Spesso le persone, nel momento della morte, sentono il bisogno di apparire ai loro cari erp un ultimo saluto, o anche solo per stablire un momento di unione. Le apparizioni di fantasmi nel momento di crisi, che viene identificato con la morte, o con episodi molto pesanti, non sono rare.
Raro è però che il fantasma, l’anima che lascia il corpo, appaia a qualcuno che non è della famiglia, creando così un legame, che non c’entra molto. Potrebbero essere definiti errori? O forse lo spirito decide di mostrarsi a quella persona in particolare per dei motivi suoi?
A volte accade che il fantasma si mostri a qualcuno che non sta molto bene fisicamente, forse in queste condizioni di attenuata lucidità è più facile percepire presenze come le anime senza corpo.
Un caso di questo genere accadde ad un’insegnante di liceo che aveva appena partorito e si trovava ad affrontare una degenza post parto piuttosto difficile. Stava male, aveva la febbre alta e alternava momenti di lucidità ad incoscienza.
In quella situazione andava a tenerle compagnia l’amica Suman di cui aveva incontrato il nonno solamente in rare occasioni, ma fu proprio a lei che si manifestò l’uomo con espressione implorante chiedendole di far andare a casa la nipote.
L’insegnante, convinta si trattasse di un’allucinazione non vi diede molto peso, ma l’uomo continuò ad apparirle e alla fine la donna turbata riferì la cosa all’amica che la rassicurò. Era convinta che il nonno stesse bene, invece non poteva essere più lontana dalla verità.
L’insegnante però non si dava pace e così Suman si risolse a telefonare a casa. Le dissero che suo nonno era deceduto dieci minuti prima. Un’esperienza terribile per entrambe, ma perchè il nonno non si fece vedere dalla nipote? Gli studiosi sostengono appunto la teoria che una persona febbricitante sia più ricettiva a questo tipo di fenomeni.