Solitamente chi si avvicina al buddhismo, o semplicemente vuole capirne la filosofia, trova difficile comprendere le tantissime parole lunghe e complicate che ci sono, molti abbandonano proprio per questo motivo, altri, quelli più tenaci e davvero interessati, cercano ti comprenderne il significato, ma molte volte anche il significato è poco chiaro. Oggi parleremo proprio del significato delle parole più frequenti che ci troviamo davanti quando parliamo di buddhismo. Aggiungo che il significato di alcune parole che sto per elencarvi sono state tratte dal libro di T. Lobsang Rampa intitolato “La saggezza degli antichi”, lo scrittore era un buddhista e ha dato la vita allo spiritismo e all’elevazione spirituale, di lui sono famosi altri libri, a mio parere tutti molto interessati, ma di questo semmai ne parleremo in un altro post.
Discipline Orientali
Meditazione: scoprire la vostra Dea affine II parte
…Continua della meditazione della Dea affine.
Guardatela ancora, vi sta porgendo la mano, prendetegliela e stringetela, ed un tratto una potente energia vi avvolge, sorridetele, vi sta donando la sua energia, lei vi parla con una voce melodiosa e vi dice:
Meditazione: scoprire la vostra Dea affine
Come promesso qualche giorno fa, oggi vedremo una bellissima meditazione presa dal libro “Giovani Dee” di Catherine Wishart, utilissima per chi vuole scoprire la propria dea affine, la propria dea nascosta. E’ normale per chi è consapevole della propria Dea affine, di non farsi influenzare ma seguire passo passo le parole della meditazione, dovrete ovviamente essere aperti a tutto ciò che potrete vedere, simboli, immagini,volti e cosi via. Leggete più volte la meditazione cosi da ricordarvi ciò che dovrete visualizzare. Non abbiate paura di scoprire ciò che siete realmente ma apritevi totalmente.
Meditazione con la Dea Kuan Yin II parte
…Continua la meditazione con la Dea Kuan Yin.
Riempite tutto il corpo, lentamente, della sua essenza, partite dalla corona, poi la testa e le orecchie, sentite l’essenza della dea che vi stordisce dolcemente, spostate questa essenza in gola, riempite l’intera zona del collo, davanti e dietro. L’essenza e di colore bianco e vi avvolge, dal collo scende verso il basso, attraverso le spalle, la tensione, che solitamente c’è in questa parte del corpo, si rilassa, non c’è più peso e vi sentite leggeri. Spostate l’essenza giù nelle braccia, lentamente fino ai gomiti, e poi negli avambracci, nei polsi, nel palmo della mano, e infine nelle punte delle dita, sentite anche qui, che i muscoli si rilassano e si animano con l’essenza della Dea Kuan Yin. Spostate l’essenza dalla spalle fino giù nel petto e nel vostro addome, nelle costole e nella zona dello stomaco, poi l’essenza luminosa prende tutta la schiena la spina dorsale, distendendola, rigenerandola da qualunque dolore. Vi sentite leggeri, senza il peso corporeo che vi spinge verso il basso.
Meditazione con la Dea Kuan Yin
In tutto il trambusto della vita quotidiana, a volte si ha bisogno di mollare tutto e rilassarsi, di lasciare fuori i problemi che ci assillano, e stare per un po’ in silenzio con se stessi. Oggi vederemo una meditazione dedicata alla Dea Kuan Yin, dea giapponese, della pietà e della misericordia, il suo nome significa “Colei che ascolta le sofferenze degli uomini”, si dice che solo nominando il suo nome ad alta voce, ci si avverte un senso di pace, infatti la dea, dona l’amore incondizionato, la pace interiore dello spirito, e allieva le sofferenze degli uomini.
La pranoterapia
Prima di parlarvi della pranoterapia incominciamo a capire cos’è il prana, esso è una forma di energia un po’ più vasta di come la intendiamo noi occidentali, è l’energia che ci fa vivere, il soffio della vita che quando moriamo ci abbandona, è respiro, vita, potenza, vigore, è l’energia dell’universo dentro di noi. La pranoterapia deriva dal nome sanscrito “प्राण” cioè prana, che significa energia vitale, e dal greco antico “θεραπεία” che significa “cura-guarigione” e quindi terapia, essa nasce in Italia a Torino nel 1970, e dal 1980 diventa famosa grazie ai primi guaritori italiani e grazie anche al mezzo mediatico e pubblicitario.
La pranoterapia consiste nell’imposizione della mani in corrispondenza della parte malata, permettendo cosi il passaggio del “soffio vitale” dal corpo del pranoterapeuta, colui che manda l’energia, al paziente. In oriente si pensa che ogni dolore fisico proviene da un malessere dello spirito, quindi è bene precisare,che questa pratica viene usata per lo più per curare lo spirito che i dolori fisici in se.
Meditazione ed esercizi
Meditazione della bacchetta
Radicatevi e centratevi poi tenere la bacchetta nella mano di potere, respirare profondamente, e percepire il potere del fuoco. Siate coscienti come canali di energia: siete in grado di trasformare lo spirito in materia, le idee in realtà, i concetti in forme concrete. Dovrete sentire il vostro potere di creare, di fare, di cambiare, entrare in contatto con la vostra volontà, di prefiggervi un obiettivo, di impegnarvi per raggiungerlo. Lasciate che la volontà scorra nella bacchetta.
Meditazione della coppa
Radicatevi e centratevi. Tenere la coppa tra le mani, respirare profondamente, e avvertire il potere dell’Acqua, dei sentimenti. Entrare in contatto con flusso delle vostre emozioni quali amore, rabbia, dolore, gioia. La coppa è il simbolo del nutrimento, dei seni della Dea che danno nutrimento a tutto. Finalmente siete coscienti di come venite nutriti, e di come a vostra volta nutrite gli altri. Lasciare che la forza delle vostre emozioni riempia la coppa.
Tantra
Oggi parleremo del Tantra, la cui origine, almeno secondo le indagini storiche, si pensa che risalga a 6000 anni fa in India.
Bisogna dapprima dire che, l’antica religione, quella della Dea, diceva che lo spirito ed il fisico dell’uomo erano una cosa sola, l’uomo era completo, unito e non diviso come oggi.
Con il Cristianesimo, l’uomo si sente separato al suo interno, la sua spiritualità e la sua fisicità sono separata a causa di di quelle privazione che la religione ha messo di fronte, come la privazione dell’appagamento fisico e psicologico viste come peccato.