Adam Kadmon spiega come ha fatto ad arrivare in tv a parlare di complotti
Continuiamo a indagare nel mondo dei misteri e dei complotti, quei complotti di cui tanto parla in televisione Adam Kadmon sul quale negli ultimi tempi sono molte le attenzioni. Ogni domenica in prima serata su Italia 1 lo studioso di complotti continua a dare i suoi personali punti di vista sui principali fatti nel mondo e c’è chi si chiede – e chi lo chiede anche al diretto interessato – come abbia fatto un personaggio scomodo come Adam Kadmon ad arrivare fino in televisione, per di più in una rete come Italia 1.
E’ lui stesso a intervenire sul suo blog ufficiale, spiegando i motivi che gli hanno permesso di scalare una montagna e arrivare fino in tv con la possibilità di rendere note le sue teorie a un pubblico quantomai eterogeneo.
[…] Rispondo alla domanda più frequente ossia come abbia fatto (sono l’unico finora ad esserci riuscito) a parlare di argomenti tanto spinosi da una emittente di ascolto nazionale al punto da finire menzionato addirittura negli Stati Uniti sul prestigioso quotidiano New York Times. La natura di tale domanda posta da lettori e fans nasce dall’assunto molto diffuso su internet secondo cui le televisioni sarebbero totalmente controllate da poteri forti o deviati che non vorrebbero si parlasse di argomenti a loro scomodi. Il medesimo assunto reciterebbe che internet, invece, sarebbe sede di verità assolute e libertà di informazione. Ebbene la realtà delle cose è assai diversa. 1) Pur essendo vero che nei mass media italiani vi siano forme di controllo delle informazioni, tale controllo non è mai totale (almeno per adesso) 2) Come in ogni organizzazione umana, anche in televisione lavorano persone altruiste ed egoiste. Le persone altruiste desiderano migliorare le cose per tutti 3) Su internet può scrivere chiunque il che diventa un grosso problema se ad esempio una multinazionale, oppure criminalità organizzate o ancora delle intelligence deviate, gruppi di fanatismo politico o religioso ecc..,, abbiano di nascosto aperto migliaia di siti, forum, pagine social network apparentemente slegati fra loro, ma che in realtà diffondono in “coro” la stessa menzogna allo scopo di dannaggiare l’immagine di una multinazionale concorrente o di una persona il cui pensiero di pace se correttamente applicato può realmente migliorare le cose per tutti.
E dopo avere illustrato la teoria del complotto su Neymar ai mondiali in Brasile, cosa succederà nella prossima punatta di Adam Kadmon Rivelazioni?