Il quadro di “Sibilla di Cuma”

 A volte i presentimenti vanno ascoltati, facendo attenzione ad ogni particolare, questa è la storia di una contessina e di un quadro assassino.

Nel 1803 il principe Radziwilli raccontò che, con sua moglie, accolsero nella propria casa la nipote contessina Agnese Lanskoronska che a soli sei anni era diventata orfana, la povera piccola però soffriva di una fobia al quanto strana, ogni volta che varcava la porta della sala con appeso il quadro di “Sibilla di Cuma” gridava e veniva presa da forti convulsioni. Il principe e la principessa ovviamente pensarono che era una paura datole dall’età, ma crescendo si accorsero che la paura non passava, anzi aumentava sempre di più.

Il corpo astrale dispettoso

 Chi è pratico di viaggio astrale è in grado di fare moltissime cose, osservare le aure, incontrare spiriti, viaggiare per la città o fare visita ad un parente o ad amico o nemico, questa che vi racconterò è la vicenda accaduta ad una giovane donna, che veniva infastidita da un corpo astrale.

La donna dopo essersi sposata si era accorta che la madre del marito, aveva un attaccamento morboso, soffocante con il proprio figlio, questo infastidiva molto la giovane sposa, dato che il matrimonio si svolgeva in una convivenza a tre, e la madre era perennemente tra loro, tanto che in alcuni momenti faceva anche vacillare il rapporto amoroso tra i due sposi. Questo la faceva molto soffrire, inoltre anche dopo che la suocera non viveva più con loro, il marito rimaneva soggiogato e influenzato dalle parole della madre, la giovane sposa inoltre ogni notte veniva infastidita da dischi di luce che la turbavano e la facevano star male durante il sonno.

Dopo qualche settimana, non sopportando più questi fenomeni, afflitta andò a chiedere aiuto a degli spiritisti che le consigliarono di munirsi di una cintura di cuoio, farvi tre nodi e quando si presentavano questi dischi di luce colpirli, inoltre gli spiegarono che probabilmente la suocera possedeva facoltà medianiche e che quasi sicuramente quei fasci di luce era il corpo astrale di quest’ultima.

La Dama Bianca

 Le storie di spettri hanno sempre affascinato e incuriosito, tante leggende narrano di spiriti che vagherebbero in cerca di vendetta o aiuto, certe sono vere altre no, oggi vi racconterò della leggenda della Dama Bianca, una sposa uccisa dal suo re.

Nel castello di Carpi, che si trova a Milano, un tempo viveva un re malvagio che disprezzava e non sopportava la sua bellissima giovane sposa, che lo perdonava ogni sua malefatta, o parola o gesto offensivo che le faceva, lei aveva sempre una parola dolce e buona per il suo amatissimo marito. L’uomo però era infastidito dal comportamento della moglie, troppo accondiscendente, tanto che escogitò un modo per ucciderla. Così una notte l’attirò su una roccia stretta, sotto le muraglie del castello e tirandola per i capelli la spinse in mare, nel momento che cadeva la donna guardò il suo uomo con occhi di terrore e sconvolgimento,e un grido soffocato le uscì dalla bocca prima di sparire nelle acque.

La storia di un sogno premonitore

 Quando noi dormiamo e specialmente sogniamo sappiamo che la nostra mente vaga in luoghi oscuri, vede cose, che da svegli e consci non riusciremmo a vedere, il nostro inconscio guarda il futuro e il passato. Sicuramente a molti di voi è capitato di fare sogni profetici o sognare cose del passato di una altra vostra vita. Questa che sto per raccontarvi è la storia di Leopold Reisinger che nel 7 dicembre 1925 narrò al giornale “Neues Wiener Jurnal” la sua storia che incominciò da un sogno.

Nel 1915 di notte, Leopold sognò il volto di una bella ragazza che lo guardava con sguardo nostalgico, all’inizio il sogno era confuso, ma a poco a poco mise a fuoco i dettagli e i particolari del volto, scostò una ciocca di capelli di lei e vide una piccola cicatrice sporca di sangue, in quel momento Leopold capì che quella ferita l’aveva procurata lui stesso in una vita passata. Solo all’ora una sequenza di immagini gli balenò dinanzi, e vide tutto chiaro abbracciò la ragazza chiedendole profondamente scusa, l’aveva uccisa lui durante una lotta.
La ragazza gli disse “ Ora conosci il mio segno e mi riconoscerai nella vita, anche se dovessi dimenticare l’espressione del mio volto. Esattamente fra un anno ci rincontreremo”.

Il sogno terminò e il signor Reisinger dimenticò tutto, ma dieci giorni più tardi camminando per le vie di Neubaugasse, il suo sguardo si immobilizzò e soffermò su un’insegna di una scuola di copisteria e stenografia. Leopold aveva sempre avuto un avversione contro tutte le macchine da scrivere, ma qualcosa in lui lo spingeva ad iscriversi a quella scuola subito, senza pensarci troppo e seguendo le sue sensazioni, attraversò la strada ed entrò nella scuola per iscriversi.
Pagò la tassa di iscrizione e il direttore gli porse la fattura che confermava l’inizio del corso in data 15 settembre 1915, c’era qualcosa nella data che a Leopold gli revocava un ricordo di un appuntamento importante con una persona, ma nulla e nessuno gli venne mente.

La colonna del diavolo

 Nella piazza della basilica di Sant’Ambrogio, sul lato sinistro di essa, è stata eretta una colonna di epoca romana, trasportata poi qui, che narra di una leggenda che riguarda il diavolo, e che in seguito fu utilizzata per l’incoronazione degli imperatori germanici.

Se si osserva attentamente la colonna si notano due foricircolari che emanano perennemente odore di zolfo, secondo la leggenda, in tempi antichi, la piazza fu luogo di scontro tra Sant’Ambrogio e il demonio, durante la lotta il santo scagliò il demonio contro la colonna, ed esso rimase incastrato con le sue corna procurando appunto i famosi fori. Secondo la tradizione, infilando le dita nei fori si attirerebbe la fortuna e scaccerebbe il malocchio, ma accostando l’orecchio si potrebbe, probabilmente, sentire rumori e grida proveniente direttamente dall’inferno.

I templi di Iside scomparsi

Oggi continueremo a parlare dei templi che sono stati costruiti in onore alla de a Iside e che grazie a vari musei e paesi rimangono ancora in vita. A Nubia, prima che venisse sommersa dalle acque del Nilo ed divenuta l’attuale lago Nasser, alcuni piccoli templi costruiti per il culto di Iside, vennero offerti a vari musei di varie nazioni, a patto che provvedessero ai finanziamenti e a fare rimanere in vita l’adorazione della dea, questo portò alla diffusione del culto di Iside in tutto il mondo. Molti delle parti dei templi che sono stati distrutti con il tempo e a causa delle intemperie sono state portate nei musei e vivono ancora ora.

Tempio di DehoD -Madrid, parco municipale, Spagna

Questo tempio risalente al terzo secolo a.C. venne decorato e forse anche costruito da un re meroitico, Azekheramun. La struttura comporta anche pani tolemaiche e da certe iscrizioni risulta che il tempio era dedicato sia ad Amon sia a Iside. Il tempio di Dehod era una «stazione» ovvero luogo di riposo del viaggio annuale di una statua di Iside nella zona settentrionale della bassa Nubia che la dea compiva per assicurare benedizioni alla terra.

I templi di Iside II

 Parigi

Nelle fondamenta della cattedrale di Notre-Dame è inserito un altare isiaco, e non è escluso che la chiesa sia stata eretta, almeno in parte, sopra un santuario dì Iside.

Alcuni autori hanno tentato di attribuire origini egizie al nome di Parigi e alla tribù dei Parisi che abitavano nella zona, ipotizzando che “Per-Isi” fosse una traduzione del termine egizio indicarne “Tempio di Iside”. L’egittologo Napoleone Bonaparte credeva in questa etimologia del nome di Parigi (in francese Paris) e per un certo periodo nello stemma della città fu inserito un simbolismo isiaco. Ancora nel sedicesimo secolo, una donna venne punita per aver fatto oggetto di venerazione una statua di Iside conservala in Notre-Dame. Purtroppo, quando questa coraggiosa adoratrice, una sacerdotessa della dea, rivelò al prete che il vero centro spirituale della chiesa corrispondeva alla statua di Iside, questi ordinò che l’immagine venisse distrutta. Non si hanno notizie del destino toccato all’adoratrice.

Petra
Almeno in un’iscrizione si trova l’accenno a un sacerdote operante a Petra, la città scavata nella roccia, alla quale si accede attraverso uno stretto corridoio tra pareti rocciose: il cosiddetto Siq. purtroppo si ignora a quale tempio fosse eventualmente assegnato.
Petra è nascosta in pieno deserto e, per un certo periodo, fu la capitale dei Nabatei.

I templi di Iside

 Oggi continueremo a parlare di Iside e a cui sono stati dedicati moltissimi templi e santuari in suo nome, ma anche molti altri le condivideva con Osiride e altre divinità. Di seguito quindi se siete devoti al culto e all’adorazione della dea Iside o se siete soltanto curiosi di visitare i vecchi templi, vi elencherò alcuni luoghi dove potrete trovare questi templi.

Abido

“Il tempio misterioso di Osiride”, così viene definito, fu costruito secondo gli studi prima delle piramidi e prima della civiltà egizia storica, all’interno infatti è presente uno stile monolitico dei locali e presenta somiglianze con la costruzione della Sfinge.

Nel tempio di Abido si celebravano i riti dedicati all’origine della creazione, al suo interno, al centro di un lungo stagno, sorgeva un monticello di terra in cui si diceva che fosse sepolto Osiride. Sebbene dedicalo a Osiride, il luogo è chiaramente territorio di Iside, dato le innumerevoli raffigurazioni della dea.

Riti di purificazione

 Ognuno di noi arriva in momento della vita, che ha bisogno di scaricarsi dalle tensioni quotidiane, di allievarie e scacciare la negatività e i cattivi pensieri, e quindi giunge al bisogno di purificare anima e corpo, ripristinare l’equilibrio interiore e mentale.

Oggi vi propporrò due metodi di purificazione il primo utilizzato dai sciamani messicani, un metodo semplice e fattibile, in cui avrete bisogno solo di una bottiglia di vetro, il secondo altrettanto semplice e comodo di cui userete solo 3 candele bianche.

Metodo di purificazione con la bottiglia

Caricare un amuleto

 Sappiamo tutti che un amuleto o un ciondolo con un pentacolo non hanno potere proprio ma hanno bisogno di essere caricati in modo corretto, oggi per la sezione strumenti esoterici vi mostrerò un rituale per caricare l’amuleto con i quattro elementi.

Occorrente
Incenso
Candela
Terra o sale
Acqua

Procedimento
In un giorno di Luna Piena, disporre i 4 elementi sul pentacolo del vostro altare, incenso a est, la candela a sud, a ovest l’acqua, la terra a nord, alzare il talismano al cielo e dire:

Le rune magiche II

 6. Possesso: essa rappresenta gli oggetti tangibili, potete utilizzarla per ottenere qualcosa che vi serve, come una macchina una casa, manipolatela anche mentre visualizzate l’oggetto che vi serve. Non ha un colore specifico.

7. Viaggio: se desiderate un viaggio, tracciatela con inchiostro giallo, visualizzatela mentre siete in viaggio, avvolgetela attorno ad una piuma e lanciatela da una scogliera o mandatela per posta alla destinazione, o ancora incidetela su una candela gialla, mettete la candela sopra la foto del posto che volete visitare, accendete la candela e lasciatela consumare completamente. Il suo colore è il giallo.

8. Fertilità: se desiderate diventare fertili, tracciate questa runa con olio, o visualizzatela sulla regione sessuale, si può anche usare per indurre la fertilità mentale e per molto incantesimi di crescita spirituale. Non ha un colore specifico.

Le rune magiche

 In tempi antichi le rune venivano utilizzate per molteplici usi in ambito magico, venivano incise su pezzi di betulla, su osso, sul legno, si incidevano sulle armi per assicurarsi protezione, sulle coppe e sui calici per proteggersi dagli avvelenamenti. Da non confondere con l’alfabeto runico, le rune sono simboli che sprigionano un potere immenso se usate correttamente, in ambito magico se disegnate, visualizzate, tracciate, incise rilasciano energie specifiche. Ovviamente non si pensi che basta disegnarle per avere potere, le rune devono essere caricate con l’energia personale, tenendo, ad esempio, in mano la runa disegnata e visualizzare l’intento. Le rune se disegnate con i colori adatti hanno ancora più potere, perché colore e runa lavoreranno in armonia. Di seguito vi elencherò tutte le rune, i colori adatti e i loro poteri seguendo il disegno che c’è qui sopra.

1. Buona fortuna: adatta a tutti gli scopi, si usa per chiudere una corrispondenza, si disegna sui pacchi, candele e gioielli per portare buona fortuna agli sforzi da compiere. Il suo colore di solito è nero o verde ma non ha un colore specifico.

2. Vittoria: si usa per vincere delle battaglie legali o sportive, ma comunque è adatta a tutti gli scopi dove vogliate vincere. Il suo colore è rosso scarlatto.

Spiriti infernali II parte

 Oggi continueremo a parlare degli spiriti infernali più potenti. Sammae nell’apocalisse di Abraham è citato questo demone che figura anche nell’antico testamento, è un uccello impuro che vuole insudiciare il sacrificio di Abramo. Nel libro di Enoch Azazel, invece, è accompagnato da Semazias che incita gli angeli ad unirsi alle donne, insegna l’arte della magia rivelando i segreti degli incantesimi della seduzione femminile, inoltre è molto abile nell’arte della guerra e nella fabbricazione delle armi.

Spiriti infernali

 Oggi vi citerò gli spiriti infernali più curiosi ma anche più potenti e pericolosi, che comunque è meglio non evocare mai per nessun motivo, essendo spiriti maligni che di certo non faranno mai ciò che chiederete, queste informazioni sono tratte dal libro di Alta Magia.

Iniziamo con Asmodeo nel libro di Tobia, un testo antichissimo in cui è citato Eshmadai che in seguito diventerà Asmodeo, è il demone che ha ucciso i sette mariti successivi di Sara e che nella letteratura rabbinica diverrà di seguito il Re dei demoni. Secondo Salomone Asmodeo ha tre teste una di toro, una di ariete e una umana, ha inoltre piedi di cavallo, coda di rospo e bocca che vomita fiamme, cavalca un dragone ed armato. I suoi poteri sono che procura tesori nascosti, insegna le arti matematiche, conferisce l’invisibilità, induce alla lussuria. Un demone furioso e urlante.