Il fatto di cui si narra avvenne circa alla metà dell’Ottocento ed è molto particolare perchè racconta dell’apparizione di una ragazza sotto forma di fantasma ai suoi familiari nel momento in cui sta morendo a chilometri di distanza.
Era l’imbrunire a Clapham, in Inghilterra e una donna e su figlio erano seduti in giardino a godersi quel momento sereno. Stavano chiacchierando piacevolmente quando il figlio scattò in piedi indicando il sentiero che andava verso la loro casa.
Aveva visto la sorella, Ellen. Ma cosa ci faceva la ragazza a casa quando avrebbe dovuto essere a Brighton? L’avevano allontanata dalla famiglia per fare in modo che si staccasse dal suo innamorato: la loro era una storia impossibile.
La madre preoccupata che il marito la vedesse, si sarebbe di sicuro infuriato, andò a cercare la figlia minore affinchè le andasse incontro e la nascondesse in camera. Il ragazzo si era slogato una caviglia e non poteva muoversi.
Mary ubbidì alla madre e andò a cercare la sorella. La chiamò più volte a gran voce senza ottenere risposta. Ellen invece di andarle incontro si voltò e si allontanò per un sentiero. La sorella minore decise di seguirla e quando la raggiunse cercò di prenderla per un braccio.
Fu grande la sua sorpresa quando la sua mano strinse solamente l’aria. Non incontrò carne e ossa, niente. Mary rimase sconvolta e immobile mentre Ellen si allontanava con il mantello svolazzante attorno al “corpo”.
Mary tornò sui sui passi e raccontò alla madre e al fratello l’accaduto, che venne poi riportato al padre. L’uomo ebbe l’idea che qualche disgrazia doveva essersi abbatutta sulla figlia. Scoprì che la figlia, in un momento di forte angoscia, si era gettata in mare ed era annegata. La disgrazia si era consumata proprio all’orario in cui l’avevano vista apparire nel loro giardino, come in una sorta di ultimo saluto. Avvengono parecchie apparazioni nei “momenti di crisi“, cioè nell’attimo in cui un’anima lascia un corpo morente.