Anticristo, possibile che sia l’uomo?

di Valentina Cervelli Commenta

L’Anticristo è quella figura che la Bibbia pone in contrasto con Gesù Cristo e che quest’ultimo sconfiggerà in quella che viene chiamata fine dei tempi. Ma siamo sicuri che l’uomo non rappresenti questa figura già da solo?

La storia dell’Anticristo

L’Anticristo viene nominato all’interno della religione cristiana in due occasioni: la seconda lettera di San Paolo ai Tessalonicesi e l’Apocalisse. Più in generale nei vangeli non si affronta apertamente il discorso di questa figura. Per San Paolo l’Anticristo è l’uomo del peccato, denominato anche “figlio della perdizione“, che si pone in opposizione contro tutto ciò che riguarda Dio. Sarebbe possibile richiamare alcuni passi della Bibbia in tal senso per spiegarne l’essenza.

Di base è una figura negativa, la cui manifestazione chiamata apostasia o ribellione per quanto riguarda gli studi sacri, dipenderà dal volere di Satana che lo sosterrà in ogni suo passo. E’ ovvio che tra i primi cristiani l’Anticristo aveva un certo effetto. Non dobbiamo dimenticare che soprattutto se parliamo delle lettere di San Paolo, la morte di Gesù non era un fatto così lontano nel tempo. E i richiami potevano essere molto forti.

All’interno dell’Apocalisse è proprio centrale lo scontro tra Cristo e l’Anticristo e addirittura, se si legge con attenzione, è possibile trovare non solo gli stessi richiami presenti nella lettera di San Paolo come quello al libro di Daniele relativi a personaggi come Antioco IV Epifane, ma vi sembrano essere riferimenti anche alla storia più recente del tempo. Possiamo infatti trovare richiami al ritorno di Nerone, presente tra l’altro anche nella letteratura apocalittica giudaica.

I richiami e le profezie

Perché questa premessa molto lunga? Perché i richiami all’apocalisse e all’Anticristo si fanno sempre più forti nei momenti più importanti di crisi dell’uomo e del Cristianesimo. Pensiamo alla deriva eretica del Rinascimento o ai primi secoli del medioevo.

Ma anche ai nostri tempi più recenti, dove grandi sconvolgimenti che richiamano il testo dell’Apocalisse sembrano essere in atto. E qui rientra in campo la domanda che abbiamo posto inizialmente: siamo sicuri che l’Anticristo non sia effettivamente l’uomo con il suo comportamento? Pensiamo ai cambiamenti climatici e a tutto ciò che stanno portando nel mondo. Eventi violenti, carestie, guerre. Tutte conseguenze del comportamento del genere umano.

È impossibile non pensare in tal senso. Richiamiamo analogamente Nostradamus: esso era noto per le sue profezie. E se l’Apocalisse non fosse altro che una grandissima profezia su come l’uomo arriverà a distruggere se stesso? Potrebbe essere un taglio interessante di questo concetto. Soprattutto se chiamiamo in causa la contrapposizione tra bene e male.

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