Incantesimo d’amore con i nodi

 Sappiamo bene l’enorme potere dei nodi nella magia, i nodi simboleggiano un patto che non può essere sciolto, oggi vedremo come possono essere utilizzati negli incantesimi d’amore.

Occorrente

1 pezzo di corda rosa (o filo, o nastri; per l’amore)
1 pezzo di corda rossa (per la passione)
1 pezzo di corda bianco (per la purezza)
Candela rossa
Candela rosa
Candela bianca

Il cuore insaguinato: Satanismo?

 Nel corso degli anni molti sono stati i casi di omicidi, o ritrovamenti di oggetti presumibilmente “occulti” che facevano riferimento a sette sataniche e messe nere, ma non si è mai certi se si tratta di sette sataniche, di massoneria o di stregoneria, un caso del 13 agosto 1993 pubblicato dal corriere della sera ne è l’esempio.

In un bosco poco distante da un cimitero ebreo, fu ritrovato il cuore sanguinante di un capretto, inchiodato ad una tavola, i giornalisti di quel tempo intervistarono Efrem del Gatto, all’ora quarantanovenne, maestro della Chiesa nera luciferiana, a Roma, esperto di messe nere, sette sataniche, massoneria e stregoneria. Questa fu l’intervista dove ci fa capire come si può confondere benissimo gli atti di stregoneria ai rituali delle sette sataniche:

Come trovare l’amore

Rieccomi a scrivere un pò di magia rossa per aiutarvi ed essere finalmente “completi” con il cuore colmo di gioia e pieno di magia, questo incantesimo è per incontrare un partner, attenzione però preciso un partner che non sarà per forza l’anima gemella.

Occorrente

La storia dell’orrenda megera

 Oggi vorrei raccontarvi una piccola leggenda molto carina, che ho trovato su libro “L’arte della magia” di Phyllips Curott, che narra la storia di tre fratelli che si combattono il trono e della premiazione della bontà di uno di essi.

C’era un tempo in cui gli alberi crescevano alti e fitti nelle foreste, i mari erano pieni di salmoni guizzanti e il cielo di uccelli, falchi e cigni e la terra aveva bisogno di un re, perché solo lui aveva il potere di rendere fertili i campi e di proteggere il popolo. Tre fratelli cavalieri si sfidarono, determinati a dimostrare che uno di loro era il più meritevole di essere incoronato. Due di loro erano forti e pieni di fiducia, il più giovane, invece, aveva appena incominciato il cammino verso l’età adulta e spesso doveva sopportare lo scherno dei fratelli.

La leggenda di Afrodite e Psiche

 Afrodite la dea più bella fra tutte le dee, dea dell’amore e della bellezza, era invidiosa della bellezza di una donna mortale bella tanto quanto lei di nome Psiche. La sua invidia, e la voglia di essere l’unica meravigliosa bellezza dell’olimpo e sulla terra la portò a chiedere a Eros, famoso come cupido, di scagliare una delle sue frecce, e di far innamorare Psiche dell’uomo più brutto della terra. Eros accettò, ma mentre schioccava la freccia si punse con la stessa e si innamorò lui stesso della ragazza.

Nel frattempo, i genitori di Psiche erano preoccupati per il futuro della figlia, preoccupati che rimanesse senza un marito, così consultarono l’oracolo che gli svelò che la loro amabile figlia era destinata non ad un uomo mortale, ma ad un mostro che viveva in cima ad una montagna. Psiche ormai rassegnata dal suo destino, andò a cercare il “suo mostro” sulla montagna, lì Zaffiro, il vento che soffia verso Ovest, la sospinse gentilmente verso il basso, facendola arrivare in una caverna all’interno della montagna. La montagna era piena di gioielli e abiti lussuosi cosicchè Psiche decise di rimanere per qualche giorno li in attesa del mostro. Ogni notte Eros le faceva visita, facendole credere che fosse lui il mostro- marito a lei destinato, ebbero anche dei rapporti sessuali. Eros però gli chiese di non accendere mai alcuna lampada, poiché non voleva che lei sapesse chi era e come fosse, in realtà non voleva che lei vedendo le sue bellissime ali lo riconoscesse.

La leggenda di Cerridwen e i suoi figli

 Milioni di anni fa su un isola del Tegid nel nord del Galles viveva un potentissima maga di nome Cerridwen, la sua vita era felice, e si dedicava a creare pozioni, che mescolava nel suo calderone di rame, per dare aspirazione a poeti e cantatori, o per dare forme diverse agli animali. Rimasta incinta la sua vita cambiò, il bambino che ebbe aveva una gamba più lunga dell’altra, dei peli ispidi che ricoprivano tutto il corpo e un viso storpio che assomigliava più ad un corvo che ad uno umano. La donna piangeva lacrime amare non poteva sopportare la vita che avrebbe fatto il povero piccolo quando sarebbe cresciuto lo avrebbero sicuramente deriso ed emarginato, doveva trovare qualcosa che potesse alleggerire e rallegrare la vita di “Grande Corvo” cosi chiamò il figlio.

Nella notte di Luna piena mise il suo bambino nelle pieghe del vestito, ed andò in giro nella foresta, per trovare qualche pozione, o rimedio, ma nulla trovò, tornò a casa afflitta con il suo bambino tra le braccia, e mentre cantava una ninnananna per il piccolo, un raggio lunare illumino un libro, lo aveva già letto, ma non ci aveva trovato nulla che potesse aiutare il bambino, ma poi ci pensò, ed un tratto tutto diventò chiaro, poteva dargli la voce più melodiosa mai sentita sulla terra e “Grande Corvo” sarebbe stato amato e ascoltato da tutti, inoltre gli avrebbe dato il dono della vista sul futuro, e i nobili avrebbero fatto la fila per essere svelato il loro, e ancora gli avrebbe dato la saggezza, e tutti sarebbero andati a chiedere consigli, la sua deformità non sarebbe stato più un problema.

La pranoterapia

 Prima di parlarvi della pranoterapia incominciamo a capire cos’è il prana, esso è una forma di energia un po’ più vasta di come la intendiamo noi occidentali, è l’energia che ci fa vivere, il soffio della vita che quando moriamo ci abbandona, è respiro, vita, potenza, vigore, è l’energia dell’universo dentro di noi. La pranoterapia deriva dal nome sanscrito “प्राण” cioè prana, che significa energia vitale, e dal greco antico “θεραπεία” che significa “cura-guarigione” e quindi terapia, essa nasce in Italia a Torino nel 1970, e dal 1980 diventa famosa grazie ai primi guaritori italiani e grazie anche al mezzo mediatico e pubblicitario.

La pranoterapia consiste nell’imposizione della mani in corrispondenza della parte malata, permettendo cosi il passaggio del “soffio vitale” dal corpo del pranoterapeuta, colui che manda l’energia, al paziente. In oriente si pensa che ogni dolore fisico proviene da un malessere dello spirito, quindi è bene precisare,che questa pratica viene usata per lo più per curare lo spirito che i dolori fisici in se.

Incatesimo contro il male

 Gli incantesimi di protezione sono sempre utili, ad ogni persona, anche se non si pratica, e non si a che fare con invocazioni che posso attirare demoni, o spiriti maligni, ogni giorno possiamo essere a contatto con gente negativa che con il loro malumore ci guastano la giornata, o con, comunque, presenze cattive che posso farci del male anche minimo, quindi è sempre avere uno “scudo protettivo”.

Occorrente

Il principe di Sansevero

 Raimondo di Sangro famoso come il principe di Sansevero, fu un’alchimista, massone, militare, esoterista e inventore, nato da Antonio, duca di Torremaggiore e da Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, la madre morì subito dopo il parto, e il padre, spirito libertino, lo abbandonò a solo un anno di vita, rimasto orfano crebbe con i nonni paterni. All’età di 10 anni i nonni lo mandarono a studiare a Roma presso la scuola dei Gesuiti dove restò fino a 20 anni, acquisendo una cultura di molto superiore alla media, ed unita alla sua naturale propensione allo studio diventò una dei “geni” del Settecento napoletano ed europeo. Finito gli studi nella scuola gesuita si recò a Napoli, città natale, dove, in seguito alla morte del nonno, divenne principe di Sansevero.

Rimasto nella storia non solo per le sue spiccate doti di militare, ma sopratutto per i suoi studi alchemici e chimici, per le sue invenzioni, per i suoi libri massonici, i quali la maggior parte vennero censurati dalle autorità ecclesiastiche, perché i contenuti erano sospetti di stregoneria, il che gli portò molti problemi. Intorno a lui quindi aleggia sempre un alone di mistero e paura e il popolino racconta storie “fantastiche” e magiche su di lui e sulla sua famiglia, creando cosi una serie di leggende.

La cavalla medium

 Oggi parleremo di poteri della mente, vedremo quanto possa essere controversa l’osservazione scientifica di certi fenomeni e la scelta dei metodi di controllo da adottare, in particolare vi faro l’esempio di un famoso caso riguardante la cavalla medium Lady.

Il primo studio sulla cavalla pubblicato nel 1929 fu a cura del prof Rhine dell’Università di Duke, il quale constatò che la cavalla rispondeva alle domande dei visitatori alzando con il muso delle cifre o delle lettere che si trovavano su una specie di grande tastiera. Essa infatti riusciva a rispondere a domande molto complicate su temi come la matematica, letteratura, e sapeva anche comporre parole, ma non solo si diceva che riuscisse a indovinare anche cose che non vedeva, così come fanno i veggenti e i medium.

Il filo rosso del destino

 Oggi vi parlerò di una leggenda che ho trovato in giro sul web, la cui storia ha origine cinese e parla di un filo rosso del destino, che legherebbe le anime gemelle fin dalla nascita.

Wei da molto tempo era alla ricerca di una fanciulla da sposare cosi da esaudire il desiderio di formare una famiglia felice, mentre era in viaggio, un giorno giunse in una città di nome Song, dove trovò alloggio in una piccola locanda. Durante il soggiorno incontrò uno sconosciuto al quale, chiacchierando, espose le proprie difficoltà nel cercare una moglie, lo sconosciuto gli confidò che la figlia del governatore della città sarebbe stata un buon partito, e si offerse di parlare con il padre della ragazza.

Adam Kadmon: la teoria delle Torri Gemelle

 A dieci anni dalla strage del’11 settembre, ci sono nuove ipotesi che annullerebbero l’idea che possa essere stato un atto terroristico a far crollare le torri gemelle, Adam Kadmon famoso per le sue teorie che smentiscono numerose catastrofi, l’11 settembre del 2011 nel suo blog ha riaperto il caso parlando e facendo aprire gli occhi al mondo su numerose negligenze che ci furono in atto quel giorno terribile, e sul possibile complotto interno degli Stati uniti.

Innanzitutto Adam ci fa notare che il volo 11 decollato da Boston subisce un dirottamento alle 8.13, ora statunitense, le comunicazioni si interrompono, il protocollo di sicurezza prevederebbe che le torri di controllo dessero l’avviso immediato del problema alle autorità competenti, invece l’allarme viene dato solo dopo 12 minuti dopo. Dopodiché alle 8.25 viene avvisata la Federal Elevation Authority , che di conseguenza avvisa il Norad che controlla e difende i cieli del Nord America, ma l’avviso gli verrà dato solo 15 minuti più tardi, ma nonostante tutti questi ritardi c’è ancora tempo per salvare le torri gemelle. Si prosegue con altri enormi errori, infatti il Norad ordina il decollo dei jet da una delle basi più lontane dall’aereo ben 305 chilometri, anziché avvisare il volo di linea 11 che si trovava, a distanza solo di 10 minuti dall’aereo. Alle ore 8.42 il primo aereo si schianta contro la torre, la base chiamata non fa in tempo nemmeno a decollare, e ancora nello stesso momento viene dirottato il secondo aereo, e nonostante l’urgenza evidente i due aeri F15 chiamati per l’attacco viaggiano a soli 900 chilometri orari, dando cosi tutto il tempo al secondo aereo dirottato di schiantarsi sulla seconda torre alle ore 9.03.

L’aura, gli esercizi per poterla vedere

Oggi come ieri vedremo altri esercizi per vedere l’aura vostra e della gente che vi circonda, ricordo di non saltare gli esercizi, ma di fare uno per volta partendo dal primo, cosi da sviluppare e preparare la vista a “vedere”.

Quarto esercizio

Questo esercizio è indicato per vedere l’aura delle vostre mani, vi basterà porre le mani su un foglio di carta nero o bianco( la base nera stimola la visione dei colori freddi, invece la base bianca stimola la visione di colori caldi) e guardare con attenzione i bordi della mano. La luce dovrebbe essere una luce naturale cioè non elettrica. Fissate i bordi della vostra mano e respirate a fondo cinque volte. A poco a poco vedrete i bordi delle vostre dita più delineati , questo grazie alla prima fascia aurica. Respirate ancora a fondo per tre volte, e pian pian incomincerete a vedere delle piccole colorazioni intorno ai bordi della mano. I colori della mano non sono così abbondanti né ampi quanto quelli della testa e spalle, ma più penetranti e diffusi.

Vedere l’aura: esercizi

 Oggi parleremo e vedremo dei piccoli esercizi per vedere l’aura, quel fascio luminoso che circonda ogni persona, di diversi colori che cambiano a seconda, si dice, degli stati umorali e di salute, quindi la visione dell’aura ci permette di conoscere meglio le persone che ci circondano, ma sopratutto noi stessi, serve per aprire la nostra conscienza, per metterci in contatto con altre realtà, crescere spiritualmente, perchè in fondo l’aura è un chiaro simbolo di trascendenza.

Prima di praticare qualsiasi esercizio per vedere l’aura, è bene sottolineare una cosa, che molti esperti raccomando e proibiscono e cioè l’uso di alcolici, bibite gassate, fumo, droga e sesso perchè questi elementi sporcano l’aura e ostruiscono la visione aurica oscurando il filtro della nostra aura, si consiglia anche una dieta sana e leggera.