Oroscopo Celtico: Salice dal 1 al 10 Marzo e dal 3 al 12 Settembre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

L’anno era diviso in quattro trimestri: Samain (dal 1 novembre), Imbolic (dal 1 febbraio), Bealtaine (dal 1 maggio) e Lúnasa (dal 1 agosto).

Oroscopo Celtico: il Pino dal 19 al 29 febbraio e dal 24 agosto e 2 settembre

Oggi voglio parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I saggi sacerdoti Druidi, furono grandi astronomi e osservatori degli eventi celesti e suddivisero il percorso del sole in settori, ed a ognuno dei quali attribuirono un albero che, per determinate caratteristiche, più si adattava a quel momento dell’anno, nono solo, è noto che i Celti attribuivano ad ogni albero delle interpretazioni caratteriali simili a quelle degli esseri umani.

I Celti – Le Feste Celtiche

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle  Feste Celtiche, che tra l’altro sono molto belle e tutte legate alla natura, chi in un modo, chi nell’altro.

Le feste Celtiche
Verso la fine del secolo scorso, a circa una settantina di chilometri da Lione chiamata anticamente l’antica Lugudunum, città di Lugh è stato rinvenuto il frammento in bronzo di un calendario risalente al I secolo D. C. in cui all’interno sono presenti complessi calcoli relativi alle date più importanti dell’anno celtico.

E’ importante sapere che, tra le festività troviamo le quattro feste del sole che sono il Solstizio d’Inverno, l’Equinozio di Primavera, il Solstizio di Mezzestate e l’Equinozio d’Autunno, inoltre le quattro feste del fuoco, che hanno lasciato traccia nelle feste di numerosi paesi europei:

I Celti – Le Rune

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle Rune, l’antica scrittura nordica nata più di duemila anni fa.

Le rune
La scrittura runica che viene detta anche Futhark (in base alla pronuncia dei primi sei segni), è la più antica scrittura alfabetica che è stata adottata dai popoli del nord. Le Rune non sono altro che lettere dell’alfabeto sacro che i popoli nordici usavano già più di 2000 anni fa.

Per ora, non è ancora noto il periodo preciso in cui entrano in uso presso determinate popolazioni, ma la cosa sicura è che prima di assumere il valore di un vero alfabeto, venivano usate con valenze dai significati magici.

I Celti – Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo di Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate.

I Druidi
I druidi “veri veggenti”, erano i sacerdoti specializzati nella divinazione, sacrifici e all’esecuzione di riti nelle feste religiose. Nella Gran Bretagna non invasa dai romani, il druidismo sopravvisse per molto tempo, ed i druidi praticavano l’astrologia e la magia ed erano assistiti da profetesse o maghe. Gli archeologi ritengono che i dolmen potessero essere usati dai druidi come altari e templi.
Anche le donne potevano entrare a far parte della classe druidica. Nell’isola di Mona, durante l’attacco dei Romani, si trovavano druidi, anche femminile, che suonavano arpe da guerra e salmodiavano per mettere paura gli invasori. La mitologia, parla anche di druidesse, spesso specializzate come satiriste, indovine, maghe e profetesse.

I Celti – l’arte e la religione

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo dell’arte e della religione celtica.

L’arte
L’arte celtica era famosa per la lavorazione dei metalli, per la creazione di armi, borchie per finimenti, gioielli, monete, inoltre i manufatti presentano un’ornamentazione ricca e varia, impreziosita con smalti policromi, famosa è la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano i monili. Importante è la Croce Celtica che porta in sé il concetto di “circolarità delle relazioni. La nascita e morte diventano tutt’uno con la creazione e smette di esistere una separazione fra il Buio e la Luce, il Bene ed il Male, il Giusto e l’Errato.

La religione celtica è piena di vincoli religiosi comuni che univano i membri delle tribù; il re, investito di una funzione religiosa, partecipava ai riti.
Le Divinità panceltiche convivevano con divinità locali, associate a tribù o a luoghi sacri, inoltre la religione era fondata sulla fede nell’immortalità dell’anima la quale al momento della morte, entrava nel corpo di un neonato.

I Celti – la casta dei guerrieri

I guerrieri Celti

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. Nella mitologica celtica il guerriero viene rappresentato come un uomo forte, bravo nel combattimento e amante delle feste.

Il guerriero doveva seguire un ferreo sistema di regole e codici di comportamento, e in battaglia sgomentava i con terrificanti ostentazioni di selvaggia potenza, giungendo a combattere (cosa che accadeva presso i Galli e nelle tribù britanniche e irlandesi) a nudo, in segno di sfoggio della propria forza e virilità, e disegnando sul proprio corpo simboli e spirali che spaventavano chiunque lo vedesse.

Spesso i guerrieri appendevano per i capelli, al proprio carro da guerra e alle architravi delle porte, le teste mozzate dei nemici uccisi, per esibirle quale trofeo.

I Celti – la società

Il popolo celtico era formato da MOLTISSIME tribù che combattevano senza sosta. Loro consideravano l’onore come un grandissimo tesoro da difendere a qualsiasi prezzo ed erano dediti, oltre che alla guerra, anche alla pastorizia e all’agricoltura.

Nei centri più ricchi, o dove la ricerca per le risorse era forte, gli insediamenti avevano fortificazioni, che comprendeva una zona elevata, circondata da fossati e da bastioni, mentre l’interno era occupato da capanne e da aree adibite ai lavori manuali.

La vera unità della società celtica era la tribù, ed al suo interno coesistevano diversi gruppi sociali: i nobili, le famiglie dominanti; gli agricoltori; gli artigiani e coloro che svolgevano lavori manuali; gli schiavi.

I Celti – la storia

I Celti sono stati una popolazione dell’Europa centroccidentale nel corso del I millennio a.C., Questa popolazione era unita da una comune cultura che entrò in contatto con il mondo greco-romano.

I Celti non si davano il nome di Celti, né parlavano “celtico” ma si reputavano Brettoni, Irlandesi, Inglesi, Gaelici e prima dell’invasione romana si definivano probabilmente gente di questa o di quella tribù.

I Celti, con il passare del tempo si sono sempre adattati a nuove condizioni spesso differendo da altre popolazione di Celti attraverso i costumi e nei comportamenti.

L’unione secondo il rituale Celtico – seconda parte

La strega scelta vierrà chiamata per farsi portare il proprio athame messo sull’altare, poi dovrà mettersi in piedi vicino alla coppia, con le spalle ad Ovest. L’uomo chiamerà uno stregone che si metterà come la strega, per farsi portare il calice, ma con le spalle verso Est. L’uomo dice:

Aiutami ad erigere l’antico altare, che nel passato tutti adoravano; l’altare di tutte le cose. Perchè anticamente la donna era l’ altare. Così l’altare era fatto e disposto ed il posto sacro era al centro del cerchio, dagli antichi ci è stato insegnato che il centro del cerchio è l’origine di tutte le cose, di conseguenza lo adoriamo; di conseguenza chi adoriamo anche invochiamo. Il cerchio delle stelle, dove il nostro padre è il fratello più giovane, meraviglia oltre l’immaginazione, anima dello spazio infinito, prima del quale il tempo è vergogna, la mente è sconcertata e la comprensione oscurata, nessuna immagine ci può raggiungere se non una d’amore. Di conseguenza dal seme e dal gambo, radice e germoglio e foglio e fiore e frutta ti invochiamo , regina dello spazio, gioiello di luce, continuo sopra del cielo; lascia stare quegli uomini che parlano di te non come uno, ma come nessuno; e lascia che non parlino di te affatto, perchè tu continui ad agire. Perchè tu agisci all’interno del cerchio, che adoriamo; Il centro della vita , senza cui non saremmo. Ed in questo modo sono erette ed allineate le sacre colonne gemelle; nella bellezza e nella resistenza sono state erette per la meraviglia e la gloria di tutti gli uomini.

L’unione secondo il rituale Celtico – prima parte

Oggi vedremo e conosceremo come i Celti solevano unirsi in coppia, il rituale che vi presenterò è personale, e potrà essere modificato a seconda delle persone.

Prima di tutto, lo sposo e la sua sposa dovranno dire insieme:

Non puoi possedermi perchè appartieni a me. Ma se entrambi lo desideriamo, ti dò quello che è mio da dare.Non puoi comandarmi perchè sono una persona libera. Ma ti servirò in tutto ciò che chiedi ed il favo assagerà venire più dolce dalla mia mano. Giuro che il tuo sarà il nome che grido ad alta voce nella notte ed gli occhi a cui sorrido alla mattina. Ti dono il primo boccone della mia carne e il primo sorso dalla mia tazza. Ti dedico la mia vita e la mia morte, entrambe saranno nelle tue mani. Sarò un guardiano per ciò che non puoi vedere e tu lo sarai per me. Non ti calunnierò, nè tu lo farai con me. Ti onorerò sopra ogni altro e quando discuteremo lo faremo privatamente e lontano da tutti non diremo a nessuno sconosciuto le nostre rimostranze. Questo è il mio voto di nozze per te. Questa è l’unione di due uguali.

Luoghi Sacri – Il Nemeton

Ogni civiltà ha sempre avuto un luogo preciso in cui praticavano i loro culti, santuari, templi o chiese che fossero per ogni civiltà ne è sempre esistitito uno.

Quelli di cui parleremo oggi è il santuario in cui i Celti praticavano i loro culti, luoghi che veniva chiamati NEMETON.

Questa parola, deriva da una parola gallica deriva da Nemos antica parola celtica che significa “cielo” e che rappresentava appunto lo spazio sacro generalmente posizionato all’aperto mai al chiuso, nel mezzo di un bosco sacro, di una foresta, ma poteva essere anche un’isola al centro del mare o una sorgente e comunque luogo   in cui i Druidi , le forze della natura  e gli  dei si incontravano pratica culti , cerimonie e rituali .

I Celti – tradizione, magia, storia,

Introduzione Cultura Celtica

Fino agli anni sessanta gli studi sui Celti, erano pochissimi, i lettori si orientavano verso la cultura classica greca e latina.

Ad iniziare a far conoscere questa cultura fu Tolkien, con la sua saga celtico-medievale su Il Signore degli Anelli, mentre a livello più approfondito fu George Dumézil, con le ricerche sulle origini, la storia, la mitologia e la religione degli Indoeuropei, i Celti, i Germani, gli Sciti, che hanno dando il via ad approfonditi.

Sempre in quel periodo c’è stata la riscoperta della propria identità nazionale da parte degli Irlandesi, degli Scozzesi, dei Gallesi e dei Cornovagliesi, inoltre negli anni Settanta gruppi musicali come Dubliners e Chieftains hanno fatto conoscere la musica celtica, ricostruita accuratamente con l’uso degli strumenti tradizionali, come l’arpa, il bodhran, le cornamuse.