Oggi voglio parlarvi di un fatto singolare, che in pochi conoscono, ed è la storia del Duce Benito Mussolini e della sua alleanza con il diavolo.
Quello che vi voglio raccontare ha una origine “sicura” poiché è stato tratto dai Diari della più famosa delle amanti del Duce, Claretta Petacci con postfazione del nipote Ferdinando Petacci, che tra l’atro sono di rilevante impatto storiografico, a causa dell’ipotesi che Claretta fosse una confidente degli inglesi.
L’episodio di cui vi andremo a parlare è riportato nei Diari due volte, con particolari diversi. Lo strano evento è lo stesso per tutti i diari e racconta dell’incontro giovanile del Duce con il diavolo, a quanto lui stesso racconta.
I due episodi sono datati rispettivamente il 12 aprile e il 20 settembre 1939 e si riferiscono al dicembre 1906 quando il Duce era insegnante elementare a Caneva di Tolmezzo (Udine).
Nella versione del 20 settembre Mussolini giace ammalato nella stanza di un albergo, il “Cavallo Bianco” e mentre sta leggendo, all’improvviso gli appare davanti un “uomo alto, lungo, sottile, in frac,e i piedi forcuti” che gli dice: “Benito, mi riconosci?”. Mussolini risponde: “Sì, sei il diavolo”. Il diavolo gli fa una proposta: “Bene, ascolta. Hai 5 minuti per riflettere, per scegliere. Vuoi la gloria,l’amore o la potenza?”. Mussolini chiede un po’ di tempo per pensare e poi risponde: “la potenza”. Ed il diavolo allora dice: “Hai scelto bene. Sapevo che avresti scelto così. Avrai la potenza, ma da questo momento la tua anima è mia” (nella versione del 12 aprile, invece, la scelta è tra la ricchezza, la potenza e la gloria e la scelta del Duce sarà la “gloria”).
Dopo la risposta di Benito, il diavolo sparisce lasciando odore di zolfo, ed Mussolini perplesso e turbato.
Dopo qualche minuto entra nella stanza un suo amico, Giuseppe Lombardi, che trovandolo sconvolto ne chiede la ragione. Mussolini, racconta lo strano episodio e l’amico, a sua volta spaventato, dice che sente che qualcosa di tremendo è accaduto in quel luogo.
“Tu devi far chiamare un prete e far benedire la stanza” gli dice, ma Mussolini non vuole saperne di pregare con lui che gli dice: “Tu non puoi parlare… vedo che sei già in potere del diavolo… è tremendo. Pregherò io per te” e inginocchiandosi intona un Pater noster qui es in coelis….
Da notare che in cinque mesi il Duce cambia versione nelle proposte che avrebbe ricevuto dal diavolo e comunque cambia la scelta passando dalla “potenza” alla “gloria”.
Forse qualcosa di misterioso è veramente successo, ma è probabile che Mussolini abbia voluto impressionare Claretta. Mussolini, soprattutto da giovane, era molto anticlericale, ed è stato influenzato da piccino da atmosfere romantiche e gotiche dei racconti che i contadini romagnoli.
Rimane il fatto che Mussolini è passato alla storia per la sua gloria e potenza, ma anche per essere stato uno dei dittatori più diabolici al mondo.
Fonte | Il.Giornale.Dei.MIsteri.Nr.476.Ottobre.2011.