La bibliomanzia

 La Bibliomanzia è un forma di divinazione abbastanza semplice che possono praticare tutti, dove c’è bisogno solo del istinto dell’indovino ( che potete essere anche voi stessi), di un testo sacro o che comunque vi stia a cuore e vi sentite particolarmente legati, dovete poi porre la domanda mentalmente, aprire a caso una pagina del libro sacro e leggere le prime frasi o il primo paragrafo e cosi sapere la risposta. Un metodo alternativo è quello di chiudere gli occhi e indicare un punto della pagina: la frase così sorteggiata è considerata una risposta o un commento all’interrogativo posto.

Le origini di questa curiosa divinazione risalgono alla civiltà greca, dove si utilizzavano i testi di Omero, Esiodo ed Eraclito, in seguito anche i romani preso ad eseguire questo tipo di divinazione usando come testi sacri L’Eneide di Virgilio, quando poi ci fu l’avvento del Cristianesimo si incominciò ad usare la Bibbia. Come tutti i tipi di divinazione, però, non fu ben vista dalla chiesa e dai vescovi che ne proibirono l’uso, sia per rispetto al testo sacro stesso, a detta loro, sia perché tutti i tipi di divinazione erano opera di Satana. La condanna però non fu mai vigorosa e nel V secolo lo stesso Sant’Agostino la praticava. Nonostante la condanna ribadita dal Concilio di Orleans del VI secolo, la bibliomanzia con la Bibbia continuò ad essere praticata e nell’VIII secolo si arrivò a vietarla esplicitamente ai membri del clero, pena la scomunica.

L’aracnomanzia

Oggi continueremo a parlare di divinazione in particolare di una divinazione basata sull’osservazione dei movimenti di alcuni animali, in particolar modo il ragno. Questo tipo di divinazione viene chiamata l’ Aracnomanzia, diffusa in Affrica dove credono che i ragni, con il loro movimenti contorti e disordinati, nascondino qualcosa di misterioso e significativo, che possa aiutare le persone a vedere nel futuro.

Nelle città africane, ci sono vari metodi seguiti sulla lettura dei movimenti dei ragni, ad esempio nel Camerun i Bamun, secondo la loro tradizione pensano che quando un giovane deve cercare lavoro dovrebbe consultare un indovino. L’indovino prende un rametto di bamboo nero, simbolo negativo, due ramettti di bamboo bianco, simbolo positivo, e li unisce con del filo. Poi indicano il giovane, il suo eventuale padrone e il lavoro con altri rametti di bamboo e dispone tutto nel nido del ragno. Se l’animale , quando esce di notte, dispone il bamboo che rappresenta il giovane sopra gli altri, egli avrà l’impiego, se lo dispone sotto non lo otterrà, se invece il bamboo nero sovrasterà gli altri rametti il giovane, sfortunatamente rischierà di morire sul posto di lavoro.

La caffeomanzia: segni e immagini

Croce: noie e scelte
Cuore: vi saranno date prove d’amore
Falce: delusioni sentimentali
Farfalla: spensieratezza

Fiore: desiderio che si realizzerà
Foglia: entrate di denaro
Forbici: litigio

Freccia: notizia sconvolgente
Gatto: persona ipocrita vicina
Libro: non potrete agire senza consigli

La caffeomanzia

 Dopo aver accuratamente visto come si utilizza e si legge il pendolo divinatorio oggi parleremo di un altro tipo di divinazione: la caffeomanzia. La caffeomanzia è un antichissima arte orientale precisamente un’arte che deriva dalla popolazione araba, ed è stata importata solo alla fine del 1600 in Occidente, dove ancora oggi è praticata particolarmente nel Sud Italia. Molto testimonianze risalgo all’inizio del XVIII a Parigi, e ancora oggi questa antica arte continua ad esistere e a creare molto fascino intorno a lei.

La sua lettura sembrerebbe semplice, infatti consiste solo nel leggere le figure che si formano nella tazza di caffè e sul piattino, e cercarle di interpretarle nel miglior modo possibile, ma vediamo passo per passo come si legge e cosa si utilizza in questo tipo di divanazione.

Il pendolo divinatorio: persona viva o morta?

Oggi continueremo a parlare dell’utilità del pendolo divinatorio e per la precisione vedremo come sapere se una persona è ancora viva o è deceduta.

Occorrente

Una Rosa dei venti, o un quadrante di 360° che riporti i quattro punti cardinali.
Un testimone ( fotografia o un oggetto o abiti o capelli del presunto defunto).
Una cartina geografica
Sacchetto nero

Utilizzo del pendolo divinatorio

 Il pendolo divinatorio può essere utilizzato per vari scopi e può anche aiutarci nella quotidianità, come ad esempio cercare un oggetto perso, chiedere consigli sugli incantesimi, fare domande sulle vite passate, per la salute, chiedere semplicemente un consiglio e via dicendo, oggi vedremo cosa può fare un pendolo per darvi aiuto.

La sua azione principale

Il pendolo in principio veniva usato nelle sedute spiritiche per parlare con gli spiriti, utilizzandolo sopra una tavola Oujja, il pendolo ad ogni domanda posta alla spirito indicava le lettere che formavano la frase, o indicava il si o il no. Veniva anche utilizzato per comunicare con i Demoni e gli angeli che si evocavano.

La lettura del pendolo divinatorio

 La lettura del pendolo divinatorio sembra molto semplice, si pensa infatti che basta porre la domanda e ricevere la risposta con il si il no e il forse, invece bisogna avere una certa dimestichezza nel svuotare la mente, nel non influenzare in alcun modo il pendolo con gli stati emotivi, ma andiamo per gradi. La prima cosa da fare dopo aver purificato, consacrato e aver stretto un contatto con il pendolo, dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella negativa e l’incertezza, perché non tutti i pendoli vanno nella stessa direzione.

Postura per la divinazione con il pendolo

Innanzitutto prima di fare qualsiasi domanda, bisogna mettersi nella posizione corretta per la lettura., quindi sedetevi comodi su una sedia vicino ad un tavolo, piedi saldi per terra e vicini, non accavallate mai le gambe, poggiate il gomito del braccio destro sul tavolo, (sinistro se siete mancini), l’altra mano tenetela chiusa a pugno, prendete il filo del pendolo che deve essere lungo almeno 3-4 centimetri, la cosa migliore sarebbe misurare la lunghezza che va dal polso al gomito, ma se vi è scomodo o troppo lungo potete anche farlo più corto. Il filo tenetelo con il pollice e l’indice (o il medio), non stringetelo e sopratutto non siate nervosi, non muovete il braccio, allontanate ora il pendolo dal vostro braccio lasciandolo penzolare.

Il pendolo divinatorio

 Ci sono molti metodi di divinazione al mondo e ognuno è portato ad usare quello che più gli si ad dice o che comunque gli piace, c’è chi usa le carte, c’è chi usa lo specchio, l’acqua, la sfera di cristallo, le rune, e c’è chi usa il pendolo, il metodo più semplice da usare e da capire, utile anche per chi si è da poco avvicinato alla divinazione. Il pendolo da risposte precise e semplici come il si il no e il forse, ma bisogna ovviamente saper porre la domanda in modo giusto e cosa più importante non influenzare la risposte con la propria energia e il proprio volere.

Il pendolo, infatti, risponde alle leggi della radioestesia che viene dal latino Radius che significa raggio e dal greco Aisthesis che significa sensibilità, quindi il pendolo risponde grazie alle nostre energie di pensiero, e non solo alle nostre ma anche a energie che non captiamo ma che il pendolo sensibile all’energia coglie, come ad esempio l’energia degli spiriti.

Scott Cunningham

 A Scott Cunningham devono dire grazie molti Wiccan, che grazie ai suoi libri, dedicati alla Wicca, hanno aiutato, contribuito e seguito molti neofiti verso la conoscenza di questa religione e dell’Arte.

Scott Cunningham, nacque nel 1956 a Royal Oak nel Michigan da Chester Grant Cunningham, famoso scrittore, e da Rose Marie Wihoit. Si trasferì nel 1959 con la sua famiglia a San Diego in California dove visse per tutta la sua vita, nonostante i continui viaggi nelle Hawai. Uomo dalla personalità eclettica e molto sensibile fin dalla nascita, il suo amore verso la magia lo portò ben presto a fare parte di una coven. Infatti mentre frequentava le scuole superiori, grazie ad una sua compagna di classe, che lo vide compiere gesti italiani contro il malocchio, lo invitò a studiare e a conoscere la religione Wicca. Questo gli consentì di studiare e approfondire l’uso delle erbe e dei cristalli, nonché di scoprire i poteri nascosti degli elementi e della natura, e di sentire la loro “voce”.

Incensi: le ricette III

 Per favorire la pioggia

Erica
Felce
Giusquiamo
Bruciate le erbe all’aperto, in modo da attirare la pioggia.

Incenso dei nove legni

Sorbo o frassino
Melo
Sambuco
Sanguinella
Pioppo
Ginepro
Cedro
Pino
Agrifoglio

Riducete il polvere e in parti uguali i nove legni. Usate questo incenso per riti al chiuso e al posto del falò.

Incenso per rituali di Luna Piena

Boccioli di gardenia secchi
Incenso
Radici di giaggiolo

Pestate gli ingredienti in un mortaio durante la Luna Piena, e usate l’incenso per i rituali lunari.

Incensi: le ricette II

 Incenso per lo scryng

Artemisia
Assenzio

Mescolate gli ingredienti in parti uguali e bruciate l’incenso prima di fare lo scrying.

Incenso per la divinazione

1 parte di Chiodi di garofano
3 parti di Cicoria
1 parte di Cinquefoglia

Mescolate gli ingredienti in Luna Crescente.

Incenso per la visione

Alloro
Incenso
Damiana
Canapa

Incensi: le ricette

 Tempo fa parlammo di come preparare gli incensi, oggi vi elencherò molte miscele per preparare gli incensi per i vari scopi magici come ad esempio che incenso utilizzare per i Sabba, l’incenso da dedicare agli dei, l’incenso adatto per il cerchio, gli incensi planetari, gli incenso da utilizzare per gli esorcismi, gli incenso dedicato ad ogni elemento, e tanto altro ancora.

Incenso per i Sabba

Alloro
Finocchio
Timo
Mentuccia
Sigillo di Salomone
Ruta
Assenzio
Verbena
Camomilla
Canapa
Incenso
Mirra
Benzoino

Gli ultimi tre ingredienti devono essere in parti maggiori rispetto agli altri, preparate il composto in Luna Crescente.

Olii essenziali per scopi magici

 Olio per il denaro

Mirica
Caprifoglio
Menta
Verbena

Olio per i nuovi inizi

Fieno appena falciato

Olio per la passione

Cannella
Cassia
Chiodi di garofano
Lavanda (desta il desiderio dell’uomo)
Muschio ( desta il desiderio dell’uomo)
Essenza di neroli (desta il desiderio dell’uomo)
Patchouli
Stephanotis o detto anche Gelsomino del Madagascar (desta il desiderio della donna)
Vaniglia
Violetta (desta il desiderio della donna)

Olii essenziali per scopi magici II

Olio per la guarigione
Legno di sandalo
Garofano
Rosmarino

Mescolate, versate in un barattolo di vetro verde e lasciate riposare per sette giorni in un luogo illuminato dalla luce del Sole di giorno e da quella lunare di notte.