Oggi proseguiremo con i racconti che vengo spesso narrati nella filosofia buddista; racconti che lasciano sempre un insegnamento positivo, un qualcosa che l’uomo che aspira all’illuminazione e alla beatitudine deve imparare a fare, ma sopratutto a essere. Questo racconto che stiamo per leggere ci insegna l’infinità bontà e il senso di sacrificio.
Discipline Orientali
Nel paese di braccioteso: racconto cinese
Le fiabe nella loro semplicità e fantasia esistono per raccontarci sempre qualcosa di profondo, qualcosa che deve lasciarci il tempo di riflettere su noi stessi e su come viviamo la vita e affrontiamo gli ostacoli. Nessuno quando nasciamo ci dà un manuale per come essere forti, o per come affrontare con coraggio le nostre paure, un manuale su come è giusto comportarsi, su qual’è la strada giusta, è la vita che ci insegna a piccoli passi, a colpi a volte bassi, con i dolori e le gioie cosa è meglio per noi. Delle volte impariamo la lezione delle volte no.
Lode alla Dea buddista Tara
Nello scorso articolo abbiamo conosciuto la Dea Tara, Madre Terra, Dea temibile, creatrice e compassionevole, conosciuta dai buddhisti come la madre di tutti i Buddha; oggi vedremo una lode a lei dedicata.
Essa deve essere recitata con grande devozione, la sera e all’alba ogni qual volta si voglia ricevere le settanta consacrazioni di questa dea.
La Dea buddista Tara
Nella tradizione buddista esistono varie personificazioni del Buddha, ogni personificazione rappresenta un tratto caratteriale, una sfaccettatura dell’uomo, che esso sia donna o uomo; oggi insieme conosceremo la Dea che fu dapprima la principessa della Saggezza di Luna e che poi divenne Tara; madre di tutti i Buddha.
I vari modi di pregare degli Shintoisti
Le religioni orientali sono per noi occidentali un qualcosa di mistico e misterioso, un pensiero davvero molto lontano dal nostro che a volte non ben comprendiamo. Nei nostri vecchi articoli abbiamo cercato di spiegare a grandi linee lo Shintoismo, religione principale del Giappone, abbiamo visto le divinità principali che la compongono, e alcune loro pratiche. Oggi vedremo in quale modo essi pregano i loro Dei.
Il teru bozu: lo spiritello del sole o della pioggia
Oggi torneremo a parlare delle discipline orientali ed in particolare dell’antica religione giapponese: lo shintoismo. Abbiamo già profusamente parlato di questa religione, della sua storia, delle sue pratiche magiche, delle divinità o meglio Kami che la compongono. Sappiamo dunque che gli shintoisti si affidano molto ai questi kami o spiriti, che essi siano dei luoghi, dei boschi, della pioggia e via dicendo.
Preghiera del mattino a Buddha
Oggi per la sezione riguardante le discipline orientali vedremo una preghiera rivolta a Buddha. Se esistesse il modo migliore per iniziare la giornata con la giusta carica e la giusta energia sarebbe sicuramente con l’evocazione e la benedizione di una divinità, in questo caso Buddha; immaginate come vi sentireste a saper che voi e la vostra giornata siete protetti e fortunati?
Meditazione con il mantra OM, II PARTE
Meditazione con il mantra OM, I parte
Appena saremo riusciti a percepire il canto dell’OM, cerchiamo di escludere ogni altro suono e concentrarci e unirci a quel suono. Probabilmente che le prime volte che ci proveremo, non riusciremo a sentire alcun suono, questo non deve fermarci da riprovare. Piano piano, facendo più attenzione ai suoni dell’orecchio destro inizieremo a sentire ogni volta un suono, una vibrazione, un ronzio; fino a quando non realizzeremo che la nota che stiamo ascoltando è la musica dell’OM.
Meditazione con il mantra OM, I PARTE
Oggi vedremo come eseguire una meditazione particolare intonando il mantra “Om”. Esistono molti modi per meditare sui 7 chakra ed uno di questo è appunto usare il suono dell’ OM, ripetuto per sette volte per ogni chakra. La meditazione non una semplice meditazione in cui si deve solo intonarlo, ma c’è bisogno di concentrazione e di un minimo di esperienza; ma vediamo come eseguirla e il perché si deve eseguire in un certo modo.
Vedere gli organi interni con gli occhi della mente: secondo metodo
Nello scorso articolo abbiamo visto il primo metodo di come poter osservare, durante una meditazione, con gli occhi della mente, i nostri organi interni, oggi vedremo il secondo metodo. Ribadisco, come nello scorso articolo che per eseguire tale attività bisogna avere una buona abilità nella meditazione. Vediamo ora come si esegue in pratica il secondo metodo.
Vedere gli organi interni con gli occhi della mente: primo metodo
E’ possibile vedere al nostro interno? No, non in senso metaforico, non come un introspezione interiore, ma vedere i propri organi con gli occhi della mente. Quello che leggeremo in questo articolo spiega come si può vedere, attraverso una meditazione, i propri organi. Esistono due metodi, oggi vedremo il primo modo.
Risvegliare la propria anima
Il risveglio della propria anima è un atto che avviene intraprendendo un percorso interiore, o prendendo coscienza su come e cosa chi è. Il solo fatto di voler risvegliare la propria anima è quindi un inizio, il principio del risveglio. Oggi vedremo un metodo per far si che quella scintilla dentro di noi si intensifichi.
Meditazione con l’energia dell’acqua
Molte volte si sente il bisogno di riconnettersi con la Natura, di ricaricare le “batterie” con una dose di sana energia, e qual è il modo migliore per ripristinare l’energia, purificarle e allo stesso tempo connettersi alla Natura? Ovviamente la meditazione; essa placa i pensieri della mente, rilassa i muscoli del corpo e ci fa sentire un tutt’uno con il Divino. Oggi vedremo insieme una meditazione semplice ed efficace per riconnetterci all’energia dell’acqua.
Meditare in piccoli e semplici passi
La meditazione è la base di tutto, essa è il principio d ogni cosa. La meditazione è uno strumento importante per qualsiasi lavoro spirituale e magico, niente viene prima la meditazione. Ognuno di noi ha bisogno di rilassare, di svuotare ma anche di “allenare” la mente a questo tipo di pratiche. La meditazione serve quindi se si vuole intraprendere un percorso verso la conoscenza del Sè, se si vuole praticare magia, o se si vuole semplicemente rilassare corpo e mente.