Animali mitologici: Ippogrifo e Manticora

di Valentina Cervelli Commenta

Animali mitologici? Sono in grado di farci sognare e non poco. Protagonisti, spesso cattivi, di gesta epiche, ci accompagnano da millenni, spesso “rinverditi” nel loro essere evergreen da film e cartoni animati.

Ippogrifo, uno degli animali mitologici ibridi

Sono molti e di diversa tipologia gli animali mitologici che sono arrivati culturalmente fino a noi. E un buon numero sono anche il frutto della fusione di più creature. Ed è proprio su due di loro che vogliamo concentrarci. Ovvero l’ippogrifo e la manticora. Sì, ne abbiamo sentito parlare anche nella saga di Harry Potter, ma la loro storia è decisamente più estesa.

Partiamo dall’ippogrifo il cui nome è composto dalle parole greche híppos, “cavallo“, e grýps, “grifone“. Parliamo di una creatura alata, quindi, incrocio tra un avvoltoio diffuso in Asia ed Europa è un cavallo che presenta testa e ali, zampe anteriori di aquila e il resto del corpo da cavallo.

Nell’immaginario collettivo inerente gli animali mitologici l’ippogrifo è ormai rappresentato dalla figura disegnata all’interno della saga di Harry Potter. E c’è una motivazione. Questo è caratterizzato da un becco a scarpa.

E tale caratteristica è stata rappresentata per la prima volta nell’antico Egitto. E va da sé che quando una immagine è così radicata è difficile sradicarla. Mentre è decisamente più facile che venga ripresa e adattata alle esigenze più attuali. L’ippogrifo, secondo la leggenda, può ovviamente volare, cibarsi di piccoli animali. Ed essere collegato, come accade ora, a mondi fantastici.

Manticora davvero somigliante?

E cosa dire della manticora? Di certo è tra gli animali mitologici ibridi (e non solo) più strani. E la ragione è presto spiegata. Essa è dotata di una testa simile a quella di un uomo, un corpo di leone e la coda di scorpione. Questa, tra le altre cose, è capace di lanciare spine velenose per neutralizzare la propria preda.

In alcune rappresentazioni la manticora presenta anche delle ali. Va detto, è uno degli animali mitologici per i quali è più complesso trovare il corrispettivo reale. La scienza, a ogni modo, ha deciso di sfruttare questo nome per indicare uno specifico insetto appartenente alle Cicindelinae.

Più nello specifico un coleottero predatore endemico africano, tra i più imponenti in dimensione della sottofamiglia di appartenenza. Tutte le sue specie ravvisabili nella manticora non sanno volare, sono di colore scuso e notturne. I maschi presentano mandibole più grandi delle femmine, utili per bloccarle nel corso della riproduzione.

Certo, forse in questo caso il raffronto tra animali mitologici e animali reali non è propriamente adeguato, ma c’è da apprezzare, in entrambi i casi, la fantasia.

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