Se siete alla ricerca di luoghi misteriosi, unici e poco conosciuto, oggi vi voglio presentare un luogo da visitare, magari facendo una scampagnata con gli amici. La regione che andremo ad analizzare è la Campania.
Presso il castello di Castellamare di Stabia si dice che ci sia la presenza del fantasma di una nobildonna vissuta nel XV° secolo. Il nome della donna non è stato rivelato, una delle poche cose che si sanno è che morì suicida dopo aver tradito la propria famiglia alleandosi con i suoi nemici. Secondo qualche testimonianza, lo spettro ha l’apparenza di una donna di mezza età vestita di rosso e normalmente è all’interno del castello, in particolare nella camera da letto detta ” degli angeli “. Questo spettro non è calmo e pacifico, ma malevolo perché fa dispetti e brutti scherzi specialmente nei confronti degli uomini.
A Sorrento, nella Basilica di S.Antonio sono custodite due costole di dubbia provenienza, una è grandissima ed una più piccola, e secondo leggende, si tratta di costole di drago.
Nella Cappella di San Severo a Napoli ci sono delle questioni misteriose. Esattamente sulle “macchine anatomiche” e sul “Cristo Velato” della cappella di S. Severo, sono conservati dei manufatti alquanto bizzarri.
Le più assurde sono le cosiddette Macchine anatomiche, ossia due corpi umani, un uomo e una donna, trattati con un procedimento alchemico ancora sconosciuto che ne ha “metallizzato” i vasi sanguigni rendendoli immuni alla decomposizione. I due corpi presentano solo lo scheletro e la rete di vasi sanguigni, cuore compreso, reso un po’ più gonfio del normale per via del procedimento alchemico.
La donna era incinta ed è possibile vedere anche i vasi sanguigni del bambino. Per ora non si sa se le due “vittime” siano state trattate da vive o da morte, ma dal braccio alzato della donna si potrebbe pensare fosse in vita.
Sempre nella cappella è conservato il “Cristo Velato”, un’opera misteriosa poichè presenta una velatura in pietra, che a detta di esperti è impossibile da realizzare, difatti si pensa che anche per la velatura sia stato utilizzato un sistema alchemico sconosciuto che ha pietrificato un velo.
simona 24 Ottobre 2010 il 21:45
Le costole della Basilica di Sorrento sono di un cetaceo, leggete qui:
http://www.sorrentomag.com/26/articoli/la-basilica-di-santantonino.html