Quanti di noi, da ragazzi, sentendo delle vecchie leggende, riguardanti una casa o un posto, che raccontano storie di urli e gridi nella notte, non ha avuto l’idea “geniale” di andare a visitare quel posto di notte? Un po’ per provare qualche brivido, un po’ per sapere se la leggenda fosse pura diceria o verità.
Redazione
La strega di Hansel e Gretel II parte
Le indagini continuarono, ma gli scavi erano ad un punto morto, Osseg così iniziò ad analizzare la corrispondenza dei fratelli Grimm, e trovò una lettera in cui Jacob, scriveva al fratello Wilhelm :
“Questa storia dei due fratelli mi pare troppo violenta per trovar posto nella nostra raccolta… Se solo la giovane strega fosse una brutta vecchia con la gobba, su cui magari stesse appollaiato un corvo o un gatto, il tutto potrebbe sortire un effetto altamente istruttivo e denso di significato”
La strega di Hansel e Gretel
Quante volte abbiamo letto di fiabe in cui le streghe sono sempre malvagie e brutte, prendiamo ad esempio la fiaba di Hansel e Gretel, una fiaba dei fratelli Grimm, che come ben sapete, in origine, erano racconti dell’orrore che raccontavano di omicidi, stupri, sesso violento ed altro. La storia racconta di due bambini che si perdono nel bosco, e trovano una casetta di pan pepato, abitata da una vecchietta sgradevole e malvagia, che li rapisce, li rinchiude in una gabbia e li fa mangiare fino a farli ingrassare, per poi cucinarli e mangiarli.
Il caso del cadavere sanguinante II parte
Stando alla testimonianza dei parenti, quella notte il marito non era in casa, perché era andato a fare visita a degli amici, e i parenti escludono categoricamente che l’uomo di notte possa essere entrato di soppiatto per uccidere la moglie, dal momento che per andare in camera da letto, doveva per forza attraversa la stanza dove tutti loro dormivano. i caso cosi fu chiuso dicendo che la donna si era uccisa nella notte, con il coltellaccio da cucina, e venne sepolta immediatamente, cosi da insabbiare ulteriori tracce del delitto.
Il caso del cadavere sanguinante
Nella storia dello spiritismo, tanti sono i racconti di corpi senza vita, che si rianimano solo per poter vendicarsi o confessare il nome del proprio assassino, e molti sono i casi dove si scopre che queste storie sono una menzogna creata da una fantasia fervida. Come ben sappiamo però nel mondo del paranormale tutto è possibile, e purtroppo nessuno può dare prove certe di ciò che ha realmente visto, è anche vero, che la mente umana, sottoposta a stress o paura crea illusioni talmente vivide che sembrerebbero reali ma non lo sono. Quindi alla fine sta a noi decidere, secondo le nostre conoscenze ciò che è reale o meno, non avendo però la sicura certezza.
Il caso che sto per raccontarvi fa parte di queste storie un po’ inverosimili, che però non si può dar per scontato siano una fantasia.
La teoria dell’anima gemella
Cos’è l’anima umana, se non una scintilla che alle origini si è staccata dal Divino e si è incarnata in un copro, e quindi, secondo questa teoria, ogni anima appartiene ad una “grande famiglia” con energie simili, che al principio erano uniti in un’unica energia.
La storia di Branca Doria
Oggi continueremo con le storie di fantasmi che si raccontano in Italia. Solitamente i fantasmi delle storie che raccontiamo, sono sempre vittime di un omicidio o di un suicidio, questa volta però il fantasma è di un carnefice, cattivo e meschino, avido di potere.
Incatesimo di guarigione con la dagida
Dalle mie parti si dice che chi non ha salute non ha niente, puoi avere il denaro, puoi avere l’amore, puoi avere un buon lavoro, ma se non sei in salute, tutto questo non puoi godertelo a pieno, ed oggi per chi ha bisogno di guarire da una malattia, vedremo un incantesimo con la dagida, ovvero la classica “bambolina voodoo”, che viene utilizzata fin da tempi antichi, al contrario di quanto si pensi, anche per gli incantesimi di guarigione.
Spiriti nei sotterranei di Cagliari
Questi giorni come avrete sicuramente notato, mi sto dedicando alle storie di fantasmi, c’è ne sono talmente tanti, che scriverli tutti sarebbe un’impresa, quindi, solo per voi, raccatto quelli che più mi piacciono e che sembrano più veritiere.
Un amore finito in tragedia
Oggi vi racconterò un’altra storia di fantasma, che si racconta, sempre dalle mie parti, anche questa storia parla di un amore sbocciato e che finisce ovviamente non in un lieto fine.
Il fantasma di Mencia
Oggi ancora per la sezione “fantasmi” vi racconterò una storia di un fantasma, che si narra in un paesino vicino la mia città, Bari.
La fanciulla in bianco
Siamo alla fine dell’800 in un piccolo villaggio francese, un ragazzo di nome Michel cammina, guardandosi intorno, nella sala da ballo, il suo sguardo viene catturato da una bellissima fanciulla con un meraviglioso vestito bianco, pare una principessa, ed è colpo di fulmine. Così, Michel, gentilmente si avvicina ad essa e la invita a ballare, danzano e chiacchierano tutta la notte, il mondo intorno a loro sembra non avere più significato.
Sepolta viva – seconda parte
Il permesso per la ricognizione della salma,fu’ concesso facilmente da parte delle autorità locali, e sopratutto dalla famiglia della defunta. La mattina del 13 settembre 1950, iniziò lo scavo della tomba, e tra i presenti c’era ovviamente anche il Prof. Stoppoloni, il Dott. Matteo Marcello ufficiale sanitario di Camerino, il Dr. Alfredo Pesche e il fotografo S. Manfrini, tutti quelli avevano assistito alla seduta medianica, inoltre, il marito e le 5 figlie della defunta.
Sepolta viva – prima parte
Ieri parlammo dei casi di “morte apparente” di ciò che hanno visto le persone che hanno guardato “in faccia” la morte, ed oggi per proseguire con il discorso vi farò leggere una storia di un fantasma che durante una seduta spiritica ha dichiarato di essere stata sepolta viva. Questo è l’unico caso documentato di sepoltura prematura in Italia,cosi’ come è stato tramandato, pur trattandosi di un evento risalente agli anni 50,tuttavia è privo di documentazione ufficiale.