Sulle vette dell’Himalaya sembra ci siano diverse creature viventi, non solo il conosciuto Abominevole uomo delle nevi. Questo sarebbe stato provato dal ritrovamento di diversi tipi di impronte.
Tombazi, di cui abbiamo già parlato, e spericolato fotografo greco aveva rinvenuto orme più piccole di quelle ritrovate da Howard-Bury, somigliavano a quelle di piedi umani. Parlando con gli Sherpa del luogo era da sempre noto che loro sapevano dell’esistenza di due distinte creature misteriose.
Alle due avevano dato anche nomi differenti: meh-teh erano chiamati gli esseri più piccoli, uomini bestia, mentre i più grandi erano chiamati yeh-teh e vivevano ai limiti della vegetazione, vicino ai nevai, e scendevano a valle solamente per rubare il cibo nei villaggi.
Il mistero dello Yeti ha sempre destato grande interesse, a parte il periodo di guerra, in seguito al quale la Everest Reconnaissance Expedition cominciò a cercare le vie per scalare la montagna e due alpinisti nel 1951 trovarono delle orme strane che seguirono per circa un chilometro e mezzo.
Uno dei due alpinisti era Eric Shipton che descrisse e fotografò le impronte per poi farle pubblicare. Era un uomo con una certa rispettabilità e reputazione quindi le sue parole avevano un perso non indifferente.
Nel 1954 il Daily Mail finanziò una spedizione con a capo Ralph Izzard che però non portò a nulla di concreto. Dopo queste altre spedizioni alla ricerca dello Yeti furono organizzate dal milionario americano Ton Slick. Anche queste non portarono a nulla.
L’idea dell’esistenza dell’abominevole uomo delle nevi non fu per niente scalfita da queste spedizioni fallimentari e deludenti, poi però la spedizione di sir Hedmund Hillary mise quasi fine alle credenze con spiegazioni scientifiche e prove confutate.
Ne dedussero che lo Yeti nasceva probabilmente da fantasie e vecchie leggende che gli sherpa si tramandavano tra loro, tanto che nelle popolazioni di questi luoghi ci sono riferimenti a queste creature, anche se con nomi differenti (continua).