La caffeomanzia: segni e immagini

Croce: noie e scelte
Cuore: vi saranno date prove d’amore
Falce: delusioni sentimentali
Farfalla: spensieratezza

Fiore: desiderio che si realizzerà
Foglia: entrate di denaro
Forbici: litigio

Freccia: notizia sconvolgente
Gatto: persona ipocrita vicina
Libro: non potrete agire senza consigli

La caffeomanzia

 Dopo aver accuratamente visto come si utilizza e si legge il pendolo divinatorio oggi parleremo di un altro tipo di divinazione: la caffeomanzia. La caffeomanzia è un antichissima arte orientale precisamente un’arte che deriva dalla popolazione araba, ed è stata importata solo alla fine del 1600 in Occidente, dove ancora oggi è praticata particolarmente nel Sud Italia. Molto testimonianze risalgo all’inizio del XVIII a Parigi, e ancora oggi questa antica arte continua ad esistere e a creare molto fascino intorno a lei.

La sua lettura sembrerebbe semplice, infatti consiste solo nel leggere le figure che si formano nella tazza di caffè e sul piattino, e cercarle di interpretarle nel miglior modo possibile, ma vediamo passo per passo come si legge e cosa si utilizza in questo tipo di divanazione.

Il pendolo divinatorio: persona viva o morta?

Oggi continueremo a parlare dell’utilità del pendolo divinatorio e per la precisione vedremo come sapere se una persona è ancora viva o è deceduta.

Occorrente

Una Rosa dei venti, o un quadrante di 360° che riporti i quattro punti cardinali.
Un testimone ( fotografia o un oggetto o abiti o capelli del presunto defunto).
Una cartina geografica
Sacchetto nero

Utilizzo del pendolo divinatorio

 Il pendolo divinatorio può essere utilizzato per vari scopi e può anche aiutarci nella quotidianità, come ad esempio cercare un oggetto perso, chiedere consigli sugli incantesimi, fare domande sulle vite passate, per la salute, chiedere semplicemente un consiglio e via dicendo, oggi vedremo cosa può fare un pendolo per darvi aiuto.

La sua azione principale

Il pendolo in principio veniva usato nelle sedute spiritiche per parlare con gli spiriti, utilizzandolo sopra una tavola Oujja, il pendolo ad ogni domanda posta alla spirito indicava le lettere che formavano la frase, o indicava il si o il no. Veniva anche utilizzato per comunicare con i Demoni e gli angeli che si evocavano.

La lettura del pendolo divinatorio

 La lettura del pendolo divinatorio sembra molto semplice, si pensa infatti che basta porre la domanda e ricevere la risposta con il si il no e il forse, invece bisogna avere una certa dimestichezza nel svuotare la mente, nel non influenzare in alcun modo il pendolo con gli stati emotivi, ma andiamo per gradi. La prima cosa da fare dopo aver purificato, consacrato e aver stretto un contatto con il pendolo, dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella negativa e l’incertezza, perché non tutti i pendoli vanno nella stessa direzione.

Postura per la divinazione con il pendolo

Innanzitutto prima di fare qualsiasi domanda, bisogna mettersi nella posizione corretta per la lettura., quindi sedetevi comodi su una sedia vicino ad un tavolo, piedi saldi per terra e vicini, non accavallate mai le gambe, poggiate il gomito del braccio destro sul tavolo, (sinistro se siete mancini), l’altra mano tenetela chiusa a pugno, prendete il filo del pendolo che deve essere lungo almeno 3-4 centimetri, la cosa migliore sarebbe misurare la lunghezza che va dal polso al gomito, ma se vi è scomodo o troppo lungo potete anche farlo più corto. Il filo tenetelo con il pollice e l’indice (o il medio), non stringetelo e sopratutto non siate nervosi, non muovete il braccio, allontanate ora il pendolo dal vostro braccio lasciandolo penzolare.

Il pendolo divinatorio

 Ci sono molti metodi di divinazione al mondo e ognuno è portato ad usare quello che più gli si ad dice o che comunque gli piace, c’è chi usa le carte, c’è chi usa lo specchio, l’acqua, la sfera di cristallo, le rune, e c’è chi usa il pendolo, il metodo più semplice da usare e da capire, utile anche per chi si è da poco avvicinato alla divinazione. Il pendolo da risposte precise e semplici come il si il no e il forse, ma bisogna ovviamente saper porre la domanda in modo giusto e cosa più importante non influenzare la risposte con la propria energia e il proprio volere.

Il pendolo, infatti, risponde alle leggi della radioestesia che viene dal latino Radius che significa raggio e dal greco Aisthesis che significa sensibilità, quindi il pendolo risponde grazie alle nostre energie di pensiero, e non solo alle nostre ma anche a energie che non captiamo ma che il pendolo sensibile all’energia coglie, come ad esempio l’energia degli spiriti.

Divinazione nella storia dell’uomo

Da che mondo e mondo l’uomo ha sempre utilizzato mezzi per leggere il futuro e trovare in questo messaggi divini. I nostri antenati facevano la divinazione attraverso pietre, acqua, il volo degli uccelli, il movimento e la forma delle nuvole.

Ai giorni nostri invece, a parte la cartomanzia, ossia la lettura delle carte e quella della mano, sono molto utilizzate la lettura delle foglie da tè e la cristallomanzia. Tutte le pratiche di divinazione finiscono con il suffisso “manzia”.

Che tempo farà? I metodi per saperlo

 Prevedere il tempo solo guardando il movimento della natura, degli alberi e degli uccelli come facevano i nostri antenati, di questo vorrei parlavi oggi, dei piccoli trucchi e consigli per capire se pioverà o farà bel tempo solo scrutando il cielo.

Tempo sereno
Cielo rosso di sera
Moscerini che svolazzano
Nebbia nelle valli
Fumo dei falò che sale dritto verso l’alto
Nuvole dall’aspetto simile alla lana
Uccelli che escono dai loro rifugi nascosti
Pipistrelli che escono alle prime ore della sera

Il vostro specchio per la divinazione

 Abbiamo trattato l’argomento dello specchio magico un po’ di volte e oggi vorrei spiegarvi come avere uno specchio magico tutto vostro, che potrete utilizzare sia per la divinazione sia per la proiezione astrale, cosa sconsigliata perché potreste sentirvi intrappolati nello specchio. Lo specchio va utilizzato solo ed esclusivamente per scopi magici, infatti lo dovrete tenere coperto quando non lo utilizzerete, inoltre se volete potete tracciare con olio psichico il simbolo della luna sul retro dello specchio. Ora, però, incominciamo a vedere come si fa uno specchio magico, innanzitutto trovate uno specchio rotondo in buone condizioni, dai 33 ai 75 cm circa di diametro, meglio uno con la cornice rotonda e nera di pietra di onice, sennò accontentatevi di quello che trovate purché sia rotondo.

Dopo aver comperato lo specchio( mi raccomando non tirate con il prezzo e non fatevi avere sconti), portatelo a casa e pulitene la superficie con un filtraggio di artemisia, che preparerete lasciando un cucchiaio dell’erba a bagno in circa 700ml d’acqua calda per tredici minuti; filtrate e lasciate raffreddare prima dell’uso.

L’arte degli zingari, profezie e divinazione

Gli zingari sono sempre stati un popolo nomade con tante leggende folcloristiche e racconti di magia e poteri occulti. Queste persone praticavano la antiche arti, ma anche altre pratiche. Delle origini e delle loro usanze non si moltissimo.

Qualcuno ritiene che gli zingari in origine vivessero in India e che si spostarono da là solamente nel IX secolo venendo verso ovest. Nel XV secolo giravano per il mondi gruppi di persone dalla pelle scura che sostenevano di essere dei pellegrini religiosi provenienti da uno stato chiamato Piccolo Egitto.

Vennero chiamati egiziani e poi gitani e inizialmente furono accolti amichevolmente, poi però si guadagnarono la reputazione di imbroglioni e ladruncoli privi di radici e convinzioni religiose. In realtà gli zingari erano profondamente religiosi, ma il loro credo era molto influenzato dalla magia.

Simbolismo Esoterico nel dollaro statunitense – Lato B

Giriamo ora la banconota  e passiamo al lato B. Sulla destra della banconota  dentro un cerchio vi è  l’aquila calva (o aquila romana) considerata per natura  l’animale  ufficiale degli Stati Uniti d’America nonchè simbolo divino in quanto l’aquila è l’animale più vicino a Dio. Questa ufficialità  ha  reso l’animale più diffuso in loghi e  simboli governativi. 

Nel dollaro, l’aquila tiene nel becco un nastro con la scritta latina «E Pluribus Unum» scritta  composta da 13  caratteri, che significa: «Da Molti Uno» e  come vedremo in seguito il numero “13”  è presente numerose volte  sotto diverse sembianze nella banconota:

– le frecce che l’aquila tiene negli artigli della zampa a destra;
– le foglie del ramo nella zampa sinistra;
– le strisce dello scudo centrale che coprono il corpo;
– le stelle sopra la testa dell’aquila (che unite formano una stella a sei punte)
– i gradini della piramide;
– le lettere della scritta «E Pluribus Unum»;
– le lettere scritta «Annuit Coeptis»;