Oggi parleremo di due simboli importante per la magia, L’Ankh e l’Ouroboros.
L’Ankh è il Simbolo egizio di antiche origini e conosciuto da tutti come chiave della vita e croce ansata. Ankh vuol dire vita, di esistenza terrena ed eterna.
E’ simbolo dell’unione dei due principi cosmici ed indica l’unione mistica tra il cielo e la terra, cioè il contatto tra il mondo divino e quello umano, e l’unione dei due principi come generatore di esistenza.
Spesso e volentieri lo vediamo comparire in mano agli dei. I faraoni, grazie alla loro natura umana e divina insieme, sono spesso associati a tale simbolo, e portato dal faraone, Ankh significa sia vita ricevuta dagli dei, che potere di dare vita al popolo.
Durante il periodo dinastico antico 3100-2755 a.C. il simbolo venne ricondotto a Iside, dea della maternità e fertilità, mentre l’asta sottostante a Osiride, dio della forza generatrice maschile e signore dei morti.
Altra interpretazione identifica questo simbolo con la vita eterna e la croce con l’esistenza terrena. Spesso il simbolo l’Ankh viene detto anche chiave della vita, anche perchè grazie ad esso il defunto poteva accedere alla vita ultraterrena.
In altre teorie, l’Ankh rappresenta l’Egitto, il delta del Nilo e il tratto verticale sottostante il Nilo stesso, e le due braccia orizzontali vorrebbero raffigurare il deserto libico, ad ovest,e quello arabico, ad est.
L’Ouroboros d’altro canto è il simbolo dell’eterno ricominciare, il ritorno, il ciclo delle nascite, delle morti e delle rinascite, l’allineamento ininterrotto delle stagioni, dei mesi e dei giorni, ma anche del giorno e della notte.
Il simbolo è rappresentato come un serpente che si morde la coda, è immagine di compiutezza, rappresenta l’unione indivisibile dell’inizio, della fine e della rinascita di tutte le cose, quindi non può essere spezzato! Esso permette una visione priva di gerarchie e di livelli, ed indica l’autofecondazione e la rigenerazione costante.