L’Italia è un luogo magnifico sia dal punto di vista naturale e dei monumenti che per ciò che concerne i fantasmi e possibili luoghi misteriosi. Uno di quelli che vale la pena di visitare è il Castello di Issogne dove il fantasma di BiancaMaria, una contessa dai costumi abbastanza liberi, sembrerebbe vagare ancora libero questi giorni.
Una donna giovane e bella che cercava compagnia
Parliamo di un castello situato nella cittadina omonima sul versante destro della Dora in Val d’Aosta. Sono diverse le testimonianze che raccontano di come tra le stanze di questa fortezza spesso si aggiri il fantasma della contessa BiancaMaria. La sua storia è abbastanza particolare e si fa spesso citazione di quelli che sarebbero, anche adesso da morta, i suoi comportamenti stravanti. Quel che sappiamo di lei davvero è che era originaria di Casale, si chiamava BiancaMaria di Scarpadone e come molte altre ragazze della sua età era attratta dalla avvenenza del Conte Renato di Challant e dalle sue ricchezze. A differenza delle sue coetanee però lei riuscì a sposarlo e a prendere possesso del castello di Issogne.
Una volta diventata contessa però BiancaMaria ebbe a che fare con la classica noia che assaliva le donne nobili del tempo quando i mariti andavano in giro per il mondo per seguire proprio affari. Il conte Renato era infatti un diplomatico e spesso e volentieri passava tempo lontano da casa. Per non darla vinta alla noia la giovane contessa si recava presso la corte di Milano, nota per la sua vivacità.
La contessa per il castello con la testa tra le braccia
Bianca Maria viene considerata una donna del bollenti spiriti, ma in fin dei conti faceva né più e né meno quello che facevano tutte le sue colleghe del tempo: destreggiarsi tra corteggiamenti e amanti mentre i mariti erano al lavoro. Il problema dove nacque? Quando la stessa decise di liberarsi di un suo amante, anch’esso nobile, per mano di un altro uomo che era innamorato di lei. Venne scoperto in breve tempo che la mandante dell’omicidio era stata lei e per tale motivo fu condannata a morte e decapitata nel castello di Milano il 20 ottobre del 1526.
Storia vuole che da quel momento, la donna infestò il castello nel quale era vissuta da sposa, girando talvolta tra i corridoi tenendo in braccio la testa decapitata, il tutto avvolta da un mantello bianco. Le testimonianze di queste apparizioni non riguardano però solo i tempi andati, ma anche giorni nostri: diversi turisti hanno raccontato di aver avuto infatti incontri ravvicinati con la contessa BiancaMaria.