Oggi parleremo di Atlantide, il magnifico continente scomparso, sprofondato, secondo alcuni geologi migliaia di anni fa nell’oceano atlantico.
E’ esistita veramente Atlantide, o è frutto di numerose leggende? Le notizie più esaustive ci pervengono dal grande filosofo Platone che la descrisse nei dialoghi il Timeo e Crizia.
Platone basò la sua descrizione del continente secondo documenti scritti da sacerdoti egizi del sais. Il sacerdote descrisse a Solone la bellezza di Atlantide, con fertili praterie e alte montagne, una terra popolata da domestici e selvatici, il sottosuolo era ricco di metalli pregiati, c’erano le sorgenti d’acqua calda e fredda, un bosco sacro, un porto, dove si trovavano moltissime navi e palazzi, torri e un Tempio dedicato al dio Poseidone.
Ecco il testo riportato nel Timeo del dialogo di Solone, antenato di Platone con i sacerdoti egizi del Sais:
Molte grandi opere pertanto della città vostra (Atene) qui si ammirano, ma a tutte una ne va di sopra per grandezza e per valore; perocché dice lo scritto di una immensa potenza cui la vostra città pose termine, la quale violentemente aveva invaso insieme l’Europa tutta e l’Asia, venendo fuori dal mare atlantico. Infatti allora per quel mare la si poteva passare; che innanzi a quella foce stretta che si chiama, come dite voi, colonne d’Ercole, c’era un isola.
E quest’isola era più grande della Libia e dell’Asia insieme… In tempi posteriori per altro, essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte […] tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l’isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve
Ecco una parte del dialogo tra Crizia e Timeo:
Timeo – Quale senso di soddisfazione, o Socrate! Quasi avessi p. 106 fornito lungo tratto di cammino, ecco il mio luogo di riposo. Con quanta gioia ora mi sento libero dai lunghi tramiti del ragionamento! E innalzo preghiera a quel Dio che un giorno antico veramente nacque alla vita, e che poco fa anche nacque, pur rievocato soltanto 5 da parola. Possa egli concedere che questi nostri discorsi, quanti almeno hanno in sé giusta misura, abbiano modo di perpetuarsi h nel tempo; se invece, pur contrariamente al nostro volere, avessimo proferito verbo dissonante, opportuna riparazione a noi quel Dio possa imporre! Ed è riparazione giusta che chi ha emesso discordante voce sia ricondotto ad accordo armonioso. Quindi lui stesso 5 (e per questo innalziamo viva preghiera) concederà a noi cono. Scienza, farmaco perfetto, di tutti i farmachi il più sublime. Così potremo esporre con retta parola quanto rimane sull’origine di Dei. E ora, dopo la preghiera, secondo i patti, affidiamo a Crizia successiva argomentazione.
Crizia – Accetto l’incarico, amico Timeo. Ma come tu pure hai fatto in principio, quando chiedesti venia, conscio di dover e trattare un argomento così sublime: ebbene, lo stesso farò io pure. Anzi vorrei che più grandi ancora fossero in voi i sensi di compatimento, pensando al tema che dovrò svolgere. Purtroppo, sono 107 conscio che questa mia richiesta vi sembrerà un po’ presuntuosa e un po’ brusco il modo con cui la chiedo. In ogni caso, la farò pur sempre.
Continueremo a parlare di Atlantide la prossima volta