, ognuno usciva di casa all’alba, ai primi raggi del sole e intonava la preghiera del risveglio: