Anche i cani vanno in paradiso: così recitava il titolo di un noto cartone animato. E ce lo domandiamo sempre quando uno dei nostri amici a quattro zampe ci lascia. Li rivedremo noi in qualche modo?
I cani e il ponte Arcobaleno
Ovviamente su questo ci sono tanti punti di vista. Da quello più realista, a quello animalista fino ad arrivare a quello sognatore. La realtà è che non lo sappiamo sebbene a seconda delle confessioni e delle tradizioni si hanno opinione differente. È una domanda che ci poniamo soprattutto con i cani o i gatti che sono animali di affezione.
Non ce lo chiediamo con quelli che di solito consumiamo o con gli insetti. O con quelli selvaggi. Questo per onestà dobbiamo sottolinearlo. Ma cosa ci raccontano le diverse tradizioni quando parliamo di cani? Quella a cui decidiamo di credere, la più diffusa, riguarda il raggiungimento del Ponte Arcobaleno.
Un luogo nel quale gli animali vanno dopo la morte e sono privi di qualsiasi problema. In questo luogo possono stare in compagnia dei loro simili in attesa che il loro padrone torni a giocare con loro. È un bel pensiero al quale aggrapparsi, soprattutto se i nostri cani o gatti hanno sofferto particolarmente.
Di sicuro hanno un’anima
Di certo è un pensiero condiviso anche dagli indiani i quali pensano che questo luogo si trovi proprio alle porte del paradiso. L’erba è sempre fresca e profumata, ci sono ruscelli con acqua fresca e qualsiasi animale trova la sua pace. Un luogo perfetto per ricongiungersi con il proprio padrone per quegli animali che li hanno avuti. E di stare insieme e bene per coloro che ne sono privi.
La chiesa cattolica al contrario non prevede niente del genere. Pur non combattendo contro l’ipotesi che cani e altri animali abbiano un’anima, per entrare in paradiso questi non hanno la capacità di seguire Dio come gli umani e per questo ne sarebbero esclusi. Per i buddhisti invece l’anima degli animali rimarrebbe per sette giorni sulla terra, al fine di assicurarsi che i suoi amati riescano ad andare avanti. Dopodiché anche per loro si aprono le porte della reincarnazione come per gli umani.
Che si parli di cani, gatti o qualsiasi altro animale, razionalmente non possiamo sapere se abbiano un’anima. Tanto quanto accade per gli umani. Per quel che ne sappiamo potremmo tutti ritrovarci in un differente livello energetico ed esistere quasi come quanto fatto sulla terra. Una cosa, nell’ignoranza che ci pervade, dobbiamo darla per scontata. Per come si comportano con noi i cani devono averla per forza un’anima.