Tra Scozia e inghilterra si alzano al cielo i ruderi dell’Hermitage Castle, massicci e minacciosi come chi nel passato ci ha abitato. La leggenda racconta che il castello prende nome da un eremita che attorno al 1170 aveva iniziato a costruirvi una cappella.
Il castello vero e proprio fu terminato da Nicholas de Soulis, di nobile famiglia normanna nel 1200. Fu il figlio di questi, William, a portare disonore alla dimora e alla casata. William, secondo gli antichi racconti del Border, appunto luogo di confine, aveva la passione della magia nera.
Si diceva fosse discepolo dello stregone Michele Scoto e con il passare del tempo si trasformò in un mostro satanico. Raccontavano che nelle segrete del castello uccidesse i bambini per usarne il sangue per evocare un demone zannuto di nome Robin Redcap.
In cambio Redcap gli garantì che sarebbe stato immune da “corde e acaaiio“, ovvero dai tipi di morte di quell’epoca. William si riteneva tanto invulnerabile da poter agire indisturbato. terrorizzò la popolazione, uccise bambini e commise altri terribili reati.
De Soulis pare che tramò per strappare la corona di Scozia al re Roberto I Bruce e venne messo in prigione. Una leggenda alternativa del Border, narra invece che gli abitanti dei dintorni, stanchi del suo orribile comportmento, andarono a lamentarsi con il re, il quale disse loro di farne quel che volessero, basta che non tornassero più da lui a portar lamentele.
“Impiccatelo, bollitelo, fategli tutto ciò che volete, ma non parlatemene più!”, pare siano state le parole del re e gli abitanti lo presero in parola. Catturarono de Soulis, lo avvolsero in un manto di piombo, lo gettarono in un pentolone e bollirono. Da quel giorno lo spettro dell’uomo si aggira nelle segrete del castello dove si incontra con Redcap, il demone zannuto padrone della sua anima. Quando i due si manifestano si odono urla agghiaccianti.