Se chiedete di Agata a San Pietro in Cerro tutti sanno di chi state parlando. Ovviamente del fantasma locale che per secoli ha fatto parlare di sé per via delle sue manifestazioni.
La storia di Agata e del suo amore perduto
Agata è forse la persona più famosa di questo paesino medievale della Val d’Arda in Emilia. Una località vicino Piacenza che vide luce nel 1460 grazie a Bartolomeo Barattieri, ambasciatore piacentino presso la Corte di Papa Giulio II Della Rovere.
Si tratta di un paese antico al confine delle province di Cremona e Parma. In realtà a vedere la luce nel 1460 è stato il castello, costruito sui resti di uno più antico presente sul territorio. Ma questa Agata famosa, chi è? Ascoltando i racconti tradizionalmente giunti fino a noi possiamo dire che si tratta di una giovane e bella fanciulla che abitava nei pressi del castello di San Pietro in Cerro lavorando proprio per i conti Barattieri.
Come accadeva facilmente un tempo la giovane si era innamorata di uno scudiero che lavorava per i nobili. Un amore ricambiato, tanto che la coppia decise di annunciare il proprio matrimonio per coronare in questo modo la loro storia d’amore.
Manifestazioni che durano tuttora
Purtroppo il Medioevo è noto per vendette di ogni tipologia che hanno sparso sangue lungo tutta la penisola. Un nobile del luogo, respinto da Agata, tentò di impedire le nozze, utilizzando il proprio titolo nobiliare per sposarla al posto dello scudiero. Il ragazzo, comprendendo le intenzioni del nobile, lo uccise nel sonno in un impeto di rabbia. In seguito a un processo sommario venne quindi ucciso per impiccagione davanti alla popolazione di Piacenza.
Per Agata questo si rivelò un dolore troppo forte da sopportare e per tale ragione decise di uccidersi gettandosi dal castello di San Pietro in Cerro. Il problema è che, come ci insegna quel che sappiamo dei fantasmi, ogni tanto a morte violenta corrisponde l’impossibilità dell’anima di lasciare la terra.
Sono diversi i racconti che vogliono che la sua anima cammini per il castello sparsi nei secoli. Anche l’attuale proprietario del castello racconterebbe di episodi strani che si verificano all’interno della costruzione. Parliamo di oggetti che cadono senza motivo e luci che ci si accendono e si spengono da sole. Nonostante un impianto elettrico perfettamente funzionante. In diversi raccontano tuttora che, non di rado, all’interno delle stanze del castello si ha la sensazione di non essere da soli, specialmente in quelle con il camino o all’interno della torre dalla quale la giovane si è gettata.