L’Ankh, conosciuto anche come chiave della vita, è un simbolo che ricorre spesso nella cultura egizia. Esso è molto presente sia sulle bende delle mummie che inciso nelle pareti dei sarcofagi.
Importanza dell’Ankh come talismano
Insomma, si tratta di un simbolo che ha una certa importanza data la sua diffusione anche in diverse opere del tempo. Secondo la tradizione sarebbe posto da Iside sul viso del faraone… ma nella realtà qual è il suo significato?
Su questo tema si è dibattuto molto e ancora non si è giunti a una risposta molto chiara.L’Ankh o croce ansata, per molti rappresenta quello che gli egiziani consideravano dono dell’immortalità e della vita. Il termine può essere tradotto in maniera letterale con chiave di Iside, vita o chiave dei grandi misteri. E forse quest’ultimo è proprio quello che lo connota di più, se pensiamo che non esiste al momento una spiegazione univoca per quel che lo riguarda.
Come talismano veniva utilizzato spesso durante le cerimonie dai faraoni. Se prendiamo il simbolo e lo compariamo con quelle che sono le conoscenze mediche attuali possiamo notare una somiglianza dell’Ankh con la ghiandola pineale o meglio con un suo amplificatore.
La ghiandola pineale è vista dall’esoterismo come occhio dell’anima: il famoso terzo occhio che darebbe modo di comprendere la sfera spirituale dell’uomo. Se infatti si pone l’Ankh sul volto di una persona è possibile vedere con facilità come l’ansia coincida con il terzo occhio. E come i bracci vadano a coprire gli occhi e la bocca.
Crescita spirituale e simbologia astronomica
Osservata da questo punto di vista la chiave della vita può essere considerata un mezzo importante per crescere spiritualmente ed evolversi perché consente di vedere attraverso l’anima. Una visione molto simile a quella che potrebbe avere avuto per gli antichi egizi che effettivamente la sfruttavano in modo simile.
Altre scuole di pensiero danno a questo simbolo un significato astronomico perché nell’ansa è possibile veder rappresentato il sorgere del sole. Nonchè l’orizzonte dalla linea orizzontale e la luce del sole sulla terra dal braccio verticale.
Non dobbiamo dimenticare che per alcune culture, tra le altre cose, il sole che sorge è dimostrazione del legame tra il mondo terreno e il mondo divino. Il simbolo però, a livello funerario, sembra essere più una rappresentazione della vita eterna dove la croce ansata diventa uno strumento per poter accedere al Regno dei morti.
Com’è possibile vedere le interpretazioni relative all’Ankh sono ancora molte: non è possibile eliminare dalle probabili spiegazioni né il fatto che potesse rappresentare un’arma, né che potesse essere uno strumento di misurazione. Chissà se riusciremo mai a scoprire di che cosa si tratta davvero.