Casa Giacometti è una delle testimonianze più famose rimaste del Risorgimento romano, l’unica superstite insieme alla Villa del Vascello. Questo fa di lei un luogo di rilevanza storica e anche un luogo infestato dai fantasmi, forse.
La storia garibaldina di Casa Giacometti
Non dobbiamo dimenticare i furiosi scontri che ebbero luogo tra i francesi e gli italiani che portarono alla caduta della Repubblica Romana nel giugno 1849. E che causarono la morte, tra gli altri, anche di Goffredo Mameli. Fu molto il sangue dei patrioti che macchiò l’intera zona e Casa Giacometti non fece eccezione.
Nelle gallerie sotto di lei vennero nascoste molte famiglie ebree nel corso dell’occupazione tedesca della Capitale e nel dopoguerra fu luogo di diverse sedute spiritiche che portarono la casa a essere disabitata, proprio in virtù dei racconti correlati. Casa Giacometti si trova vicina a Porta San Pancrazio. Grazie al racconto di chi ha ancora collegamenti con l’abitazione è stato possibile ricostruire le sue storie. E immaginare quali presenze o residui psichici la struttura possa possedere.
Dobbiamo ricordare prima di tutto che proprio per ordine di Garibaldi, Casa Giacometti era diventata nel 1849 un avamposto di difesa dei garibaldini. Era dalle finestre dell’abitazione che gli italiani puntavano i francesi comandati dal generale Oudinot che si trovavano all’interno del Casino dei Quattro venti a Villa Pamphili. Purtroppo la difesa non era un granché efficace dato che le pallottole entrando dalle finestre rimbalzavano sui soldati uccidendoli. Fu all’interno della stalla di Casa Giacometti che spirò Enrico Dandolo, letteralmente tra le braccia di Emilio Morosini e Luciano Manara.
Sedute spiritiche e fatti inspiegabili
Le sedute spiritiche che vennero eseguite nel dopoguerra, furono lo specchio di quello che quella villa sopravvissuta ai moti risorgimentali, aveva vissuto nel corso degli anni. La sua fama fu utile per nascondere durante la Seconda Guerra mondiale, sotto le sue gallerie, decine di ebrei per salvarli dalla persecuzione nazista.
Ma quel che si racconta del loro contenuto, a prescindere dal credere o meno ai fenomeni paranormali, lascia comunque di stucco. E rende comprensibile che al netto di alcuni fenomeni inspiegabili abbia portato Casa Giacometti a essere disabitata. Una parte è stata restaurata e contiene il ristorante della famiglia Adducci, ultima proprietaria. L’altra è rimasta disabitata, proprio per via di alcuni fatti inspiegabili. E per le suddette sedute spiritiche, a quanto si intende passatempo preferito dai proprietari.
Se si deve pensare a un luogo infestato dai fantasmi a Monteverde Vecchio, fulcro dei combattimenti del Risorgimento italiano capitolino non ci viene in mente luogo più corrispondente.