La famosa porta ermetica nasce nel 1655 per opera del maestro di scienze esoteriche Massimiliano di Palombara, grande amico dell’ermetico Borri con il quale aveva aperto tutti i principali circoli di filosofia e scienza occulta.
E’ chiaro a chiunque che la porta ermetica è un passaggio riservato all’iniziato, e le sue incisioni scacciano via l’ignorante che non potrà mai varcare la soglia dell’iniziazione alla santa scienza.
La porta strutturalmente è molto semplice, lo stemma che la sovrasta riporta un doppio cerchio contenente due triangoli con i vertici l’uno opposto all’altro (stella di davide), l’unione dei contrari, la forza equilibratrice, ed infine un altro cerchio più piccolo sovrastato da una croce.
La simbologia è alchemica, la croce segna la riuscita su un operazione, mentre il cerchio è il caos universale da cui tutto ha origine e finisce (ouroboros). Poiché la croce sovrasta il cerchio si parla di un agente universale riuscito e trionfante, inoltre questo è il simbolo dell’Antimonio, che possiamo definire “l’anima intellettuale cosmica”.
All’interno del cerchio principale, più grande, troviamo inciso:
Tria sunt mirabilia deus et homo mater et virgo trinus et unus
Tre sono i misteri: Dio e Uomo, madre e vergine, trino e uno.
All’interno del cerchio dell’Antimonio troviamo la scritta:
Centrum in trigono centri
Il centro è nel triangolo centrale
C’è il collegamento con tutti i principi legati all’importanza della trinità, sia nella cabala con la corona, l’intelletto e la sapienza, sia nella composizione in cui troviamo lo sposo, la sposa e la madre…
Nella parte centrale alla porta, sotto lo stemma troviamo la scritta ebraica:
Ruach Elohim
Lo spirito vitale di Dio.
e subito sotto il primo avvertimento al visitatore:
Horti magici ingressum hesperius custodit draco et sine alcide colchicas delicias non gustasset Jason
Il drago della notte custodisce l’ingresso del giardino magico e senza Alcide Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide.
In poche parole se Giasone non fosse stato aiutato dalla forza di Ercole non avrebbe raggiunto il giardino dell’Oro del sapere. Il sunto è che Ercole è la forza di volontà che vive dentro di noi, senza la quale non si potrà raggiungere l’obbiettivo prefissato.
fonte bethelux
silvia 16 Giugno 2011 il 17:44
L’argomento porta alchemica è affascinante ed enigmatico. Essa rappresenta un cammino iniziatico che attraverso i vari simboli conduce ad un innalzamento dello spirito attraverso il controllo sulla materia. D’altro canto proprio a questo mira l’alchimia, scienza che dall’oscurità vuol traghettare alla luce, dal nero piombo al lucente oro, dalla corrottubile materia al purissimo ed incorruttibile spirito… vi consiglio la lettura di un romanzo che ho trovato nel catalogo di Arduino Sacco Editore ma che si può facilmente reperire su parecchi siti. Il titolo è, per l’appunto, “La Porta Alchemica” e l’autore si chiama Florio Paolo. Grazie, Silvia…