Dopo tutta la pubblicità fatta sul caso Roswell altri avvistamenti seguirono, ma solo nel 1978 cominciarono a circolare voci. Alcuni ufologi cominciarono a sostenere che un disco volante aveva fatto un atterraggio di fortuna in Messico, a solo una cinquantina di chilometri dal confine con il Texas il 7 luglio del 1948, circa un anno dopo Roswell.
Tra i rottami dell’astronave era stato rinvenuto il corpo carbonizzato di un alieno, almeno questo era quanto veniva raccontato. Gli eserciti americano e messicano insieme avevano velocemente provveduto a far sparire i rottiami, ma un fotografo della marina militare era riuscito a fare degli scatti all’extraterrestre, scatti che vennero alla luce solamente trent’anni dopo.
Alcuni ufologi lo considerano uno scherzo di cattivo gusto, ma altri episodi furono segnalati, ad esempio in Norvegia, nel territorio dello Swaalbard, gruppo di isole artiche. Un altro velivolo si sarebbe schiantato in Polonia e il pilota ne sarebbe stato estratto ancora vivo.
Pare che l’alieno sia morto all’ospedale e il corpo trasportato nella ex Unione Sovietica. Molti ufologi però non danno adito a queste che considerano chiacchiere senza alcuna prova e fondamento. Ancora oggi non si nulla di questi ipotetici occultamenti.
E se fosse vero, non è riuscito però a contenere il continuo interesse per questo fenomeno da parte della popolazione terrestre e gli avvistamenti sempre più numerosi. Le persone che hanno avvistato lo stesso velivolo extraterrestre, ma da posti differenti, forniscono versioni coerenti tra loro, troppo per essere dei casi.
Alcuni uomini non solo hanno avuto la possibilità di avvistare velivoli alieni, ma anche di essere contattati da queste creature spaziali che sono poi andati in televisione o hanno scritto libri sulle loro esperienze. Una delle rpime persone che sarebbero venute in contatto con gli alieni è George Adamsky, immigrato polacco e semianalfabeta che lavorava in California, era il 1946 quando vide il primo.
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