Oggi voglio riportarvi l’intervista fatta all’astronauta Brian O’Leary. Secondo O’Leary, tutto ha avuto inizio quando visse un’esperienza molto particolare ad un “Lifespring” negli anni ’70.
I Lifespring sono degli stages di trasformazione interiore durante i quali i partecipanti praticano la meditazione o lo Yoga. Durante quell’esperienza da astrofisico si trasformò in metafisico e scoprì di possedere facoltà telepatiche, di poter ricevere e trasmettere il pensiero.
Leary è autore di tre libri sull’interazione degli umani con gli Extraterrestri e su altri domini dell’esistenza e della coscienza, inoltre prima del suo cambiamento venne addestrato dalla NASA per partecipare al programma Mission Mars.
Quello che voglio trasmettere è che la nostra realtà è infinitamente più grandiosa di quanto ci abbiano lasciato credere e dobbiamo impegnarci in prima persona e partecipare. Abbiamo bisogno di più persone disposte a correre dei rischi. e alleandoci come colleghi, e in gruppi, possiamo veramente raggiungere quello stadio in cui le nostre vite diverranno molto più facili e, conseguentemente, il mondo sarà di gran lunga migliore. Nascoste da qualche parte esistono le tecnologie e gli strumenti che possiamo usare perché si affermi un mondo nuovo ma, probabilmente, dovremo affondare ed attraversare un lungo periodo di caos prima che la nuova fase si stabilizzi.
Negli ultimi quattro anni ti sei interessato alla ricerca sui Crop Circles: come si collegano le tue attività a tale fenomeno e agli UFO?
Vidi per la prima volta un Crop Circle in Inghilterra, nel 1991. Scrissi dunque un intero capitolo sull’argomento nel mio saggio “The Second Coming of Science”, in cui discutevo il processo fisico sotteso alla loro formazione. Credo si tratti di energia elettromagnetica o di campi di forza psicocinetica che, urtando sugli steli di grano, li rendono temporaneamente plastici in modo da piegarsi senza rompersi per poi risolidificarsi in fretta e continuare a crescere normalmente. Il manifestarsi dei Crop Circles, fatta eccezione per quelli fasulli, è un fenomeno molto reale causato da un intervento misterioso e probabilmente non umano. La ricchezza degli “arazzi” formati dai Crop Circles e la pura bellezza della simbologia rappresentata lasciano senza parole, così come l’energia in essi contenuta.
So del tuo impegno nella ricerca sulla Free Energy. Ancora prima di Tesla vennero avviati studi in tal senso, ma oggi alcuni studiosi hanno scoperto una correlazione, perlomeno matematica e scientifica, tra di essa e le altre forme di energia coinvolte nella formazione dei Crop Circles. Che tipo di energia potrebbe produrre un fenomeno simile?
L’energia della consapevolezza. Dopo aver visto i cerchi nel grano, diverse manifestazioni di psicocinesi, la grazia delle materializzazioni compiute da Sai Baba (sono stato quattro volte in India per incontrarlo di persona e ho assistito alla creazione di oggetti letteralmente dal nulla), varie dimostrazioni dell’esistenza di quel che noi chiamiamo free energy o “energia punto zero”, dopo viaggi in tutto il mondo, dopo aver incontrato un ricercatore come Thomas Green Martin, ho capito che esiste un “etere”, una condizione che oltrepassa materia ed energia.
Perché, secondo te, una così gran parte della società tende a soffocare l’evoluzione della conoscenza?
Ci troviamo nel mezzo di un mutamento degli schemi e di una rivoluzione della consapevolezza di proporzioni mai viste. Quando si instaura un nuovo modello, quelli che si aggrappano al vecchio modo di pensare puntano i piedi e diventano così recalcitranti da risultare ben poco scientifici. L’ho constatato tra i miei ex-colleghi. Quindi, prima di tutto bisogna vincere le resistenze. Poi, chiedersi: “cos’hanno in comune i Crop Circles, i cucchiai che si piegano, Sai Baba, la free energy e tutto il resto”? Il comune denominatore è la rivelazione che energia e materia possono essere create dal “nulla”, e ciò significa che nulla è realmente qualcosa, e che questo “nulla” potrebbe essere la coscienza, ciò che gli scienziati chiamano “campo punto zero”, un campo elettromagnetico che pervade tutto. Questo vuol dire che la natura fondamentale della realtà non è la materia o l’energia che rileviamo, ma la loro causa prima ed è il processo di interazione che avviene tra di esse che trovo affascinante.
Intervista di Swami Virato, scrittore, studioso di filosofie orientali ed editore della rivista New Frontier Magazine.
Fonte italiana | SEgnidalcielo