Edwin A. Abbott era un insegnante dell’epoca vittoriana e si era posto un interessante interrogativo che avrebbe poi posto le basi per altre teorie e addirittura la fantascienza: supposto che gli UFO esistessero davvero, e considerando per un attimo l’idea che non venissero dallo spazio, potevano invece arrivare da un’altra dimensione che l’uomo non è in grado di comprendere a causa della struttura tridimensionale del nostro mondo?
L’uomo scrisse un libro, Flatland: a romance of Many Dimensions, che in italiano si traduce con “La terra piatta, il romanzo delle molte dimensioni”. Nel suo scritto Abbott esplorava gli inquietanti risultati che si sarebbero ottenuti nel contatto con un’altra dimensione.
Pubblicato nel 1884 il libro conteneva in chiave satirica, molti spunti sulla ricerca di tutti quei fenomeni inspiegabili quali: UFO, fantasmi, misteriose apparizioni e sparizioni. Nella sua storia ci sono due mondi che vengono a contatto tra loro.
Uno è appunto Flatland, a due dimensioni, cioè piatto, dove sia le cose che gli esseri viventi si possono muovere solamente su una superficie piana, come su una scacchiera, l’altro invece, a tre dimensioni dove l’abitante era una sorta di sfera che visita il Mondo Piatto e incontra un suo abitante, chiamato A Quadra.
Quando quest’ultimo però tenta di raccontare agli altri abitanti de suo mondo che siste un’altra dimensione, come gli ha spiegato sfera, viene considerato pazzo e rinchiuso in un manicomio in quanto ritenuto pericoloso per la società.
Non potevano credere che esistesse qualcosa di così incredibile e che loro non avevano mai visto, era un concetto troppo differente dal loro modo di pensare per essere preso in considerazione. Le idee di Abbott fornirono molto materiale alla fantascienza, ma diedero anche il via a discussioni sul paranormale: e se ci fossero state più delle quattro dimensioni? che sono quella temporale e tre dimensioni spaziali (continua) …