La storia di Eleonora è molto particolare. Era il 1925. La bambina aveva dodici anni e viveva a Talpa, un villaggio nel nord della Romania quando andò a trovare la nonna che viveva in un villaggio vicino.
Sulla strada la ragazzina trovò dei soldi e vista questa improvvisa fortuna si comperò un dolce. Arrivata dalla nonna le raccontò di cosa era successo pensando fosse una bella cosa, invece la donna le disse che probabilmente quei soldi erano stati lasciati da spiriti maligni.
Questo voleva dire che Eleonora ora era posseduta dal demonio. Qualunque cosa fosse a possederla si fece sentire già dal giorno seguente quando in sua presenza piccole cose cominciarono a volare in aria. Pietre cadevano sul tetto della casa della nonna.
Mandavano in frantumi i vetri delle finestre e appena gli abitanti del villaggio seppere cosa succedeva la rimandarono a casa sua. Dopo te giorni dal suo ritorno a casa i fenomeni ricominciarono più violenti di prima.
I suoi genitori pensarono di farla esorcizzare da un sacerdote, ma invece di migliorare la situazione peggiorò e le manifestazioni poltergeist aumentarono di intensità. Davanti ai genitori della ragazza e al sacerdote stesso una brocca d’acqua cominciò ad ondeggiare nell’aria senza versare nemmeno una goccia e un baule a dondolare.
Nessuni riteneva che fosse Eleonora ad essere fisicamente responsabile della situazione, ma visto che la situazione non migliorava la ragazzina fu allontanata dai suoi stessi genitori e trovò riparo in un convento, ma poi fu trasferita in manicomio visto che il poltergeist non accennava a diminuire.
Il caso però aveva suscitato l’interesse di molti, tra cui giornali, e equesto attirò l’attenzione di alcuni ricercatori di parapsicologia. Tra loro c’era la contessa Wassiko-Serecki che tirò fuori la ragazzina dal manicomio e la portò a Vienna. La contessa era convinta che Eleonora fosse vittima di un poltergeist. (continua)
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